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-->La Sinefrina è un alcaloide usato tradizionalmente come stimolante psico-fisico, utile per aumentare il livello di energia fisica e mentale.
Sebbene sia prodotta in tracce anche dall'organismo umano, la sinefrina si rinviene soprattutto a partire dall'arancio amaro (Citrus aurantium), che non a caso rappresenta la fonte di estrazione principale, nonché un caposolado della medicina tradizionale cinese.
La grande somiglianza chimico-strutturale con la più nota efedrina, ha spinto i ricercatori a sperimentare l'utilizzo della Sinefrina in ambito dietetico e sportivo, ottenendo buoni risultati.
Grazie a questi studi, la sinefrina è diventata un principio attivo molto utilizzato nella formulazione di integratori destinati al dimagrimento e al mantenimento del peso corporeo.
La Sinefrina viene generalmente utilizzata per:
La comunità scientifica sta ancora valutando la reale efficacia della Sinefrina in ambito dietologico.
Più precisamente, i massimi esperti del settore mostrano un marcato scetticismo relativamente al rapporto costi/benefici che deriverebbe dall'assunzione di questo principio attivo per finalità dimagranti.
Se da un lato infatti la Sinefrina sembrerebbe:
dall'altro, invece, contribuirebbe a promuovere metodi “differenti” dalla dieta per la perdita di peso, risultando, come mostrano alcuni studi, diseducativa a lungo termine.
L'abuso di Sinefrina, a fini dimagranti, è stato infatti riscontrato in diversi pazienti, con la conseguente comparsa di spiacevoli reazioni avverse.
Nel corso di uno studio, una singola dose da 50mg di sinefrina, somministrata a soggetti sani in stato di riposo, ha dimostrato di aumentare il tasso metabolico di 65 calorie (kcal) nell'arco dei successivi 75 minuti dall'assunzione.
All'interno degli integratori alimentari dimagranti / brucia grassi la sinefrina viene spesso associata a molecole sinergiche, come:
e a molecole complementari ai fini del dimagrimento corporeo, come l'acido clorogenico o la forskolina.
Tuttavia, la letteratura segnala anche i vantaggi dell'associazione della sinefrina ai flavonoidi degli agrumi. In particolare, nel sopracitato studio, l'aumento del dispendio calorico di 65 kcal in seguito all'assunzione di 50 mg di sinefrina aumenterebbe:
Nonostante risulti particolarmente complesso definire un dosaggio di Sinefrina standard e riproducibile, generalmente negli studi vengono utilizzati 10 - 20 mg di Sinefrina, da due o tre volte al giorno.
In alternativa, un dosaggio acuto di 50 mg di sinefrina viene spesso usato come singola dose giornaliera.
Si raccomanda di evitare l'uso di Sinefrina nelle ore serali, proprio per l'azione psico-stimolante che potrebbe compromettere il riposo notturno.
L'uso di Sinefrina, soprattutto se effettuato ai dosaggi consigliati, è generalmente sicuro e ben tollerato.
Le reazioni avverse più frequentemente osservate sono state: tachicardia, dolore epigastrico e nausea.
Raramente si è osservata la comparsa di emicrania e complicanze cardio-vascolari.
Per quanto riguarda l'effetto della sinefrina sulla pressione arteriosa, uno studio ha evidenziato lievi rialzi pressori (nell'ordine di 7mg per la sistolica e 2,6 mg per la diastolica) nell'arco delle cinque ore successive all'assunzione acuta di 50mg di sinefrina.
Una dose da 27 mg di sinefrina, invece, non sembra produrre rialzi significativi della pressione arteriosa nell'arco delle otto ore successive all'assunzione.
Nella maggior parte degli studi, l'assunzione di sinefrina ha prodotto un aumento apprezzabile della frequenza cardiaca, quantificabile a livello generale intorno ai 10-15 battiti per minuto.
L'uso di Sinefrina è controindicato durante la gravidanza e l'allattamento al seno.
Sarebbe opportuno estendere le suddette controindicazioni all'uso anche ai soggetti affetti da patologie cardiovascolari o recentemente sottoposti ad interventi chirurgici.
La supervisione medica sarebbe invece necessaria in caso di contestuali terapie farmacologiche, patologie psichiatriche o metaboliche.
Noto il metabolismo della Sinefrina, sarebbe opportuno evitarne l'utilizzo in caso di contestuale terapia con farmaci antidepressivi, caffeina, dextrometorfano, antivirali e antibiotici.
Prima di assumere integratori a base di Sinefrina sarebbe opportuno consultare il proprio medico, soprattutto in caso di contestuale terapia farmacologica o malattie in atto.