Vitamina K | A Cosa Serve? Benefici, Carenza | Dosi, Rischi

In questo articolo parliamo della Vitamina K e della sua Importanza per il Benessere delle Ossa e dell'Organismo, analizzandone Meccanismo d'Azione, Rischi di Carenza, Alimenti Apportatori, Integratori, Dosaggio, Effetti Collaterali e Controindicazioni

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Che Cos'è

La vitamina K è una sostanza nutritiva di cui il corpo ha un assoluto bisogno per mantenersi in salute.

Nello specifico, la vitamina K è importante per la coagulazione del sangue e il mantenimento di ossa sane, ma svolge anche altre funzioni nell'organismo.

La carenza di vitamina K è molto rara negli adulti perché questa vitamina si trova naturalmente in molti alimenti e perché il corpo, in particolare la flora batterica, produce vitamina K da solo. Tuttavia, alcuni gruppi di persone potrebbero avere difficoltà ad assumere abbastanza vitamina K:

  • neonati che non ricevono un'iniezione di vitamina K alla nascita;
  • persone con condizioni che riducono la quantità di vitamina K assorbita dall'organismo (come la fibrosi cistica, la celiachia, la colite ulcerosa e la sindrome dell'intestino corto);
  • persone che hanno avuto un intervento di chirurgia bariatrica (per la perdita di peso).

L'apporto alimentare di vitamina K è molto importante per i pazienti che assumono il farmaco anticoagulante warfarin (Coumadin®). Per queste persone non è importante quanta vitamina K viene assunta con la dieta, bensì la relativa costanza dell'apporto alimentare; in altre parole, chi assume il warfarin dovrebbe ottenere ogni giorno la stessa quantità di vitamina K dalla dieta.

Tipi di Vitamina K

Le forme di vitamina K presenti in natura includono:

  • il fillochinone (vitamina K1): proviene da piante, in particolare verdure a foglia verde come spinaci e cavoli;
  • i menachinoni (MK o vitamina K2): una famiglia di molecole presenti in quantità modeste in vari alimenti di origine animale e cibi fermentati, e che vengono naturalmente create nel tratto intestinale.
    • La vitamina K2 può essere ulteriormente suddivisa in diversi sottotipi, i più importanti sono MK-4 e MK-7.

Funzioni

La vitamina K svolge un ruolo importante nella coagulazione del sangue.

La coagulazione è un processo che aiuta a prevenire un'emorragia eccessiva all'interno e all'esterno del corpo.

Più in generale, la vitamina K funziona come coenzima per le carbossilasi vitamina K-dipendenti, che sono un gruppo di enzimi necessari:

  • per la sintesi di proteine ​​coinvolte nell'emostasi (coagulazione del sangue);
  • nel metabolismo osseo e in altre diverse funzioni fisiologiche;
  • nella prevenzione della mineralizzazione dei vasi sanguigni;
  • nella regolazione di varie funzioni cellulari.

Nello specifico, esempi di carbossilasi vitamina K-dipendenti sono:

  • la protrombina (fattore di coagulazione II): è una proteina plasmatica dipendente dalla vitamina K, direttamente coinvolta nella coagulazione del sangue;
  • la proteina Gla di Matrice vitamina K-dipendente: è una proteina dipendente dalla vitamina K presente nella muscolatura liscia, nell'osso e nella cartilagine vascolare, al centro di una considerevole ricerca scientifica perché potrebbe aiutare a ridurre la calcificazione anomala dei vasi sanguigni prevenendo l'aterosclerosi;
  • l'osteocalcina: è un'altra proteina dipendente dalla vitamina K presente nell'osso; può essere coinvolta nella mineralizzazione ossea o nel turnover osseo, oltre che nella sintesi di dentina (che è il tessuto calcificato sotto lo smalto dei denti);
  • la proteina 6 del gene specifico per l'arresto della crescita (Gas6): coinvolta nella stimolazione della proliferazione cellulare.

K1 e K2: Hanno le Stesse Funzioni?

A causa delle differenze nell'assorbimento e nel trasporto ai tessuti in tutto il corpo, la vitamina K1 e la vitamina K2 potrebbero avere effetti diversi sulla salute.

La lunga catena laterale presente nelle molecole di vitamina K2 gli permette di circolare nel sangue più a lungo rispetto alla K1. Mentre quest'ultima può rimanere nel sangue solo per alcune ore, alcune forme di K2 possono rimanere nel sangue per giorni 1.

Alcuni ricercatori ritengono che il tempo di circolazione più lungo della vitamina K2 consenta un suo migliore utilizzo nei tessuti situati in tutto il corpo.

  • Questa idea è supportata da uno studio su animali che mostra che la vitamina K2 (MK-4) riduce la calcificazione dei vasi sanguigni mentre la vitamina K1 no 2.
  • Gli studi controllati osservano anche che gli integratori di vitamina K2 generalmente migliorano la salute dell'osso e del cuore, mentre la vitamina K1 non sembra avere benefici significativi 3.

Tuttavia, sono necessari ulteriori studi sull'uomo prima che le differenze funzionali tra le vitamine K1 e K2 possano essere pienamente comprese e per determinare se la vitamina K2 è veramente migliore per la salute del cuore e delle ossa.

Fabbisogno

Di Quanta vitamina K hai bisogno?

Il fabbisogno quotidiano di vitamina K dipende dall'età e dal sesso.

Come per tutte le vitamine, bastano quantità infinitesimali di vitamina K per coprire i fabbisogni quotidiani. Nello specifico, le quantità medie raccomandate sono nell'ordine dei microgrammi (mcg, ovvero milionesimi di grammo) e sono elencate nella seguente tabella.

Fase di vita Assunzione Adeguata (AI)
Nascita a 6 mesi 2,0 mcg
7-12 mesi 2,5 mcg
1-3 anni 30 mcg
4-8 anni 55 mcg
9-13 anni 60 mcg
14-18 anni 75 mcg
Uomini adulti dai 19 anni in su 120 mcg
Donne adulte dai 19 anni in su 90 mcg
Adolescenti incinte o che allattano 75 mcg
Donne incinte o che allattano 90 mcg

I valori riportati in tabella sono stati stabiliti nel gennaio 2001 dall'US Food and Nutrition Board (FNB) dell'Istituto di Medicina degli Stati Uniti. Si tratta dei livelli di assunzione adeguata (AI) calcolati in base ai livelli di consumo di vitamina K in individui sani, mentre l'AI per i bambini è stata calcolata in base all'assunzione stimata di vitamina K dal latte materno.

Vitamina K negli Alimenti

La vitamina K è una vitamina liposolubile naturalmente presente in molti alimenti e disponibile come integratore alimentare.

È possibile ottenere le quantità raccomandate di vitamina K mangiando una varietà di alimenti, tra cui:

Sostituire i grassi dietetici saturi come burro e formaggio con i grassi monoinsaturi che si trovano nell'olio di oliva e nell'olio di canola aumenta l'assunzione di vitamina K nella dieta e potrebbe ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

Vitamina K1

Il fillochinone (vitamina K1) è la principale forma alimentare di vitamina K nella maggior parte delle diete.

Le verdure a foglia verde e alcuni oli vegetali (soia, colza, oliva e semi di cotone) sono le principali fonti dietetiche di vitamina K.

La biodisponibilità del fillochinone dalle verdure verdi è inferiore a quella dell'olio e degli integratori. Inoltre, il contenuto di fillochinone delle verdure verdi dipende dal loro contenuto in clorofilla e questo fa sì che le foglie esterne contengano più fillochinone delle foglie interne.

L'efficacia dell'assorbimento intestinale del fillochinone varia tra le fonti vegetali e - trattandosi di una vitamina liposolubile - aumenta con l'aggiunta di una fonte di grassi al pasto.

Vitamina K2

I menachinoni (vitamina K2) sono principalmente di origine microbica; per questo, si trovano comunemente nei cibi fermentati, come formaggio, crauti e natto (semi di soia fermentati).

Tuttavia, le forme e le quantità di vitamina K2 in questi cibi possono variare a seconda dei ceppi batterici utilizzati per preparare gli alimenti e delle loro condizioni di fermentazione.

La carne, i latticini e le uova contengono bassi livelli di fillochinone (vitamina K1), ma quantità modeste di menachinoni (vitamina K2).

Un'altra fonte di menachinoni a catena lunga (MK-7 a MK-13) è costituita dal fegato animale.

Sintesi intestinale

I batteri che normalmente colonizzano l'intestino crasso possono sintetizzare menachinoni.

Inizialmente si pensava che fino al 50% del fabbisogno di vitamina K umana potesse essere soddisfatto dalla sintesi batterica nel colon.

Tuttavia, tutte le forme di vitamina K vengono assorbite nell'intestino tenue attraverso un meccanismo che richiede i sali biliari, mentre la maggior parte della produzione di menachinoni avviene nel colon dove mancano i sali biliari.

La ricerca attuale suggerisce che il contributo della sintesi batterica sia molto inferiore a quanto si pensasse in precedenza, sebbene il contributo esatto non sia chiaro 4.

Alimenti Ricchi di Vitamina K

Alimento Microgrammi
(mcg) per
porzione
Percentuale
DV *
Natto, 3 once (come MK-7) 850 1.062
Cavolo nero, congelato, bollito, ½ tazza 530 662
Cime di rapa, congelate, bollite ½ tazza 426 532
Spinaci, crudi, 1 tazza 145 181
Cavolo, crudo, 1 tazza 113 141
Broccoli, tritati, bolliti, ½ tazza 110 138
Soia, tostato, ½ tazza 43 54
Succo di carota, ¾ tazza 28 34
Olio di semi di soia, 1 cucchiaio 25 31
Edamame, congelato, preparato, ½ tazza 21 26
Zucca, in scatola, ½ tazza 20 25
Succo di melograno, ¾ tazza 19 24
Okra, crudo, ½ tazza 16 20
Condimento per insalata, Caesar, 1 cucchiaio 15 19
Pinoli secchi, 1 oncia 15 19
Mirtilli, crudi, ½ tazza 14 18
Lattuga iceberg, cruda, 1 tazza 14 18
Pollo, petto, rosticceria, 3 once (come MK-4) 13 17
Uva, ½ tazza 11 14
Cocktail di succo di verdura, ¾ tazza 10 13
Olio di canola, 1 cucchiaio 10 13
Anacardi, tostati a secco, 1 oncia 10 13
Carote, crude, 1 medio 8 10
Olio d'oliva, 1 cucchiaio 8 10
Carne tritata, alla griglia, 3 once (come MK-4) 6 8
Fichi secchi, ¼ di tazza 6 8
Fegato di pollo, brasato, 3 once (come MK-4) 6 8
Prosciutto, arrostito o cotto in padella, 3 once (come MK-4) 4 5
Cheddar, 1 ½ oncia (come MK-4) 4 5
Noci miste, tostate a secco, 1 oncia 4 5
Uovo, sodo bollito, 1 grande (come MK-4) 4 5
Mozzarella, 1 ½ oncia (come MK-4) 2 3
Latte, 2%, 1 tazza (come MK-4) 1 1
Salmone, sockeye, cotto, 3 once (come MK-4) 0,3 0
Gamberetti, cotti, 3 once (come MK-4) 0,3 0

NOTE:

  • DV = Valore giornaliero (80 mcg per gli adulti e i bambini di età pari o superiore a 4 anni)
  • Oncia = 1 oncia equivale a 28,35 grammi
  • Tazza = unità di volume pari a 236,6 ml
  • La lista completa degli alimenti più ricchi di vitamina K è disponibile sul sito dell'USDA
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Carenza di Vitamina K

Indagini nutrizionali in Europa e negli Stati Uniti hanno dimostrato che l'assunzione media di vitamina K (tutte le forme) varia notevolmente tra individui e popolazioni, con valori compresi tra 60 e 200 μg al giorno 5.

Una carenza eccessiva di vitamina K provoca una compromissione della coagulazione del sangue, solitamente dimostrata da test di laboratorio che misurano il tempo di coagulazione.

I sintomi includono lividi e sanguinamento, che possono manifestarsi con:

  • sangue dal naso,
  • gengive sanguinanti,
  • sangue nelle urine,
  • sangue nelle feci - feci catramose,
  • sanguinamento mestruale abbondante,
  • piccoli coaguli di sangue sotto le unghie.

Nei neonati, la carenza di vitamina K può causare emorragie potenzialmente letali all'interno del cranio.

Soggetti a Rischio

La carenza di vitamina K è rara negli adulti sani per una serie di ragioni:

  • la vitamina K è molto diffusa negli alimenti;
  • l'organismo possiede meccanismi di conservazione della vitamina K, che riducono le perdite al minimo;
  • i batteri che abitualmente abitano nell'intestino crasso sintetizzano i menachinoni (vitamina K2), sebbene non sia chiaro se quantità significative vengano assorbite e utilizzate.

Gli adulti a rischio di carenza di vitamina K includono i soggetti che assumono antagonisti della vitamina K (come il warfarin) e individui con danno o malattia epatica significativi.

Inoltre, le persone con sindromi da malassorbimento e altri disturbi gastrointestinali, come la fibrosi cistica, la celiachia, la colite ulcerosa e la sindrome dell'intestino corto, potrebbero non assorbire adeguatamente la vitamina K.

Il livello di vitamina K può essere basso anche nei pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica, sebbene i segni clinici potrebbero non essere presenti.

Neonati

I neonati sono a maggior rischio di carenza di vitamina K per una serie di motivi:

  • la vitamina K non si trasferisce bene dalla placenta della madre al feto;
  • il latte materno è molto povero di vitamina K;
  • il fegato di un neonato non utilizza la vitamina K in modo efficiente;
  • i neonati non producono la vitamina K2 da soli nei primi giorni di vita.

Durante le prime settimane di vita, la carenza di vitamina K può causare sanguinamento da carenza di vitamina K (VKDB), una condizione precedentemente conosciuta come "malattia emorragica classica del neonato".

Poiché VKDB è una condizione molto grave e facilmente prevenibile, l'American Academy of Pediatrics e un certo numero di organizzazioni internazionali simili raccomandano che una dose intramuscolare di fillochinone (vitamina K1) sia somministrata a tutti i neonati 6.

Nei neonati, la carenza di vitamina K è suggerita dai seguenti segni:

  • sanguinamento dall'area in cui viene rimosso il cordone ombelicale;
  • sanguinamento nella pelle, nel naso, nel tratto gastrointestinale o in altre aree;
  • emorragia improvvisa nel cervello, che è estremamente pericolosa.

Integratori

La vitamina K si trova all'interno di molti integratori multivitaminici - multiminerali.

La vitamina K è disponibile anche in specifici integratori di vitamina K, da sola o in associazione con altri nutrienti come il calcio e la vitamina D.

Forme comuni di vitamina K negli integratori alimentari sono il fillochinone e il fitomenadione (chiamato anche vitamina K1), il menachinone-4 e il menachinone-7 (chiamato anche vitamina K2).

Benefici per Persone Sane

Gli scienziati stanno studiando la vitamina K per capire come influisce sulla nostra salute, ma allo stato attuale non sembrano esistere evidenze sufficienti per raccomandare l'assunzione di integratori di vitamina K per le persone sane.

Osteoporosi

La vitamina K è importante per mantenere ossa sane.

Alcune ricerche mostrano che le persone che mangiano cibi ricchi di vitamina K hanno ossa più forti e meno probabilità di subire fratture ossee rispetto a quelle che mangiano minori quantità di questi alimenti.

Alcuni studi hanno scoperto che l'assunzione di integratori di vitamina K migliora la resistenza ossea e riduce le probabilità di rottura di un osso, ma altri studi non hanno trovato gli stessi risultati.

Sono necessarie ulteriori ricerche per capire meglio se gli integratori di vitamina K possono aiutare a migliorare la salute delle ossa e ridurre il rischio di osteoporosi.

  • Diversi studi osservazionali hanno correlato bassi livelli di vitamina K1 e K2 con un rischio più elevato di fratture ossee 7.
  • Uno studio di 3 anni su 244 donne in post-menopausa ha rilevato che coloro che assumevano integratori di vitamina K2 presentavano una diminuzione molto più lenta della densità minerale ossea correlata all'età 8.
  • Diversi studi a lungo termine in donne giapponesi hanno osservato benefici simili, anche se in questi casi sono state utilizzate dosi molto alte. Su 13 studi analizzati da questa revisione 9, solo uno non è riuscito a mostrare miglioramenti significativi.
    Sette di questi studi, che hanno preso in considerazione le fratture, hanno rilevato che la vitamina K2 riduceva le fratture vertebrali del 60%, le fratture dell'anca del 77% e tutte le fratture non spinali dell'81%.

Malattia coronarica

Gli scienziati stanno studiando se bassi livelli ematici di vitamina K aumentano il rischio di malattie cardiache, rendendo più rigidi e stretti i vasi sanguigni che alimentano il cuore.

La vitamina K attiva una proteina che aiuta a prevenire il deposito di calcio nelle arterie. Questi depositi di calcio contribuiscono allo sviluppo delle placche aterosclerotiche, risultando un forte predittore di malattie cardiache 10 , 11.

  • In uno studio osservazionale di 7-10 anni 12, le persone con il più alto apporto di vitamina K2 avevano il 52% in meno di probabilità di sviluppare calcificazione delle arterie e avevano un rischio inferiore del 57% di morire per malattie cardiache.
  • Un altro studio osservazionale su 16.057 donne 13 ha rilevato che i partecipanti con il più alto apporto di vitamina K2 avevano un rischio molto più basso di malattie cardiache: per ogni 10 mcg di vitamina K2 consumati al giorno, il rischio di malattie cardiache scendeva del 9%.

Mentre alcuni studi sembrano attribuire benefici soltanto alla vitamina K2 14, 15, altri studi controllati hanno dimostrato che sia gli integratori di vitamina K1 che quelli di vitamina K2 (specificamente MK-7) migliorano vari indici di salute del cuore 15, 16.

Sono comunque necessarie ulteriori ricerche per capire se gli integratori di vitamina K possono effettivamente aiutare a prevenire le malattie cardiache.

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Interazioni Farmacologiche

Diversi farmaci possono interagire con la vitamina K.

Warfarin (Coumadin®)

La vitamina K può avere una seria interazione con il warfarin, che è un farmaco "diluente del sangue" noto con il nome commerciale Coumadin®.

Le persone che assumono il warfarin dovrebbero fare in modo che la quantità di vitamina K assunta da cibo e integratori sia pressoché uguale ogni giorno.

Un improvviso cambiamento nell'apporto di vitamina K può infatti alterare la coagulazione del sangue, causando un pericoloso sanguinamento (se se ne consuma di meno) o coaguli di sangue (se se ne consuma di più).

Antibiotici

Gli antibiotici possono distruggere i batteri buoni nell'intestino, compresi quelli che producono vitamina K.

L'uso di antibiotici per più di qualche settimana può ridurre la quantità di vitamina K prodotta nell'intestino e, di conseguenza, la quantità disponibile per l'organismo.

Sequestranti degli acidi biliari

Alcune persone assumono farmaci sequestranti degli acidi biliari (come colestiramina e colestipolo) per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

Questi farmaci possono ridurre la quantità di vitamina K assorbita dal corpo, specialmente se vengono assunti per molti anni.

Orlistat

L'orlistat (Alli® - Xenical®) è un farmaco per dimagrire. Riduce la quantità dei grassi assorbiti dal corpo e può quindi ridurre anche l'assorbimento della vitamina K.

Avvertenze

  • Se ritieni di essere a rischio di una carenza di Vitamina K, esponi le tue preoccupazioni al medico per valutare l'opportunità di sottoporti a un dosaggio ematico (esame del sangue). Puoi anche consultare un nutrizionista per valutare gli apporti dietetici ed eventualmente correggere la tua alimentazione.

Nel caso tu stia già assumendo un integratore di Vitamina K, ricorda di:

  • non superare la dose giornaliera consigliata dal medico o riportata in etichetta e/o nel foglio illustrativo.
  • Tenere l'integratore lontano dalla vista e dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.
  • Gli integratori di Vitamina K non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
  • L'assunzione di integratori di Vitamina K in presenza di condizioni patologiche o situazioni particolari, o se si sta seguendo una terapia farmacologica, è consigliata soltanto sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Effetti Collaterali

  • Il Food and Nutrition Board (FNB) dell'Istituto di Medicina degli Stati Uniti non ha stabilito un limite superiore di assunzione giornaliero tollerabile, a causa del basso potenziale di tossicità della vitamina K.
  • Nella sua relazione, l'FNB ha affermato che "nessun effetto avverso associato all'apporto di vitamina K da alimenti o integratori è stato segnalato nell'uomo o negli animali".
  • Lo stesso non vale per il menadione sintetico (vitamina K3) e i suoi derivati. Il menadione può infatti interferire con la funzione del glutatione, uno degli antiossidanti naturali del corpo, con conseguente danno ossidativo alle membrane cellulari. Il menadione somministrato per iniezione ha indotto tossicità epatica, ittero e anemia emolitica (a causa della rottura dei globuli rossi) nei bambini; pertanto, il menadione non è più utilizzato per il trattamento della carenza di vitamina K.

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