Mango Africano - Irvingia Gabonensis per Dimagrire
In questo articolo parliamo del Mango africano, un frutto recentemente salito agli onori della cronaca per la scoperta delle sue potenziali proprietà dimagranti.
Generalità
L'Irvingia Gabonensis, più comunemente nota come mango africano, è una specie di pianta diffusa soprattutto nel territorio africano, caraterizzata da frutti eduli particolarmente grassi.
Nonostante non si conoscano utilizzi tradizionali per questo frutto, l'Irvingia è balzata agli onori della cronaca negli ultimi anni, per le supposte attività dimagranti.
Nutrizionalmente, l'Irvingia presenta, per 100 g di prodotto (frutto):
- 10% di proteine;
- 64 % di grassi;
- 15 % - 20 % di carboidrati;
- Circa il 5-6% di fibre.
Oltre alle peculiari caratteristiche nutrizionali, e al tipico profilo lipidico, l'Irvingia vanta anche la presenza di antiossidanti come la Quercetina, minerali, vitamina C, vitamina E e numerosi principi attivi genericamente noti come glucosidi bioattivi.
Indicazioni
Perché si usa l'Irvingia Gabonensis? A cosa serve?
Nonostante non vi sia una letteratura particolarmente florida a riguardo, attualmente l'Irvingia viene utilizzata:
- Nel dimagrimento e nel trattamento dell'obesità;
- Nel trattamento integrato della patologia diabetica;
- Nel trattamento integrato delle dislipidemie e in particolare dell'ipercolesterolemia.
Proprietà ed Efficacia
Quali benefici ha dimostrato l'Irvingia Gabonensis, nel dimagrimento, nel corso degli studi?
Nonostante l'interesse nutraceutico verso l'Irvingia Gabonensis e i suoi principi attivi sia relativamente recente, esistono già alcune evidenze sperimentali, e piccoli trials clinici che avvalorerebbero l'ipotesi di un'attività dimagrante.
Tale attività sarebbe, secondo gli esperti, da ricondurre:
- Alla capacità di ottimizzare il profilo glicemico, contribuendo a bilanciare il carico glicemico di un pasto. L'assunzione di 150 mg di estratto di Irvingia prima di pranzo e cena determinerebbe infatti una riduzione apprezzabile della glicemia post-prandiale, contribuendo a stabilizzare il profilo glicemico. Ngondi JL, et al IGOB131, a novel seed extract of the West African plant Irvingia Gabonensis, significantly reduces body weight and improves metabolic parameters in overweight humans in a randomized double-blind placebo controlled investigation . Lipids Health Dis. (2009)
- Alla possibilità di modulare la sintesi di trigliceridi all'interno dell'adipocita. In particolare, in modelli in vitro, l'Irvingia sembrerebbe ridurre l'uptake adipocitario di acidi grassi liberi e modulare l'attività di PPAR gamma, fattore attivo nel controllare il metabolismo lipidico. Oben JE, Ngondi JL, Blum K Inhibition of Irvingia Gabonensis seed extract (OB131) on adipogenesis as mediated via down regulation of the PPARgamma and leptin genes and up-regulation of the adiponectin gene . Lipids Health Dis. (2008)
- Alla possibilità di ridurre l'introito calorico, probabilmente contribuendo a incrementare la sensazione di appetito, quando assunta immediatamente prima dei pasti principali. Oben JE, et al The use of a Cissus quadrangularis/Irvingia Gabonensis combination in the management of weight loss: a double-blind placebo-controlled study . Lipids Health Dis. (2008)
L'attività dimagrante e più in generale di gestione del peso corporeo dell'Irvingia, risulterebbe ulteriormente potenziata dalla contestuale assunzione di altre piante come il Cissus Quadrangularis o di sostanze bioattive come le Catechine del tè verde.
Dosi e Modo d'uso
Come usare l'Irvingia Gabonensis
Da un'attenta disamina della letteratura scientifica, le dosi utili per il trattamento dell'obesità e dell'ipercolesterolemia sarebbero quelle di 1 grammo di estratto per 3 volte al giorno da assumere durante i pasti.
Esistono tuttavia studi che dimostrerebbero benefici apprezzabili anche per dosaggi sensibilmente minori, pari a 150 mg giornalieri.
Effetti Collaterali
L'utilizzo di Irvingia o di integratori a base di Irvingia si è rivelato generalmente sicuro e molto ben tollerato.
Gli unici effetti collaterali documentati sono stati flatulenza, emicrania e disturbi nell'addormentamento.
Rare le reazioni avverse di natura allergica.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usata l'Irvingia Gabonensis
L'uso di Irvingia è controindicato in caso di ipersensibilità al frutto.
Le controindicazioni si estendono anche alla gravidanza, all'allattamento al seno e alla chirurgia maggiore.
Particolare cautela dovrebbe essere inoltre utilizzata dai pazienti in terapia con farmaci ipoglicemizzanti, per il possibile rischio di ipoglicemia.
Interazioni Farmacologiche
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto dell'Irvingia Gabonensis
Non sono note al momento interazioni farmacologiche degne di nota.
Sarebbe tuttavia opportuno ricordare come l'attività ipoglicemizzante dell'Irvingia potrebbe sommarsi a quella di farmaci ipoglicemizzanti.
Precauzioni per l'uso
Cosa serve sapere prima di assumere l'Irvingia Gabonensis?
L'uso di Irvingia Gabonensis dovrebbe essere supervisionato dal proprio medico in presenza di eventuali terapie farmacologiche.