Oli Essenziali - Come Usare le Essenze

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Modalità d'Applicazione

La straordinarietà delle essenze può essere constatata, semplicemente, pensando alle numerosissime modalità d'utilizzo. Infatti, per beneficiare delle loro proprietà medicamentose, è possibile avvalersi di svariati metodi:

  • Inalazione: Diffusione ambientale, Suffumigio e Inalazione secca
  • Applicazione transdermica: Impacco, Massaggio, Pediluvio, Maniluvio, Bagno, Impiego cosmetico, applicazione topica su bocca e mucosa orale
  • Somministrazione interna: uso orale, rettale

In tutti i casi, le essenze giungono nel circolo sanguigno, irrorando i vari distretti dell'organismo.


Altre possibilità di somministrazione delle essenze

Gli oli essenziali possono essere utilizzati secondo altre numerose modalità:

  • In cucina, per aromatizzare pietanze (es. nella preparazione di torte e creme, al termine della cottura)
  • Negli umidificatori o nella vaschetta di un termosifone
  • Per proteggere le piante dalle malattie (gli oli essenziali più utilizzati in questo caso sono: cipresso e timo)
  • Per allontanare gli insetti (le essenze utili possono essere: citronella, cedro, lavanda)
  • Per tenere lontane le tarme negli armadi
  • Nell'acqua di risciacquo per profumare i panni

Inalazione

Il profumo disperso nell'aria crea indubbiamente un ambiente confortevole e più invitante, sia per il lavoro che per il tempo libero. L'aromaterapia ci può essere d'aiuto per rendere piacevoli tutti gli ambienti in cui viviamo, per favorire l'attenzione e migliorare l'umore, scacciando lo stress.

In questo caso, l'organo di senso coinvolto è il naso; dunque, attraverso la semplice inalazione, gli oli essenziali migliorano la nostra qualità di vita.

I diffusori rappresentano lo strumento ideale per trarre beneficio dagli oli essenziali attraverso l'inalazione. Anche i suffumigi e l'inalazione secca rappresentano altre forme di somministrazione delle essenze per via inalatoria.


Lo sapevi che...

Le inalazioni sono efficaci per contrastare problemi e difficoltà respiratorie, per decongestionare le mucose e sciogliere il catarro.

Per queste ragioni, le inalazioni sono utilissime in caso di:

Diffusione Ambientale

L'intensità degli oli essenziali è tale da poter essere sfruttata per profumare un'intera stanza.

Le essenze possono essere diffuse nell'ambiente mediante l'uso di speciali strumenti:

  • DIFFUSORI ELETTRICI: rappresentano lo strumento più efficace e sicuro per diffondere uniformemente le fragranze negli ambienti di piccole, medie e grandi dimensioni. Possono essere utilizzati anche per molte ore consecutive, senza correre il rischio di bruciare le essenze. L'argomento sarà trattato in modo approfondito in uno dei prossimi articoli.
  • BRUCIATORI A CANDELA (Bruciatori di essenze): ideali per diffondere l'aroma in ambienti di piccole dimensioni. Si consiglia di utilizzare i bruciatori di essenze per brevi intervalli di tempo per evitare il surriscaldamento dell'olio.
  • DIFFUSORI SPRAY MANUALI: per diffondere l'essenza manualmente, è sufficiente munirsi di un semplice spruzzino! Il contenitore va riempito con acqua e con una soluzione composta da olio essenziale diluito in un cucchiaio di alcol: il contenuto va agitato prima di essere vaporizzato nella stanza. I diffusori spray sono molto pratici, ma l'effetto dell'aroma è sicuramente meno duraturo rispetto ai metodi precedenti.
  • UMIDIFICATORI PER TERMOSIFONI: durante la fredda stagione, anche i semplici umidificatori attaccati ai termosifoni si possono trasformare in diffusori improvvisati! Anche in questo caso, le essenze vanno diluite in alcol o aceto, e la miscela va unita all'acqua contenuta nell'umidificatore: il calore del termosifone farà il lavoro al posto nostro, diffondendo l'aroma in tutta la stanza.

PER UNA CORRETTA PULIZIA...

Con il tempo, all'interno della coppa contenente acqua e gocce di essenza si può formare una patina giallastra, a sua volta formata da calcare e residui di essenza. Per una corretta pulizia, si consiglia di strofinare la superficie interna con una soluzione di aceto: la coppa tornerà come nuova!

Suffumigio o Fumento

In caso di disturbi stagionali come tosse, asma, laringite, faringite, raffreddore e malattie bronchiali, gli oli essenziali possono essere utili per apportare benessere e velocizzare la guarigione.

La tecnica del suffumigio si avvale dell'uso del vapore acqueo impreziosito con oli essenziali per favorire lo scioglimento del muco e facilitarne l'espulsione.

Per realizzare un suffumigio, è necessario rispettare le seguenti fasi:

  • Portare a bollore dell'acqua
  • Sistemare un recipiente vuoto in un lavandino  
  • Versare l'acqua bollente nel recipiente: attendere che la temperatura scenda di qualche grado, in modo che diventi sopportabile per il viso
  • Aggiungere poche gocce di essenza (es. balsamica) in prossimità dei bordi della bacinella
  • Coprire la testa con un panno per evitare al vapore di disperdersi rapidamente
  • Respirare a bocca aperta e a più riprese il vapore che fuoriesce dal recipiente

Esempi di Inalazioni Aromatiche con Oli Essenziali

Abbiamo visto che le inalazioni aromatiche trovano impiego terapeutico per trattare, principalmente, alcune affezioni delle vie respiratorie.

Di seguito, sono riportate alcune miscele di oli essenziali specifiche per velocizzare il processo di guarigione di particolari disturbi.

Il vettore utilizzato per veicolare le essenze è rappresentato dal vapore acqueo.

Disturbo da trattare Oli essenziali consigliati
Tosse
  • Timo, 1 goccia
  • Issopo, 3 gocce
  • Salvia, 2 gocce
  • Niaouly, 2 gocce
Bronchite
Influenza
  • Eucalpito, 2 gocce
  • Limone, 2 gocce
  • Pino, 2 gocce
Naso chiuso

Inalazione secca

L'inalazione secca costituisce un metodo molto rapido e immediato per beneficiare delle proprietà degli oli essenziali.

Ecco come fare:

  • Si versano poche gocce di olio essenziale in un panno di cotone o in un fazzoletto di carta
  • Si annusa a più riprese, avvicinando al naso il panno aromatizzato

Normalmente, l'inalazione secca delle essenze viene praticata per liberare il naso dal muco, utilizzando oli ad azione balsamica. Nelle forme acute, si consiglia di eseguire questa pratica molto frequentemente, fino alla remissione dei sintomi. Nei disturbi cronici, invece, l'inalazione secca può essere eseguita due volte al giorno, per 10 minuti, prolungando la terapia per svariati mesi.

Applicazione Transdermica

Possiamo trarre beneficio dall'aromaterapia anche attraverso massaggi, frizioni, pediluvi e bagni: la pelle è l'organo coinvolto che, con i suoi infiniti recettori, è pronta a cogliere il messaggio che ogni olio essenziale porta con sé, e a trasportarlo nei vari distretti.

In questo caso, si parla correttamente di applicazione transdermica.

La capacità della cute di assorbire l'olio essenziale è stata ampiamente dimostrata: le minuscole dimensioni delle particelle che compongono le essenze spiegano la loro straorinaria abilità nel penetrare la pelle senza difficoltà.

Tuttavia, è bene sapere che l'assorbimento delle molecole essenziali non avviene tutto in una volta: alcuni componenti delle essenze tendono a penetrare più velocemente rispetto ad altri.

Curiosità: quanto pesano le molecole che compongono le essenze?

Il peso di ogni singola molecola che compone un'essenza è infinitamente piccolo. Non potendo misurare il peso in grammi, ci si riferisce a quantità infinitesimali (unità di massa atomica): il peso molecolare dei componenti delle essenze è inferiore a 500 u.m.a. (peso molecolare).

Per un corretto assorbimento transdermico (attraverso la pelle), l'olio essenziale dev'essere opportunamente diluito in un olio vettore, ovvero in una sostanza neutra in grado di veicolare il principio attivo. Solitamente, l'olio essenziale va aggiunto in dosi variabili dall'1 al 5% rispetto al peso dell'olio vegetale.

Approssimativamente, durante un massaggio, la pelle assorbe una quantità di essenza pari a 0,1 ml, ovvero la stessa dose utilizzata per somministrazione orale.

QUALCHE INTERROGATIVO

È stato osservato che uno stesso olio essenziale può determinare effetti diversi, perfino opposti, in base al dosaggio a cui è stato usato: infatti, se un olio utilizzato a bassi dosaggi provoca effetti sedativi, ad alte dosi può esercitare proprietà stimolanti (o viceversa).

Questa caratteristica sembra avvicinare l'aromaterapia all'omeopatia: infatti, più un farmaco omeopatico è diluito, più potente è il suo effetto terapeutico.

Per questo motivo, l'efficacia di dosi e diluizioni usati in aromaterapia sono ancora motivo di dibattito e discussione. 

Numerosi sono i VANTAGGI che si possono trarre scegliendo l'assorbimento attraverso la pelle come metodo d'applicazione delle essenze:

  • Il FEGATO NON VIENE COINVOLTO: attraverso l'applicazione transdermica la quantità di essenza che entra in circolo - per poi venire elaborata a livello epatico - è inferiore rispetto a quella che verrebbe assorbita mediante somministrazione orale. Questo fatto si traduce in un minor affaticamento del fegato e in una scarsissima possibilità di sviluppare fenomeni di tossicità.
  • Qualche goccia di olio essenziale puro può essere applicata direttamente sulla pelle dei polsi per ottenere un PROFUMO PERSONALE MOLTO POTENTE: in questo caso, si raccomanda di utilizzare l'essenza con moderazione per evitare fenomeni di irritazione e sensibilizzazione della pelle.
  • L'area coinvolta mediante massaggio o frizione assorbe una QUANTITÀ DI SOSTANZA CURATIVA MAGGIORE.
  • Le ESSENZE AGISCONO ESATTAMENTE NELLA PARTE DOLENTE. Facciamo un esempio: quando si soffre di un dolore muscolare, basterà esercitare un massaggio essenziale mirato, sulla pelle sovrastante al muscolo indolenzito, per permettere al principio attivo di penetrare e di agire nella zona mirata.

Impacco

L'impacco tradizionale consiste nell'applicare, su una parte del corpo da trattare, un panno inumidito con un'emulsione di acqua ed essenza.

Ecco come procedere per realizzare un impacco agli oli essenziali:

  • Emulsionare 6-8 gocce di essenza in 1 cucchiaio di aceto o brandy.
  • Stemperare l'emulsione ottenuta in una ciotolina con acqua. La temperatura dell'acqua può variare in base al tipo di disturbo da trattare: normalmente, si consiglia di usare acqua fredda per trattare mal di testa, febbre e altri disturbi caratterizzati da infiammazione e calore; l'acqua calda rappresenta un valido aiuto in caso di reumatismi e mal di schiena.
  • Inzuppare una garza o un panno di cotone con la soluzione.
  • Applicare il panno sulla zona da trattare.

Alcuni impacchi prevedono l'uso di argille e Sali del Mar Morto: in questi casi si parla di maschera o fango.

Massaggio

Il massaggio costituisce, indubbiamente, uno dei metodi più apprezzati per somministrare gli oli essenziali.

Proprio come accade per l'impacco, anche il massaggio prevede la somministrazione transdermica (attraverso la cute) degli oli essenziali. Prima di procedere con il massaggio, è necessario diluire l'essenza in una sostanza neutra oleosa, che può essere un olio vegetale (es. olio di mandorle dolci o olio di jojoba) oppure una crema.

I massaggi alle essenze sono efficaci per:

  • Alleviare tensioni e stress
  • Favorire il rilassamento
  • Distendere i muscoli
  • Ridurre il dolore muscolare e articolare
  • Elasticizzare la pelle
  • Donare tonicità alla pelle
  • Promuovere il benessere psico-fisico.

L'ESPERIMENTO

Esercitando una frizione o un massaggio sulla pelle, l'olio essenziale - opportunamente diluito in un olio da massaggio - riesce a entrare in circolo in poco tempo: questo metodo di somministrazione delle essenze costituisce una straordinaria applicazione, non invasiva ed estremamente piacevole.

Se non ci credete, fate un esperimento bizzarro: sbucciate uno spicchio di aglio, tagliatene un pezzo e strofinatelo sulla pianta del piede. Attendete mezz'ora, ovvero il tempo necessario ai principi attivi dell'aglio di essere assorbiti dalla pelle, e di passare nella circolazione sanguigna. Dopo 30 minuti, percepirete il sapore di aglio in bocca! Questo esperimento dà un'idea sullo straordinario potere delle essenze di penetrare nei vari distretti corporei mediante la tecnica del massaggio.

Esempi di Olio da Massaggio fai-da-te

Preparare un olio da massaggio aromatico è semplice: la scelta delle essenze dipende dalla tipologia di disturbo che si desidera trattare.

Nella tabella sottostante, alcuni esempi di oli da massaggio.

Tipo di disturbo da trattare Tipo di olio vettore Olio essenziale
Stress 50 ml di Olio di riso
Cellulite 50 ml di Olio di mandorle dolci
  • Cipresso, 7 gocce
  • Lavanda, 5 gocce
  • Zenzero, 3 gocce
  • Salvia, 7 gocce
Smagliature 50 ml di olio di germe di grano
Dolori reumatici 50 ml di olio di arnica
Scottature solari 50 ml di olio di iperico

Nota bene: Per evitare di alterare le proprietà delle essenze, si consiglia di mischiare la crema o l'olio vettore con le essenze, aiutandosi con una spatolina di vetro, legno, ceramica o plastica: sconsigliatissimo l'impiego del metallo.

Pediluvio e Maniluvio

Il pediluvio e il maniluvio rappresentano due modi di applicazione delle essenze in cui è prevista l'immersione, rispettivamente, di piedi e mani in una soluzione composta da acqua calda impreziosita con qualche goccia di essenza.

Il pediluvio alle essenze non solo costituisce un ottimo ausilio per i disturbi da sovraffaticamento degli arti inferiori, ma regala ottimi risultati anche per il trattamento di emicrania, raffreddore, mal di testa e nevralgie al volto.

Per eseguire correttamente un pediluvio o un maniluvio, si deve procedere in più step:

  • Stemperare 5-10 gocce di olio essenziale in qualche cucchiaio di aceto, brandy, miele o panna
  • Versare la miscela profumata nell'acqua calda, in un recipiente o nel lavandino
  • Introdurre i piedi o le mani nell'acqua

Per giovare appieno della sensazione di benessere che ci regalano pediluvi e maniluvi, si consiglia di lasciare i piedi o le mani nell'acqua per almeno 15 minuti. L'acqua va mantenuta calda, ma la temperatura non dev'essere eccessiva.

Esempi di Pediluvi Aromatici fai-da-te

Di seguito sono elencati alcuni esempi di miscele essenziali per preparare un pediluvio perfetto: in tutti gli esempi, il vettore è rappresentato dall'acqua. Anche in questo caso, l'olio essenziale dev'essere prima diluito in un cucchiaio di acqua, aceto miele o brandy.

Tipo di disturbo da trattare Olio essenziale
Calli e duroni
  • Tea Tree Oil, 7 gocce
  • Timo Rosso, 7 gocce
  • Thuya, 7 gocce
Piedi gonfi
  • Menta, 5 gocce
  • Eucalipto, 5 gocce
  • Ginepro, 3 gocce
Raffreddore
  • Timo, 3 gocce
  • Tea Tree Oil, 4 gocce
  • Eucalipto, 4 gocce
Sudorazione ai Piedi
  • Salvia, 3 gocce
  • Cipresso, 4 gocce
  • Lavanda, 3 gocce
  • Lemongrass, 3 gocce

Per potenziare l'effetto benefico di un pediluvio alle essenze, l'ideale sarebbe associare un massaggio aromatico ai piedi. Ad esempio, per riattivare l'energia metabolica, si consiglia di immergere prima i piedi nell'acqua calda impreziosita con essenze (es. Limone, Menta, Rosmarino, Zenzero), e di completare il trattamento con un massaggio ai piedi agli oli essenziali.

Bagno

Lo sapevi che...

I Bagni agli oli essenziali sono utili per drenare, detossificare, rinfrescare o rilassare, allontanare lo stress o energizzare, calmare, distendere i nervi ed alleviare dolori muscolari e articolari, curare la pelle o facilitare il sonno.

La tecnica del bagno con oli essenziali rispecchia quella del pediluvio e del maniluvio: ciò che fa la differenza è la quantità di acqua e di olio essenziale che si utilizza.

Per eseguire correttamente un bagno con oli essenziali, si consiglia di:

  • Stemperare 20-30 gocce di uno o più oli essenziali in mezzo bicchiere di aceto o di brandy, di miele caldo o di panna. La stessa essenza può essere aggiunta a 200-250 g di sale del Mar Morto.
  • Versare la miscela liquida - o aggiungere la miscela salina - nell'acqua della vasca da bagno, avendo cura di mescolare accuratamente con le mani per distribuire l'essenza in modo uniforme.
  • Entrare nella vasca aromatica: rilassarsi per una decina di minuti.

Uso Cosmetico

Le essenze possono essere utilizzate per impreziosire un cosmetico, aggiungendo qualche goccia di essenza a un prodotto neutro.

In base alle essenze che si scelgono, si possono preparare:

  • Creme viso (es. Antiage, per pelli grasse, per pelli secche ecc.)
  • Creme corpo (es. Per pelli secche, per pelli grasse)
  • Detergenti
  • Latti idratanti
  • Shampoo

Applicazione Topica su Bocca e Mucosa Orale

Per i disturbi del cavo orale, gli oli essenziali possono essere utilizzati sottoforma di RISCIACQUI, GARGARISMI e perfino utilizzati per formulare DENTIFRICI.

Gli oli essenziali più utilizzati in questi casi sono:

Somministrazione Interna

Molti oli essenziali naturali possono essere somministrati anche per via interna. Tuttavia, è bene agire con estrema cautela e sospendere, eventualmente, la cura nel caso di comparsa di reazioni indesiderate.

Il più delle volte, quando si parla di somministrazione interna in ambito aromaterapico, ci si riferisce alla somministrazione orale; tuttavia, gli stessi oli essenziali possono essere assunti anche per via rettale o vaginale.

Somministrazione Orale

L'ingestione costituisce la tipologia più delicata di assunzione delle essenze. Tuttavia, a causa dei possibili effetti collaterali, non tutti gli oli essenziali possono essere assunti per bocca.

L'assunzione orale degli oli essenziali procura effetti molto potenti; tuttavia, solitamente viene eseguita come somministrazione di prima scelta solo in casi particolari, e comunque sempre sotto la supervisione di un esperto.

Prima di essere assunto per bocca, l'olio essenziale (in dosi pari a 1-5 gocce) dev'essere opportunamente diluito. Le sostanze che si prestano per la diluizione delle essenze sono:

  • Miele
  • Malto d'orzo, malto di riso, malto di mais
  • Zucchero
  • Olio vegetale
  • Panna

Le sostanze arricchite di olio essenziale, possono essere a loro volta diluite in acqua per agevolarne l'assunzione.

ATTENZIONE

Anche se si tratta di sostanze naturali, si raccomanda di seguire una terapia per os (assunzione orale) delle essenze sempre sotto consiglio di un esperto. Se compaiono reazioni indesiderate, la terapia dev'essere immediatamente sospesa.

L'intensità e la gravità degli effetti collaterali derivati dall'assunzione delle essenze possono dipendere da:

  • Quantità assunta
  • Età e peso del soggetto
  • Tipo di essenza
  • Eventuali patologie preesistenti.

L'applicazione delle essenze non si ferma qui: gli oli essenziali possono essere utilizzati anche in CUCINA, per enfatizzare l'aroma di alcuni cibi ed esaltare il profumo di dolci e bevande.

Essendo estremamente sensibili al calore, gli oli essenziali, vanno aggiunti al termine della cottura. Possono essere mischiati a sostanze grasse (es. olio di oliva), pastose (es. budini) o alcoliche; sconsigliato, invece, l'impiego in bevande analcoliche.

OLI ESSENZIALI: DOSI IN CUCINA

Le essenze naturali possono essere utilizzate in cucina in dosi pari a 1 goccia per ogni 100 ml di prodotto.

Somministrazione Rettale

Gli oli essenziali si possono somministrare anche per via rettale: in questo caso, si consiglia di diluire qualche goccia di essenza in 1 cucchiaio di olio di mandorle o di olio di oliva, e di iniettare la miscela nel retto aiutandosi con una pipetta o con una siringa senza ago.

Precauzioni d'Uso

Nonostante le essenze siano prodotti di derivazione naturale, è bene prestare attenzione sulla modalità d'impiego.

Di seguito, alcune importanti precauzioni d'uso delle essenze:

  • Consultare il medico prima di utilizzare gli oli essenziali per la cura di un determinato disturbo. In presenza di malattie gravi, non utilizzare gli oli essenziali come cura preferenziale (sostituto a farmaci).
  • Non iniettare oli essenziali in alcuna forma.
  • Non superare le dosi consigliate per ovviare a effetti collaterali di vario genere, soprattutto nel caso di somministrazione orale.
  • Non applicare grosse dosi di essenze direttamente sulla pelle: alcuni oli essenziali potrebbero generare irritazione e fenomeni di sensibilizzazione.
  • Stemperare l'olio essenziale in una sostanza vettore (olio vegetale/crema) prima dell'applicazione sulla pelle.
  • Non utilizzare oli essenziali se non diluiti correttamente.
  • Evitare il contatto con occhi e muscose dopo aver manipolato un'essenza.
  • Non utilizzare le essenze in aerosol nei soggetti affetti da asma bronchiale.
  • Eseguire un test di allergia prima di procedere con un massaggio alle essenze, o con un altro tipo di applicazione topica (anche dopo aver stemperato l'essenza su un olio vettore): questo consiglio è importante perché previene eventuali reazioni allergiche al prodotto.
  • I soggetti affetti da epilessia non dovrebbero utilizzare oli essenziali come: Salvia, Rosmarino, Noce Moscata, Angelica, Basilico, Canfora, Cannella (foglie), Cedro, Finocchio dolce, Issopo.
  • Non utilizzare le essenze fotosensibilizzanti nelle 24 ore successive all'esposizione solare o a sedute abbronzanti. Tra le essenze sconsigliate in questi casi, si annoverano: Angelica, Arancio amaro, Arancio dolce, Verbena odorosa, Finocchio dolce, Limone, Mandarino, Pompelmo, Sandalo, Vaniglia, Bergamotto, Cedro.
  • Alcuni oli essenziali particolarmente forti (es. Canfora, Menta, Camomilla) potrebbero contrastare gli effetti di alcuni farmaci omeopatici.
  • Non utilizzare le essenze insieme a una cura con farmaci cortisonici o FANS.
  • Gli oli essenziali devono essere utilizzati con estrema cautela nelle donne in gravidanza, nei bambini e negli anziani.
  • Gli oli essenziali fortemente sconsigliati in gravidanza e che non devono essere utilizzati sui bambini piccoli sono: Canfora, Basilico, Cannella (foglie), Cedro, Cisto, Anice, Garofano (chiodi), Coriandolo, Ginepro (bacche), Issopo, Maggiorana, Noce Moscata, Origano, Timo Rosso, Verbena Odorosa, Zenzero, Patchouli.
  • Conservare gli oli essenziali lontano da bambini.

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