Inositolo per Dimagrire | Proprietà dell'Inositolo
In questo articolo parliamo dell'inositolo, un integratore noto per le proprietà insulino-sensibilizzanti e dimagranti, utili per contrastare l'obesità e il sovrappeso in pazienti affetti da disturbi come l'obesità, l'insulino-resistenza e la sindrome d
Generalità
Con il temine generico di Inositolo si indica solitamente il mio-inositolo, una pseudovitamina utilizzata con successo nella gestione di problematiche dismetaboliche come l'insulino-resistenza, la sindrome da ovaio policistico e il sovrappeso.
Tecnicamente, tuttavia, oltre al mio-inositolo, esistono altri 8 stereoisomeri, biologicamente meno attivi, pertanto meno importanti per la salute umana.
Questa pseudovitamina è naturalmente presente in molti alimenti, come il cioccolato, il latte ed i suoi derivati, e la frutta; ne sono particolarmente ricchi il melone, gli agrumi e l'uva, i legumi e i cereali e in piccola parte anche le carni.
Indicazioni
Perché si usa l'Inositolo? A cosa serve?
Numerosissime sono le possibili applicazioni cliniche dell'Inositolo.
Principalmente l'Inositolo è utilizzato:
- Nel trattamento della sindrome da ovaio policistico;
- Nel trattamento dell'insulino-resistenza e di altri dismetabolismi, anche di natura lipidica come l'ipertrigliceridemia;
- Nella gestione del peso corporeo e dell'obesità in soggetti insulino-resistenti e dismetabolici;
- Nel trattamento e nella gestione dei disturbi del tono dell'umore.
Minori sono le evidenze relative all'utilità dell'Inositolo nel trattamento dell'autismo, dell'Alzheimer e di altre patologie cronico-degenerative di natura ossidativa.
Proprietà ed Efficacia
Quali benefici ha dimostrato l'Inositolo, nel dimagrimento, nel corso degli studi?
Le supposte attività dimagranti dell'Inositolo sono evidentemente da ricondurre all'azione metabolica di questa vitamina.
Più precisamente, l'Inositolo agirebbe come secondo messaggero, nella via molecolare innescata dall'insulina, sostenendo così tutti gli effetti cellulari di questo ormone.
Tale attività risulterebbe particolarmente utile nei soggetti affetti da insulino-resistenza, nei quali il metabolismo glucidico risulta seriamente compromesso.
Giordano D, et al Effects of myo-inositol supplementation in postmenopausal women with metabolic syndrome: a perspective, randomized, placebo-controlled study . Menopause. (2011)La normalizzazione del flusso glicemico, infatti, ottimizzerebbe i processi ossidativi, permettendo un netto miglioramento dell'utilizzo dei nutrienti a scopo energetico, soprattutto a livello muscolare.
Dang NT, et al D-pinitol and myo-inositol stimulate translocation of glucose transporter 4 in skeletal muscle of C57BL/6 mice. Biosci Biotechnol Biochem. (2010)Nei soggetti obesi e nelle donne affette da sindrome da ovaio policistico, il miglioramento del metabolismo glucidico si tradurrebbe anche:
- Nel miglioramento delle concentrazioni ematiche di glicemia ed emoglobina glicosilata;Unfer V, et al Effects of myo-inositol in women with PCOS: a systematic review of randomized controlled trials . Gynecol Endocrinol. (2012)
- Nel miglioramento dei principali parametri lipidemici; Nordio M, Proietti E The combined therapy with myo-inositol and D-chiro-inositol reduces the risk of metabolic disease in PCOS overweight patients compared to myo-inositol supplementation alone . Eur Rev Med Pharmacol Sci. (2012
- Nella riduzione del peso corporeo;
- Nella riduzione della massa grassa Genazzani AD, et al Differential insulin response to myo-inositol administration in obese polycystic ovary syndrome patients . Gynecol Endocrinol. (2012).
Alla luce di questi studi l'Inositolo sembra un ottimo alleato nel contrastare l'obesità e il sovrappeso in pazienti affetti da disturbi metabolici.
Meno intensa sembrerebbe invece l'efficacia del Mio-Inositolo nella gestione del peso corporeo in soggetti metabolicamente sani.
Approfondimento - Inositolo e Sindrome dell'Ovaio Policistico
Policistosi Ovarica
La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è una condizione che colpisce molte donne, con una prevalenza nella popolazione che si pensa possa raggiungere il 10%.
Nota anche come policistosi ovarica, la sindrome dell'ovaio policistico è associata ad alterazioni del metabolismo del glucosio (elevata glicemia a digiuno e ridotta sensibilità all'insulina/insulino-resistenza) e degli androgeni (eccesso di testosterone circolante); tutto ciò si traduce in una vera e propria sindrome (ovvero in un insieme tipico di sintomi), con difficoltà a perdere grasso e tendenza all'aumento di peso, ridotta fertilità, tendenza all'irsutismo in individui predisposti e acantosi nigricans (iperpigmentazione vellutata della pelle, solitamente presente nelle pieghe).
La diagnosi si pone in presenza di almeno due di questi tre requisiti:
- morfologia policistica dell'ovaio all'esame ecografico;
- anovulazione;
- eccesso di androgeni.
Sebbene la PCOS non sia immediatamente dannosa, può predisporre a complicazioni metaboliche croniche, come la sindrome metabolica e compromettere la qualità di vita.
Nella patogenesi (sviluppo) della malattia si ritiene che la riduzione della sensibilità all'insulina preceda l'aumento degli androgeni e la riduzione della fertilità; questa ipotesi deriva dalla pratica clinica, che ha dimostrato come i farmaci che aumentano la sensibilità all'insulina (la prima linea di trattamento nella PCOS) possano ridurre gli androgeni solo in questo stato di malattia.
Ruolo dell'Inositolo
Poiché nelle donne con ovaio policistico (e in generale nei diabetici) si è osservata una ridotta escrezione urinaria di metaboliti dell'inositolo, si ritiene che l'integrazione specifica di questo nutriente possa essere terapeutica. D'altro canto, il mio-inositolo è ritenuto in grado di alleviare la resistenza all'insulina.
Negli studi eseguiti per indagare i benefici del mio-inositolo nel trattamento della sindrome dell'ovaio policistico, dosaggi quotidiani di 200-4.000 mg giornalieri si sono dimostrati utili per aumentare la fertilità delle donne con PCOS, mentre a dosaggi compresi tra 2.000 e 4.000 mg/die sembrano efficaci nel ridurre i livelli di testosterone e aumentare la sensibilità all'insulina, con miglioramento dei disturbi mestruali associati all'anovulazione.
Sulla scia di questo successo, sono stati immessi sul mercato specifici integratori di mio-inositolo destinati alle donne con policistosi ovarica.
Dosi e Modo d'uso
Come usare l'Inositolo
La forma di Inositolo più utilizzata nella formulazione di integratori è il Mio-Inositolo, caratterizzato sia da un miglior profilo di assorbimento che da una più intensa attività biologica.
Gli studi scientifici propongono dosi di Mio-Inositolo molto varie, con un range compreso tra i 200 e i 4.000 mg giornalieri.
Il dosaggio utilizzato è fortemente dipendente dalla tipologia di disturbo lamentata e dalle reali necessità cliniche.
In ambito psichiatrico le dosi di Mio-inositolo utilizzate possono crescere sensibilmente.
Effetti Collaterali
L'uso di integratori a base di Mio-Inositolo è generalmente sicuro e ben tollerato.
Solo raramente e a dosaggi elevati si è osservata la comparsa di nausea, stanchezza, emicrania e vertigini.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato l'Inositolo
Sarebbe opportuno evitare l'uso di Mio-Inositolo durante la gravidanza e l'allattamento, visti i pochi dati presenti in letteratura.
Esistono tuttavia applicazioni cliniche particolari, per le quali il Mio-Inositolo si sarebbe rivelato utile nel gestire il diabete gestazionale.
Interazioni Farmacologiche
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto dell'Inositolo?
Non sono al momento note interazioni farmacologiche degne di nota
Precauzioni per l'uso
Cosa serve sapere prima di assumere l'Inositolo?
L'uso di integratori a base di Inositolo dovrebbe avvenire sotto la stretta supervisione medica in caso di contestuali patologie o terapie farmacologiche.
L'azione dimagrante dell'Inositolo risulterebbe apprezzabile, se associata ad appositi regimi dietetici e a un adeguato stile di vita, esclusivamente nei soggetti con dismetabolismi.