Caffeina - Proprietà e Uso per Dimagrire
In questo articolo parliamo della caffeina, nota sostanza stimolante che già da molti anni si è conquistata un ruolo di primo piano all'interno degli integratori dimagranti
Generalità
La caffeina, chimicamente nota come 1,3,7-trimetilxantina, è una metilxantina nota per le sue spiccate attività biologiche.
Tra gli innumerevoli utilizzi, la caffeina è impiegata con grande successo anche nel dimagrimento e nel trattamento dell'obesità, rientrando nella formulazione di diversi integratori, comunemente definiti termogenici.
Le principali fonti naturali di caffeina sono:
Indicazioni
Perché si usa la caffeina? A cosa serve?
Le interessantissime proprietà biologiche della caffeina, ne hanno facilitato l'impiego anche in ambito clinico.
Nonostante l'imponente mole di lavori a riguardo, gli studi non sono sempre concordi. Sicuramente, la caffeina ha dimostrato la sua efficacia:
- Nel trattamento dell'emicrania;
- Nel miglioramento delle capacità percettive e dello stato di vigilanza;
- Nel migliorare la performance atletica, sia di endurance che di forza;
- Nel ridurre la sintomatologia respiratoria in corso di asma;
- Nel trattamento integrato di patologie neurodegenerative e ossidative;
- Nel trattamento dell'obesità e nella gestione del peso corporeo.
Proprietà ed Efficacia
Quali benefici ha dimostrato la caffeina, nel dimagrimento, nel corso degli studi?
La caffeina è sicuramente una delle molecole più studiate e allo stesso tempo promettenti nel trattamento dell'obesità.
Tale potenzialità deriverebbe dai numerosissimi meccanismi biologici nei quali interverrebbe la caffeina.
Più precisamente:
- La caffeina sembrerebbe, sia in modelli sperimentali che in trials clinici, ridurre la sensazione di appetito, probabilmente agendo sui centri ipotalamici che regolano fame/sazietà, limitando così il consumo di alimenti e quindi l'introito calorico complessivo;Racotta IS, Leblanc J, Richard D The effect of caffeine on food intake in rats: involvement of corticotropin-releasing factor and the sympatho-adrenal system . Pharmacol Biochem Behav. (1994) Caffeine reduces spontaneous energy intake in men but not in women
- La caffeina interverrebbe potenziando il metabolismo ossidativo intermedio, come ad esempio il ciclo di cori, impedendo l'accumulo di substrati potenzialmente lipogenici e contestualmente sostenendo il flusso ossidativo;Norager CB, et al Metabolic effects of caffeine ingestion and physical work in 75-year old citizens. A randomized, double-blind, placebo-controlled, cross-over study . Clin Endocrinol (Oxf). (2006)
- La caffeina interverrebbe ottimizzando l'attività di enzimi noti come fosfodiesterasi, impegnati attivamente nello smaltimento di substrati energetici e riducendo sensibilmente l'attività delle vie lipogeniche; Nehlig A, Daval JL, Debry G Caffeine and the central nervous system: mechanisms of action, biochemical, metabolic and psychostimulant effects . Brain Res Brain Res Rev. (1992)
- La caffeina aumenterebbe il metabolismo basale, quindi la spesa energetica complessiva, sia nei soggetti obesi che negli atleti, in maniera dose-dipendente, e attraverso meccanismi complessi che prevedrebbero un potenziamento dell'attività mitocondriale; Acheson KJ, et al Caffeine and coffee: their influence on metabolic rate and substrate utilization in normal weight and obese individuals . Am J Clin Nutr. (1980) Caffeine: a double-blind, placebo-controlled study of its thermogenic, metabolic, and cardiovascular effects in healthy volunteers
L'insieme di queste attività donerebbe alla caffeina il tanto millantato potere dimagrante, tangibile tuttavia solamente quando associato a una dieta ipocalorica e a un adeguato stile di vita.
Dosi e Modo d'uso
Come usare la caffeina
E' molto complesso definire un dosaggio standard e riproducibile di caffeina, visti gli innumerevoli utilizzi di questo prodotto.
Più precisamente, ogni ambito di intervento presuppone l'utilizzo di dosaggi e modalità d'assunzione diverse.
Nel dimagrimento, l'assunzione di 200 mg giornalieri di caffeina (considerando che mediamente un espresso contiene tra i 50 e gli 80 mg di caffeina) sembrerebbe garantire il risultato migliore.
Effetti Collaterali
Gli effetti collaterali legati al consumo eccessivo e spropositato di caffeina sono molteplici.
Considerando il metabolismo della caffeina, e la grande variabilità individuale enzimatica, tali effetti potrebbero presentarsi a dosaggi diversi in soggetti diversi.
Tra le reazioni avverse più frequentemente lamentate vi sono l'insonnia, l'irritabilità, il nervosismo, il bruciore di stomaco, la nausea, il vomito, il senso di agitazione e l'emicrania.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usata la caffeina
L'uso di integratori di caffeina è controindicato durante la gravidanza e l'allattamento, e in presenza di disturbi psichiatrici come disturbi d'ansia o disturbo bipolare.
Controindicazioni relative esisterebbero anche in caso di reflusso gastro-esofageo, epilessia, diarrea, glaucoma, ipertensione e patologie cardiovascolari, osteoporosi e disordini della coagulazione.
Interazioni Farmacologiche
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto della caffeina?
Il metabolismo citocromiale espone la caffeina a numerose possibili interazioni farmacologiche.
Dal punto di vista farmacocinetico, e quindi biologico, gli effetti della caffeina potrebbero alterare ed essere alterati dalla contestuale assunzione di efedrina, adenosina, antibiotici, cimetidina, antidepressivi, estrogeni, anticoagulanti ed antifungini.
Occorrerebbe quindi prestare particolare cautela, evitando l'assunzione elevata di caffeina, in corso di terapia farmacologica.
Precauzioni per l'uso
Cosa serve sapere prima di assumere la caffeina?
L'uso di integratori di caffeina dovrebbe essere sempre supervisionato dal proprio medico, soprattutto in caso di contestuale presenza di patologie o terapie farmacologiche.