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-->L'arancio amaro, noto ai botanici come Citrus aurantium, è una pianta molto utilizzata in ambito cosmetologico e fitoterapico.
Nonostante si utilizzino tutte le parti di questa pianta, in un particolare stadio di maturazione dei frutti acerbi ed essiccati, è possibile estrarre una serie di principi attivi dotati di spiccata attività dimagrante.
Più precisamente, l'uso anti-obesigno dell'arancio amaro sarebbe da ricondurre alla presenza di amine simpaticomimetiche, in particolare di sinefrina, ampiamente utilizzata nella formulazione di integratori termogenici dimagranti.
Tralasciando gli usi topici e cosmetologici, l'arancio amaro e i suoi estratti si sono rivelati utili:
L'efficacia dimagrante dell'arancio amaro è evidentemente da ricondurre alla presenza, tra i suoi principi attivi, della sinefrina.
I numerosi studi pubblicati, infatti, attribuiscono a questa amina simpaticomimetica un attività biologica del tutto sovrapponibile a quella dell'efedrina.
L'uso di Sinefrina infatti sembrerebbe:
Nonostante le interessantissime attività metaboliche, la comunità scientifica guarda ancora l'arancio amaro e la Sinefrina con un marcato scetticismo.
Scetticismo non derivato dall'assenza di attività biologica o di riscontri apprezzabili, bensì dal rischio sia organico che psicologico legato all'uso di questi principi attivi a fini dimagranti.
Bitter orange, ephedra, and hydroxycitric acid: issues with the article “Dietary supplements for improving body composition and reducing body weight: where is the evidence?”. Stohs SJ, Preuss HG, Bagchi D. Int J Sport Nutr Exerc Metab. 2012 Dec;22(6):407-10; Potential for toxicity with use of bitter orange extract and guarana for weight loss. Hess AM, Sullivan DL. Ann Pharmacother. 2005 Mar;39(3):574-5Non è possibile definire a priori un dosaggio standard di arancio amaro o di suoi estratti.
Tralasciando l'uso cosmetologico, la dose giornaliera andrebbe calcolata in base alla titolazione dei suoi principi attivi, in particolare della Sinefrina.
Sarebbe preferibile, data l'azione stimolante della Sinefrina, evitare l'assunzione di integratori di arancio amaro nelle ore serali.
La presenza di Sinefrina, tra i principi attivi dell'arancio amaro, aumenta il rischio di reazioni avverse correlate all'uso di integratori.
Gli effetti collaterali più frequentemente osservati, in seguito all'ingestione di integratori di arancio amaro, sono ipertensione, tachicardia, dolore epigastrico, nausea e in alcuni soggetti emicrania.
L'uso di integratori di arancio amaro è controindicato durante la gravidanza e l'allattamento al seno, in caso di ipertensione e patologie cardiovascolari, e prima, durante e dopo interventi di chirurgia maggiore.
La supervisione medica è invece fortemente consigliata in caso di diabete o patologie metaboliche e psichiatriche.
L'attività dell'arancio amaro e in particolare della Sinefrina può essere alterata dalla contestuale assunzione di diversi principi attivi.
Più precisamente farmaci antidepressivi, caffeina, dextrometorfano, antivirali e antibiotici possono interagire con l'arancio amaro, inducendo variazioni sia nella cinetica di assorbimento e smaltimento che nelle modalità d'azione.
Prima di assumere integratori a base di arancio amaro sarebbe opportuno consultare il proprio medico, soprattutto in caso di contestuale terapia farmacologica.