Mirtillo Rosso | Cranberry e Cistite | Funziona? Fa Male?
In questo articolo parliamo del Mirtillo Rosso Americano e delle sue Preziose Attività Preventive nei confronti delle infezioni urinarie, analizzandone Ruolo Biologico, Efficacia Clinica, Prezzo, Uso, Effetti Collaterali e Controindicazioni
Che Cos'è
Il Mirtillo Rosso, noto anche come Cranberry, è il frutto di un piccolo arbusto americano, utilizzato per diminuire la ricorrenza delle infezioni urinarie.
Il mirtillo rosso è ricco di vitamina C, acidi organici e composti fenolici tra cui flavonoidi e proantocianidine (PCAs). Queste ultime, in particolare, sono considerate il principio attivo caratterizzante del cranberry.
Grazie alla presenza delle proantocianidine, il mirtillo rosso americano inibisce l'adesione dei batteri alle cellule della mucosa di rivestimento delle vie urinarie, favorendone l'eliminazione con le urine.
L'interesse medico nei confronti del mirtillo rosso americano è aumentato molto negli ultimi anni, a causa della diminuzione di efficacia di numerosi antibiotici e degli effetti collaterali associati a un loro eccesivo utilizzo. Tuttavia, permangono ancora dubbi sulla reale efficacia preventivo-terapeutica del cranberry nei confronti delle infezioni urinarie ricorrenti.
A Cosa Serve
Il mirtillo rosso americano è indicato come trattamento naturale preventivo nei confronti delle infezioni urinarie ricorrenti (soprattutto a livello della vescica urinaria).
Grazie ai suoi principi attivi, l'estratto di cranberry è particolarmente attivo nel controllo e nella prevenzione delle infezioni del tratto urinario causate da agenti patogeni quali l'Escherichia coli e altri batteri gram-negativi normalmente implicati nell'eziologia delle infezioni urologiche.
Esempi di prodotti a base di Cranberry
Florberry, Prostenil, Acidif, Cystoman, Cistiflux, Cistiflux Plus, Kistinox, Prostanox, Ivuxur, Cisdol.
Cos'è la Cistite?
Con il termine "cistite" s'intende l'infiammazione della mucosa vescicale, accompagnata da uno stimolo continuo e doloroso a urinare. Gli episodi di cistite possono essere sporadici o ricorrenti.
Il più delle volte, l'infezione della vescica urinaria è causata dalla proliferazione di batteri patogeni (si parla quindi di cistite batterica, spesso da Escherichia coli).
La cura con gli antibiotici è l'approccio generalmente utilizzato, ma sempre meno soddisfacente a causa della resistenza sviluppata da parte dei batteri, in particolare dagli E. coli uropatogeni.
In questo preoccupante scenario, l'utilizzo di integratori e dispositivi medici a base di mirtillo rosso americano (eventualmente supportati da attivi sinergici come il mannosio), è spesso consigliato dalla Classe Medica.
Caratteristiche
Cenni botanici
Il Vaccinium macrocarpon, chiamato anche “mirtillo rosso americano” o “cranberry”, è una pianta nativa del Nord America appartenente alla famiglia delle Ericaceae.
Si tratta di un arbusto che può raggiungere i 15 cm di altezza e che presenta foglie semplici e alternate. Il suo frutto racchiude molti semi ed è una bacca globosa, dal diametro di 9-20 mm, caratterizzata da un colorito che spazia dal rosso al quasi nero.
Storia
Il frutto del cranberry è stato utilizzato fin dal 1923 da alcuni medici americani per diminuire la ricorrenza delle infezioni urinarie.
In seguito, il suo utilizzo nel trattamento delle malattie urinarie è stato progressivamente ridotto e quasi abbandonato, a favore dei sulfamidici, prima, e degli antibiotici, in seguito.
La rinnovata popolarità del Mirtillo Rosso Americano e dei suoi derivati (succo disidratato ed estratto secco) è iniziata negli anni novanta, soprattutto dopo uno studio effettuato nel 1994 e pubblicato sulla rivista JAMA. Tale studio dimostrò l'efficacia clinica della somministrazione quotidiana di 300 ml di succo di mirtillo rosso americano (contenente 36mg di PAC) in 153 donne anziane afflitte da cistite ricorrente.
Come Funziona?
Il meccanismo d'azione del Cranberry consiste nell'acidificare le urine e soprattutto nel ridurre l'adesività batterica alle pareti vescicali.
Il mirtillo rosso americano, così come il suo succo e i relativi estratti, è costituito da una complessa miscela di acidi organici, vitamina C, flavonoidi ed antocianidine. Tra questi composti bio-attivi, si possono identificare almeno due strutture chimiche di interesse medicinale, che sono gli acidi organici e le antocianidine.
Da un lato, si è osservato che gli effetti benefici sul tratto urinario potrebbero dipendere dall'acidificazione dell'urina provocata dagli acidi organici (il cui catabolismo sembrerebbe incrementare i livelli urinari di acido ippurico, con conseguente riduzione del pH urinario),
Dall'altro lato, le proantocianidine A si comportano da potenti inibitori dell'adesione batterica, in grado di impedire l'attecchimento dei patogeni alle cellule epiteliali dell'apparato urinario (la riduzione dell'adesività è stata stimata intorno al 75%). Così privati della loro capacità di adesione, i batteri presentano una ridotta capacità proliferativa nel tratto urinario; di conseguenza, vengono escreti con maggiore facilità attraverso le urine, non riuscendo a determinare un'infezione clinicamente significativa.
Tra le due modalità d'azione descritte, il meccanismo antiadesivo gode delle maggiori conferme scientifiche in letteratura.
Focus sulle Proantocianidine
Le proantocianidine sono molecole con spiccata attività antiossidante e antiradicalica, prodotte dalle piante come parte dei sistemi di difesa dai microrganismi.
Appartenenti alla grande famiglia dei polifenoli, le proantocianidine sono presenti in diversi estratti vegetali, come le mele, l'uva, il thé e il caffè; tuttavia, queste molecole (meglio conosciute come oligoproantocianidine) sono strutturalmente differenti dalle proantocianidine di tipo A presenti nel succo di mirtillo rosso. Queste ultime sono le sole componenti che possiedono un'attività antiadesiva, riconosciuta come utile coadiuvante nella riduzione delle cistiti e delle prostatiti. In particolare, le proantocianidine di tipo A2 sembrano essere le principali responsabili dell'attività antisettica del cranberry.
Efficacia: Funziona Davvero?
Il mirtillo rosso (cranberry) è attualmente considerato un valido rimedio fitoterapico per le infezioni batteriche del tratto urinario. Tuttavia le evidenze scientifiche relative alla sua efficacia non sono univoche, per cui permangono ancora dubbi e criticità da parte della classe medica.
Il problema principale - che spiegherebbe il motivo per cui i miglioramenti riportati da alcuni pazienti non siano evidenziati da tutti gli studi clinici controllati - sembra essere l'assenza di una corretta standardizzazione e titolazione del derivato di mirtillo rosso americano utilizzato negli studi.
Nella meta-analisi della Cochrane Collaboration, gli autori concludono che esistono evidenze scientifiche sulla capacità del cranberry di ridurre significativamente il numero delle infezioni urinarie sintomatiche, in modo particolare nelle donne che soffrono di cistite ricorrente.
Modo d'uso
Dosaggio
In commercio, sono disponibili numerosi preparati a base di Cranberry per la prevenzione e il trattamento delle infezioni delle vie urinarie.
In base alle attuali conoscenze, l'estratto secco dovrebbe contenere almeno 36 mg di proantocianidine, misurate con il metodo DMAC (metodo colorimetrico che impiega come reagente la dimetil-amminocinnamaldeide), per assicurare un effetto ottimale sul piano sia preventivo che terapeutico.
Modalità d'assunzione
E' preferibile assumere il mirtillo rosso americano a vescica vuota, dopo la minzione.
NOTA BENE: fino a pochi anni fa si riteneva e, in qualche caso ancora si crede, che in presenza di infezioni del tratto urinario sia necessario bere molto per urinare molto. Ma quando una sostanza agisce per contatto, più se ne aumenta il tempo di contatto, più la terapia è efficace, per cui bisogna bere poco per urinare poco in modo che le sostanze stiano più tempo possibile all'interno della vescica. Per questo si consiglia di assumere gli interatori di creanberry a vescica vuota e di bere molto lontano dall'assunzione del prodotto.
Avvertenze
Il Mirtillo Rosso può essere associato alla terapia antibiotica, è privo di effetti indesiderati significativi e non è un farmaco; pertanto può essere assunto senza prescrizione medica. Tuttavia, è fortemente consigliabile che la sua assunzione in presenza di condizioni patologiche particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica avvenga sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.
- Non superare la dose giornaliera consigliata.
- In caso di intolleranza o reazione allergica, sospendere l'assunzione del prodotto.
- In presenza di sintomatologia di infezione delle vie urinarie o febbre, consultare il proprio medico.
- Tenere gli integratori di mirtillo rosso americano fuori dalla portata dei bambini.
- Gravidanza. Il Mirtillo Rosso può essere utilizzato in gravidanza. In questo caso si raccomanda di sentire il parere del medico prima di assumere qualunque tipo di prodotto.
Controindicazioni
- Il mirtillo rosso può interagire con gli antagonisti della vitamina K (es. Warfarin), riducendone la metabolizzazione da parte del citocromo CYP 2C9. Nei soggetti in trattamento con tali farmaci, onde evitare il rischio di sanguinamento, l'assunzione di Mirtillo Rosso deve avvenire sotto controllo medico.
- Il Mirtillo Rosso non presenta effetti collaterali e controindicazioni, se non in pazienti notoriamente sensibili ai componenti contenuti nel prodotto.
Effetti Collaterali
L'uso di Mirtillo Rosso Americano è generalmente privo di effetti collaterali clinicamente rilevanti e presenta un alto profilo di sicurezza (nello studio di tossicità orale acuta nel ratto, la DL50 dell'estratto standardizzato di cranberry è risultata maggiore di 4000 mg/kg).
Tuttavia, l'uso eccessivo di cranberry potrebbe raramente determinare l'insorgenza di reazioni avverse gastro-enteriche caratterizzate soprattutto da diarrea e dolori addominali crampiformi.
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