Iodio | Funzioni, Benefici | Carenza, Alimenti, Sale Iodato
In questo articolo parliamo dello Iodio, delle sue Proprietà e delle sue Funzioni per la Salute della Tiroide e dell'Intero organismo. Con informazioni sul Sale Iodato, sulla Carenza e sull'Eccesso di Iodio, Dosaggi, Modo d'Uso ed Effetti Collaterali
Che Cos'è
Lo iodio è un micro-elemento essenziale per l'organismo, in quanto risulta indispensabile per la sintesi degli ormoni tiroidei.
Non può essere sintetizzato dal corpo umano e come tale dev'essere introdotto attraverso gli alimenti, che tuttavia ne contengono un quantitativo variabile.
Lo iodio abbonda nel pesce di mare, nei molluschi, nei crostacei e nelle alghe; anche le uova, il latte e la carne ne contengono quantità importanti. Concentrazioni inferiori di iodio sono invece contenute nei vegetali e nella frutta.
Essendo considerata una Nazione a carenza iodica lieve (la quantità media assunta con la dieta sarebbe insufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero di iodio), l'Italia ha adottato la pratica di arricchire artificialmente il comune sale da cucina con iodio (sale iodato).
L'uso in cucina e a tavola di sale arricchito di iodio (sale iodato) - in sostituzione del sale comune - assicura a tutti la giusta quantità di iodio, fondamentale per la crescita del bambino e la prevenzione di molti disturbi della tiroide.
Il metodo più efficace per assicurare all'organismo la giusta quantità giornaliera di iodio è quello di utilizzare, nell'ambito di una dieta variata e bilanciata, il sale arricchito di iodio al posto di quello comune.
L'importanza biologica dello iodio deriva dal fatto che questo elemento è il costituente essenziale degli ormoni tiroidei.
- Gli ormoni tiroidei (T3 e T4) svolgono un ruolo critico nel mantenere l'equilibrio metabolico dell'organismo, tanto che la ghiandola che li produce - la tiroide - può essere considerata il "termostato dell'organismo umano".
- Inoltre, gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo critico sul differenziamento cellulare durante la crescita del feto e del bambino, risultando essenziali per il corretto sviluppo cerebrale e cognitivo.
Un adeguato apporto nutrizionale di iodio è essenziale per assicurare la normale crescita e sviluppo del bambino, già durante la gravidanza.
- Carenze di iodio in gravidanza possono causare ritardi cognitivi nel bambino, fino a provocare una grave forma di ritardo mentale (cretinismo) nei deficit iodici più severi.
- Nell'adulto, una carenza di iodio impatta negativamente sulla funzionalità tiroidea, alterandone le funzioni e promuovendo lo sviluppo del cosiddetto gozzo endemico (vistoso aumento di volume della ghiandola, che appare come un rigonfiamento alla base del collo).
Il gozzo è dunque la più comune conseguenza della carenza iodica nell'adulto.
Nonostante l'indubbio miglioramento dell'apporto nutrizionale di iodio (grazie alla diffusione del sale iodato), l'Italia è ancora caratterizzata da una carenza iodica di grado lieve.
A Cosa Serve
Lo iodio è un micronutriente essenziale, presente nell'organismo umano in piccole quantità (15-20 mg) e concentrato quasi esclusivamente nella tiroide.
Lo iodio è il costituente più importante degli ormoni tiroidei (T4 e T3), che non a caso contengono atomi di iodio nella loro molecola (3 per la triiodotironina - T3; 4 per la tiroxina, T4).
Il giusto apporto di iodio con l'alimentazione è essenziale per la corretta sintesi degli ormoni tiroidei.
Non vi è cellula, tessuto o sistema che si sottragga all'influenza degli ormoni tiroidei, che risultano fondamentali durante l'intero arco della vita umana.
Gli ormoni tiroidei esercitano innumerevoli azioni metaboliche, con effetti su diversi organi e apparati, quali apparto cardiovascolare, sistema nervoso e scheletrico:
- svolgendo nel feto e nel bambino un ruolo primario nello sviluppo del sistema nervoso centrale e dello scheletro;
- intervenendo nella regolazione del metabolismo basale, lipidico, glucidico e osseo e dell'apparato cardiovascolare.
Funzioni degli Ormoni Tiroidei nel Bambino
Lo iodio e gli ormoni tiroidei risultano essenziali per:
- Lo sviluppo cerebrale del feto e del neonato
- Lo sviluppo scheletrico fetale
- L'accrescimento corporeo
- La maturazione dei vari organi e apparati
Funzioni degli Ormoni Tiroidei nell'Adulto
Lo iodio e gli ormoni tiroidei:
- Hanno azione termogenetica
- Regolano il metabolismo glucidico
- Intervengono nella lipolisi e nella lipogenesi
- Regolano la sintesi proteica
- Hanno effetti sul sistema cardiovascolare
Caratteristiche
Il termine iodio deriva dal greco iodes: violetto, in riferimento al colore del gas che forma nel suo stato naturale.
In natura, lo iodio si trova sotto forma di un solido nero-bluastro che attraverso il processo di sublimazione sprigiona un gas di colore violetto dall'odore irritante.
Lo iodio dietetico si trova invece esclusivamente nella forma di ione ioduro (ione monovalente con formula I-), iodio inorganico (I2) o sotto forma di composti molecolari a formare ad esempio i sali di ioduro/iodato (ioduro di sodio, ioduro di potassio).
Lo iodio presente nelle rocce e nel suolo, per azione delle piogge e dell'erosione, è trasportato dalle acque superficiali nei mari e negli oceani.
Le acque degli oceani sono quindi particolarmente ricche di iodio; da qui, col processo di volatilizzazione dovuto ai raggi solari e alle piogge, lo iodio si deposita, seppur in esigue quantità, nel suolo, negli alimenti, nell'aria ecc.
La quantità di iodio presente nella crosta terrestre, quindi negli alimenti, è scarsa in vaste aree del pianeta, a seguito degli eventi climatici verificatisi nelle diverse ere geologiche, che hanno fatto sì che lo iodio venisse dilavato.
Lo iodio presente nel mare si accumula nelle alghe, nei pesci e nei crostacei, mentre quello presente nei terreni viene assorbito dalle piante.
Iodio negli Alimenti
La principale fonte di iodio è rappresentata dagli alimenti, poiché lo iodio non è sintetizzato dall'organismo umano.
Fabbisogno di Iodio
Per far sì che la tiroide funzioni in modo adeguato e produca le quantità necessarie di ormoni tiroidei, è necessario che tutti - bambini, adolescenti e adulti - assumano quotidianamente la giusta dose di iodio.
La quantità che dev'essere ingerita giornalmente da un adolescente o da un adulto è pari a 150 microgrammi. Le donne in gravidanza e in allattamento ne devono assumere di più, per assicurare un normale sviluppo del bambino.
Fabbisogno giornaliero di iodio (in µg/die) | ||
Età | Apporto Raccomandato | Apporto Massimo |
Bambini fino a 6 anni | 90 | 200 |
Bambini in età scolare (7-12 anni) | 120 | 600 |
Adulti | 150 | 600 |
Gravidanza e Allattamento | 250 | 600 |
Contenuto di Iodio negli Alimenti
Il contenuto di iodio è estremamente variabile nei diversi alimenti:
- nei vegetali dipende dal terreno in cui sono coltivati;
- negli alimenti di origine animale dipende dallo iodio assunto con l'alimentazione dell'animale (mangimi fortificati con iodio o arricchiti di alghe o di altri alimenti marini) e dall'eventuale impiego di disinfettanti contenenti iodio.
Il contenuto di iodio negli alimenti può quindi dipendere:
- Dal terreno da cui derivano (vegetali)
- Dalla fortificazione con iodio dei mangimi (latte e derivati)
- Dall'ambiente in cui vivono gli animali (pesci marini) e dalla loro alimentazione e condizioni di allevamento.
Tenendo conto di questa variabilità, possiamo comunque suddividere i vari cibi in:
- alimenti ricchi di iodio: pesce di mare, molluschi, crostacei; contengono in media da 50 a 100 mcg di iodio per 100 g (può variare da 10 a 300 mcg per 100 g); un discorso a parte va fatto per le alghe marine, che risultano talmente ricche di iodio da poter causare facilmente un eccessivo apporto dietetico del minerale in caso di consumo abituale;
- alimenti a medio contenuto di iodio: carne, latte e derivati contengono in media da 10 a 50 mcg di iodio per 100g;
- alimenti poveri di iodio: i prodotti vegetali contengono meno di 3 mcg di iodio per 100g. I valori più elevati si trovano nei cereali, seguiti dai legumi e dalle altre verdure, e infine dalla frutta.
Gli alimenti di origine marina contengono alte quantità di iodio.
All'interno di ciascuna categoria di alimenti, le variazioni possono essere comunque molto ampie, dal momento che - come abbiamo visto - la localizzazione geografica e altri fattori influenzano notevolmente il contenuto di iodio del cibo.
Importanza del Sale Iodato
In Italia, la quantità di iodio assunta attraverso gli alimenti è generalmente insufficiente a soddisfare il fabbisogno quotidiano.
- In Italia il sale iodato apporta 30 µg di iodio per grammo di sale.
- 5 grammi di sale iodato al giorno sono quindi sufficienti per soddisfare - da soli - il fabbisogno in iodio di un adulto.
- Grazie al sale iodato, l'apporto iodico risulta adeguato anche con un consumo di sale contenuto (< 6g/die), che rispetta i limiti consigliati dai cardiologi e dai nutrizionisti per la prevenzione dell'ipertensione e delle malattie cardiovascolari.
- Tutti possono far uso di sale arricchito di iodio perché, anche con un consumo moderato di sale, le quantità di iodio assunte sono sempre molto inferiori ai valori al disopra dei quali possono manifestarsi effetti negativi.
Il sale iodato (arricchito di iodio) consiste in un comune sale da cucina a cui sono stati aggiunti dei sali di iodio.
Il sale arricchito di iodio ha lo stesso aspetto del sale da cucina e non presenta odori o sapori particolari, né altera quello dei cibi a cui viene aggiunto.
Per evitare quanto più possibile perdite di iodio, è consigliabile conservare il sale iodato in luogo fresco, al riparo della luce e dell'umidità.
Carenza di Iodio
Nel caso di insufficiente assunzione di iodio, la ghiandola tiroide non è in grado di produrre quantità sufficienti di ormoni tiroidei.
La carenza nutrizionale di iodio è la causa più frequente di malattie tiroidee nella popolazione mondiale.
Per questo motivo, la carenza iodica è ancora uno dei più importanti problemi di salute pubblica mondiale, non solo nei paesi in via di sviluppo (dove può essere severa), ma anche in quelli industrializzati, Italia compresa (dove la carenza di iodio è considerata lieve, ma comunque sufficiente a determinare conseguenze sul piano clinico).
Conseguenze
Oltre al già ricordato gozzo endemico nell'adulto, la carenza nutrizionale di iodio è causa di molteplici disordini morbosi conosciuti come “Iodine Deficency Disorders” (IDD), tra cui:
- cretinismo endemico e altri deficit neuropsicologici,
- ipotiroidismo con o senza difetto dell'accrescimento,
- aumentata frequenza di aborti
- mortalità infantile.
Il gozzo endemico è la manifestazione più comune della carenza iodica nell'adulto. Questo fenomeno rappresenta inizialmente un adattamento della ghiandola, che diviene più attiva nel tentativo di produrre quantità di ormoni adeguate alle necessità dell'organismo. Se questo adattamento ha successo e la carenza di iodio non è molto grave, la persona non andrà incontro a danni rilevanti (che si manifesteranno invece con il perdurare della carenza).
Le malattie da deficit dell'apporto iodico si manifestano con quadri clinici diversi in base
- alla gravità e alla durata di esposizione alla carenza iodica,
- al periodo della vita in cui si verifica.
Infatti, mentre nell'adulto la tiroide è generalmente in grado di compensare carenze di iodio di grado lieve o moderato, aumentando di dimensioni (gozzo), nel feto e nel bambino la tiroide non è in grado di attuare compensazioni efficienti.
Di conseguenza una carenza di iodio nel periodo fetale o neonatale può determinare conseguenze gravi e permanenti sullo sviluppo del sistema nervoso.
Conseguenza della carenza di iodio:
- nel feto: aborti, natimortalità, difetti neuro-psichici, anomalie congenite;
- nel neonato: mortalità perinatale, gozzo, ipotiroidismo, cretinismo, ritardato sviluppo psicomotorio e mentale;
- nell'adolescente: gozzo, ipotiroidismo, ritardo mentale, ritardo dell'accrescimento;
- nell'adulto: gozzo plurinodulare con possibile ipertiroidismo subclinico in età avanzata
- in gravidanza: può avere conseguenze sia sulla madre (gozzo) che sul feto.
Chi è a Rischio
In Italia, il gozzo endemico interessa, in molte regioni, più del 10% della popolazione in generale, con particolare frequenza lungo l'arco alpino e la dorsale appenninica, ma coinvolgendo anche la popolazione urbana.
Carenze di iodio sono più frequenti:
- nelle regioni montane
- nelle popolazioni delle aree rurali, che si nutrono in larga misura di alimenti prodotti localmente e poveri di iodio.
Eccesso di Iodio
Eccesso di Iodio
In tutti i soggetti normali, e quindi nella grande maggioranza degli individui, dosi di iodio anche largamente superiori a quelle assunte con l'uso di sale arricchito con iodio sono del tutto prive di rischi. La tiroide possiede infatti un meccanismo naturale di adattamento.
In ogni caso, particolare cautela si deve avere nell'utilizzo di alcuni integratori alimentari contenenti quantità elevate di iodio (solitamente a base di alghe), perché potrebbero portare ad un'assunzione eccessiva.
L'esposizione a un eccesso di iodio può aumentare il rischio di sviluppare disfunzione tiroidea in soggetti geneticamente predisposti, con:
- Autoimmunità tiroidea (tiroidite autoimmune)
- Tireotossicosi
- Gozzo iodio-indotto e ipotiroidismo paradosso.
L'eccessiva assunzione di iodio presenta sintomi simili a quelli della carenza di iodio.
Sia la carenza che l'eccesso di iodio possono ad esempio causare il gozzo.
Il rischio di un eccesso di iodio può divenire concreto per chi abusa degli integratori alimentari che lo contengono o segue una dieta particolarmente ricca di alghe o di alimenti arricchiti in iodio.
Normalmente, il consumo di alimenti arricchiti in iodio (come patate e carote), anche considerandone un consumo generoso e sommando l'apporto additivo del sale iodato, NON determina il superamento delle dosi cautelative di riferimento.
Viceversa, una dieta ricca di alghe può facilmente condurre a un superamento di queste soglie di sicurezza, soprattutto se le alghe vengono consumate crude (la cottura riduce significativamente il contenuto di iodio; ad esempio la bollitura in acqua per 15 minuti dell'alga kombu elimina il 99% dello iodio).
- L'alga kombu o kelp (Laminaria digitata) contiene mediamente da 2353 a 2660 μg di iodio per grammo (peso a secco);
- L'alga wakame (Undaria pinnatificda) contiene da 35 a 77μg di iodio per grammo (peso a fresco);
- L'alga nori (Porphyra tenera) contiene da 12μg di iodio per grammo (peso a fresco) a 43μg di iodio per grammo (peso a secco)
Anche fattori iatrogeni possono determinare un eccessivo apporto di iodio, ad esempio per l'impiego estensivo di:
- preparati cosmetici arricchiti in iodio o alghe marine (creme o gel anticellulite, es. fanghi d'alga guam);
- preparati farmacologici (amiodarone; farmaci tireostatici come metimazolo, propiltiuracile e perclorato; litio; disinfettanti a base di iodopovidone come betadine);
- somministrazione di mezzi di contrasto iodati.
In genere, queste forme di ipotiroidismo iatrogeno sono transitorie, in quanto regrediscono con la sospensione del trattamento.
Da segnalare anche come la carenza di selenio, in presenza di un eccesso di iodio, possa peggiorare il quadro clinico conseguente all'eccesso di iodio.
Modo d'uso
Integratori di Iodio: Quando Servono
A livello indicativo, l'assunzione di integratori di iodio può essere presa in considerazione da parte di chi:
- non consuma regolarmente sale iodato (che rimane comunque il metodo più semplice ed economico per incrementare l'apporto iodico giornaliero);
- soggetti vegani che non consumano regolarmente né alimenti arricchiti in iodio né sale iodato, mentre hanno un elevato consumo di "alimenti gozzigeni" (come cavoli e broccoli, ricchi di tiocianati che riducono l'assorbimento di iodio);
- persone che escludono totalmente dalla propria dieta pesce, molluschi e crostacei di mare, e che non consumano regolarmente sale iodato.
Sotto controllo medico, gli integratori di iodio e selenio (es. Thirodium) possono essere impiegati anche in caso di lieve ipo-tiroidismo agli esordi, per tentare di aumentare naturalmente i livelli di ormoni tiroidei senza ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva.
Avvertenze
- Se ritieni di essere a rischio di una carenza di iodio, esponi le tue preoccupazioni al medico per valutare l'opportunità di sottoporti a un dosaggio ematico degli ormoni tiroidei (esame del sangue) e urinario (per valutarte l'apporto giornaliero di iodio).
Nel caso tu stia già assumendo un integratore o un farmaco a base di iodio, ricorda di:
- non superare la dose giornaliera consigliata dal medico o riportata in etichetta e/o nel foglio illustrativo.
- Tenere il medicinale o l'integratore lontano dalla vista e dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.
- Gli integratori di iodio non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
- L'assunzione di iodio in presenza di condizioni patologiche o situazioni particolari, o se si sta seguendo una terapia farmacologica, è consigliata soltanto sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.
Controindicazioni
I prodotti a base di iodio sono controindicati in caso di allergia (ipersensibilità) allo iodio o ad uno qualsiasi degli altri componenti del medicinale o dell'integratore.
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