Valeriana | Contro Ansia e Insonnia | Funziona? Studi

In questo articolo analizziamo le proprietà della Valeriana: dall'azione ansiolitica all'uso per favorire il sonno e il rilassamento. Con Studi e considerazioni su efficacia, benefici per la salute, dosaggi, effetti collaterali e modo d'uso corretto

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Che Cos'è

La valeriana comune (Valeriana officinalis L.) è una delle piante medicinali più note e usate in fitoterapia.

Diffusa nelle aree boschive delle regioni temperate, la valeriana è un calmante naturale, utile per attenuare problemi di ansia e insonnia.

Nonostante un utilizzo tradizionale ben consolidato, e nonostante le soggettive esperienze positive riferite, dal punto di vista scientifico sono stati sollevati dubbi sulla sua reale efficacia sedativa e nel favorire il sonno.

Per la sua azione spasmolitica, la valeriana potrebbe essere utile anche contro gli spasmi dolorosi della muscolatura liscia, ad esempio contro i crampi mestruali o quelli intestinali associati alla sindrome del colon irritabile.

Proprietà della Valeriana

  • Attività sedativa: combatte ansia e agitazione;
  • Attività ipnoinducente: favorisce il sonno e il rilassamento;
  • Attività antispastica: placa i crampi digestivi legati a quadri di nevrosi, soprattutto a livello gastrointestinale.

La parte di pianta utilizzata a scopi medicinali è la radice di valeriana. In essa sono contenuti particolari principi attivi - chiamati acidi valerenici - che sembrano aumentare la segnalazione di uno dei principali neurotrasmettitori sedativi, l'acido gamma-aminobutirrico (GABA).

L'estratto di radice di valeriana è disponibile come integratore sia in forma di capsule (valeriana compresse), sia in forma liquida (valeriana gocce). Ridotto in polvere in taglio tisana, può anche essere consumato come infuso (valeriana tisana), sebbene questa preparazione renda difficile la standardizzazione in principi attivi della bevanda.

NOTA: la valeriana comune non è da confondersi con la valerianella (Valeriana locusta), pianta usata come verdura da insalata, di cui si consumano le foglie o l'intera piantina giovane.

A Cosa Serve

Proprietà della Valeriana

La radice di valeriana viene anche definita "Valium naturale", a causa del suo utilizzo tradizionale per promuovere la tranquillità e migliorare il sonno.

La valeriana ha dimostrato di espletare proprietà calmanti e sedative. Per questo motivo, le radici di Valeriana vengono tradizionalmente utilizzate in caso di nervosismo e lievi disturbi del sonno.

Integratori e farmaci da banco a base di valeriana sono spesso indicati:

  • per favorire il rilassamento in caso di stress, aiutando ad allontanare ansietà e tensioni emotive di moderata entità e temporanee;
  • in presenza di ansia, agitazione e disturbi digestivi correlati a quadri di nevrosi;
  • come calmanti negli stati di sovraeccitazione nei bambini di età superiore a 3 anni;
  • per chi trova difficoltà nel prendere sonno in seguito a situazioni di ansia o di stress;
  • per soggetti anziani e per tutti coloro che hanno disturbi del sonno;
  • per donne che lamentano ansietà, nervosismo e disturbi del sonno associati a stress eccessivo, tensioni emotive o sindrome premestruale;
  • per persone che, su consiglio medico, hanno deciso di sospendere l'uso di farmaci sonniferi (inducenti il sonno); si tenga comunque presente che l'efficacia ipnotica della valeriana è considerata inferiore a questi farmaci; inoltre, richiede un tempo di trattamento più lungo (almeno un paio di settimane) per apportare benefici pieni.

Un sonno fisiologico si ottiene quando l'organismo riesce a mantenere un equilibrato stato di tranquillità anche durante il giorno, in modo che la sera sia già predisposto al riposo notturno. In questo senso, la valeriana può essere un buon aiuto, così come altre piante officinali, come la melissa, il luppolo e la passiflora.

  • La valeriana potrebbe anche aiutare contro il dolore mestruale, poiché è uno spasmolitico.
  • La ricerca mostra inoltre che l'assunzione di radice di valeriana potrebbe ridurre la gravità e la frequenza delle vampate di calore nelle donne in postmenopausa.

Sotto consiglio e controllo medico, la valeriana e i suoi derivati possono essere utilizzati nella prevenzione e nel trattamento (come adiuvante) di attacchi di panico, crisi di angoscia, tremori, vertigini psicogene e palpitazioni di origine nervosa. Tuttavia, anche in questi casi, l'efficacia della valeriana NON può dirsi dimostrata.

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Valeriana in Farmaci e Integratori

La valeriana è un ingrediente comune di diversi farmaci e integratori:

Esempi di integratori a base di Valeriana:

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Caratteristiche

Origine del Nome e Utilizzi Popolari

È interessante notare come il nome "valeriana" derivi dal verbo latino valere, che significa "essere forte" o "essere sano", in merito alle sue proprietà calmanti.

L'epiteto officinalis (Valeriana officinalis) ricorda invece l'utilizzo tradizionale della valeriana nelle officine erboristiche, per la produzione di specialità medicinali.

Nei suoi utilizzi tradizionali - oltre che come rimedio per attenuare la tensione nervosa e contro le difficoltà ad addormentarsi - la valeriana viene impiegata anche come digestivo e adiuvante contro gli spasmi della muscolatura liscia e il dolore gastrointestinale di origine nervosa.

Altri usi della valeriana descritti nella tradizione medica popolare comprendono il trattamento di irritazioni gengivali, mal di testa, nausea, fegato pigro, disturbi delle vie urinarie e infezioni vaginali; è stata inoltre impiegata come pianta emmenagoga, antisudorifera, diuretica, come antidoto per i veleni e in decotti contro il raffreddore.

Nell'Europa orientale il macerato freddo di radici di valeriana viene suggerito come calmante negli stati di sovraeccitazione, insonnia, esaurimento nervoso e palpitazioni cardiache.

Nella medicina popolare degli Stati Uniti, la Valeriana trova il suo impiego come tranquillante nell'isteria, nell'ipocondria, nell'insonnia e nelle convulsioni.

Cenni Botanici

La valeriana comune (Valeriana officinalis L.) è un'erba perenne appartenente alla famiglia delle Valerianaceae.

Alta sino a 1,5 metri, presenta foglie opposte profondamente incise, ciascuna portante da 7 a 10 paia di foglioline lanceolate.

I fusti eretti sono scanalati longitudinalmente e cavi, mentre le radici (che rappresentano la parte di interesse medicinale) sono fibrose ed emanano uno sgradevole e penetrante odore.

La pianta è caratterizzata da un particolare fiore ermafrodita ad ombrello (simile all'ortensia), con infiorescenza annuale di colore rosa chiaro e profumata.

La valeriana è originaria dell'Eurasia e naturalizzata in Nord America; predilige ambienti freschi e umidi, crescendo ai margini dei boschi e nei prati ombrosi fino a un'altitudine di 1.400 metri.

Principi Attivi

Il rizoma di valeriana contiene diversi componenti con attività farmacologica dimostrata.

Il principale bioattivo della Valeriana officinalis è l'acido valerenico, che si trova nell'olio essenziale della radice.

I principi attivi della valeriana includono:

  • l'olio essenziale e i suoi sesquiterpenoidi (principalmente acidi valerenici, valeranone, valerenale ed esteri del borneolo), tra cui:
    • acido valerenico
    • acido idrossivalerenico
    • acido acetossivalerenico
    • acetato di bornile
    • isovalerianato di bornile;
  • monoterpeni biciclici appartenenti al gruppo degli iridoidi (valepotriati, che comprendono valtrati, diidrovaltrati e isovaltrati), anche se, essendo composti altamente instabili e termolabili, sono difficilmente presenti nei prodotti;
  • aminoacidi (arginina, acido γ-aminobutirrico GABA, glutammina, tirosina);
  • lignani;
  • flavonoidi, tra cui esperidina, 6-metilapfenina e linarina;
  • acido clorogenico.

Secondo la Farmacopea Europea, il contenuto di acidi sesquiterpenici, espressi sotto forma di acido valerenico, non dev'essere inferiore allo 0,17% calcolato mediante metodo HPLC, con riferimento alla droga essiccata.

Molti dei preparati a base di radice di valeriana disponibili in commercio sono standardizzati in acidi valerenici (acido valerenico, acido idrossivalerenico e acido acetossivalerenico) allo 0,8-1% del prodotto finale.

Meccanismi d'azione

I diversi costituenti chimici presenti nella radice di valeriana sono responsabili dell'attività tranquillizzante, ansiolitica e sedativa sul sistema nervoso centrale.

Per analogia con il meccanismo d'azione di vari farmaci ad attività sedativa e ipnotica, è stato ipotizzato che questi principi attivi - in particolare gli acidi valerenici - agiscano sui recettori del GABA, potenziando l'attività di questo neurotrasmettitore inibitorio che aiuta a regolare gli impulsi nervosi nel cervello e nel sistema nervoso.

Molte delle ricerche si sono quindi concentrate sull'interazione tra i principi attivi della valeriana e i recettori del GABA. Tuttavia, anche altri meccanismi d'azione sono stati ipotizzati:

  • i ricercatori hanno dimostrato che bassi livelli di GABA correlati allo stress acuto e cronico, sono legati all'ansia e al sonno di bassa qualità 1, 2, 3.
  • sono state trovate interazioni fra gli acidi valerenici e la liberazione del GABA; in particolare, l'acido valerenico ha inibito la decomposizione del GABA nel cervello (o ne ha inibito la ricaptazione), con conseguente sensazione di calma e tranquillità 4, 5, 6, 7.
  • La radice di valeriana contiene anche l'antiossidante esperidina, che sembra avere proprietà sedative e che migliorano il sonno 8.
  • L'acido valerenico sembrerebbe stimolare anche i recettori della serotonina come agonista parziale 9.
    Uno studio ha scoperto che il trattamento dei topi con valeriana ha migliorato la loro risposta allo stress fisico e psicologico mantenendo livelli adeguati di setotonina, una sostanza chimica cerebrale coinvolta nella regolazione dell'umore 10.
  • Inoltre, i ricercatori hanno dimostrato che l'acido isovalerico può prevenire contrazioni muscolari improvvise o involontarie in maniera simile all'acido valproico, un farmaco usato per trattare l'epilessia 11, 12.
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Studi ed Efficacia

Gli studi sull'efficacia clinica della valeriana sono abbastanza numerosi, ma a detta degli Esperti non si possono ritenere conclusivi.

Ad esempio, numerosi studi hanno dimostrato l'efficacia della valeriana nel favorire il riposo notturno, sia negli adulti 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, che nei bambini 20, 21, 22.

Tuttavia, i limiti metodologici dei suddetti studi, insieme alla scarsa uniformità dei campioni e delle preparazioni utilizzate, e a qualche risultato discordante, hanno portato certi Autori a concludere che la valeriana non risulta più efficace del placebo contro i disturbi del sonno.

  • Questa metanalisi del 2010 23 conclude che in base agli studi analizzati la valeriana sarebbe efficace per un miglioramento soggettivo dell'insonnia, sebbene la sua efficacia non sia stata dimostrata con misurazioni quantitative od oggettive.
  • Questa metanalisi 24 conclude che in base agli studi analizzati non ci sono differenze statisticamente significative tra le varie piante medicinali analizzate (inclusa la valeriana) e il placebo o il controllo attivo, per nessuna delle 13 misure di efficacia clinica analizzate. Inoltre, solo per la valeriana, è stata rilevata un'incidenza di effetti collaterali superiore rispetto al placebo.
  • Conclusioni di inefficacia erano state tratte anche in una precedente metanalisi del 2003 25.

Altri Potenziali Benefici della Valeriana

  • Contro l'Insonnia da cessazione di benzodiazepine: le benzodiazepine sono farmaci sedativi che possono portare a dipendenza nel tempo.
    In uno studio su persone che avevano sintomi di astinenza correlati alla sospensione delle benzodiazepine dopo un uso a lungo termine, sono stati riportati miglioramenti significativi nella qualità del sonno dopo due settimane di trattamento con valeriana 26
  • Effetto ansiolitico: diverse ricerche suggeriscono che la radice di valeriana può aiutare ad alleviare i sentimenti ansiosi che si verificano in risposta a situazioni stressanti 27, 28, 29, 30 e nel disturbo di ansietà generalizzato 31
  • Effetto antiossessivo: che la renderebbe potenzialmente utile nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi 32, anche se ulteriori ricerche sono assolutamente necessarie.
  • Contro l'impulsività nei bambini: in questo studio 33 controllato su 169 bambini delle scuole elementari, una combinazione di valeriana e melissa ha migliorato la concentrazione, l'iperattività e l'impulsività di oltre il 50% tra i bambini con i sintomi più gravi
  • Contro la dismenorrea: le donne che soffrono di sindrome premestruale (PMS) o mestruazioni dolorose possono beneficiare dell'azione spasmolitica sulla muscolatura uterina della valeriana 34, utile nel trattamento della dismenorrea 35 (dolori mestruali).
    Uno studio ha anche riscontrato un miglioramento dei sintomi fisici, emotivi e comportamentali della sindrome premestruale 36.
  • Contro i sintomi della menopausa: uno studio condotto per otto settimane su donne in menopausa in trattamento con 765 mg di valeriana al giorno, ha riscontrato riduzioni significative della gravità delle vampate di calore e riduzioni modeste della frequenza di queste vampate 37
  • Contro la sindrome delle gambe senza riposo: uno studio di otto settimane condotto su persone affette da sindrome delle gambe senza riposo ha mostrato che l'assunzione di 800 mg di radice di valeriana al giorno ha migliorato i sintomi e ha ridotto la sonnolenza diurna 38
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Modo d'Uso

Gli integratori di valeriana contengono estratti secchi di radice, che normalmente sono caratterizzati da un contenuto di acido valerenico (o acidi valerenici) pari allo 0,8-1%.

La valeriana è comunque disponibile sia in compresse (o pillole), sia in gocce.

Dosi contro l'insonnia

Le dosi di assunzione indicative contro i disturbi del sonno sono pari a:

  • dose singola: da 400 a 900mg al giorno;
  • per insonnia associata a tensione nervosa: 300mg fino a tre volte al giorno;
  • come aiuto per prendere sonno: una dose singola (400-900 mg) da mezz'ora a un'ora prima di coricarsi e, se necessario, una dose singola in precedenza durante la serata;
  • ricorda che dosi superiori non sono sinonimo di maggiore efficacia, e in genere si associano a un maggior rischio di effetti indesiderati; in uno studio 22, ad esempio, l'assunzione di 450 mg o 900 mg di radice di valeriana di notte ha aiutato le persone ad addormentarsi più rapidamente e a migliorare la qualità del sonno. Tuttavia, la dose di 900 mg è stata collegata a problemi di sonnolenza al mattino seguente.

Prendendo spunto dagli studi pubblicati sono possibili anche le seguenti associazioni contro l'insonnia:

  • 120 mg di estratto di valeriana, con 80 mg di estratto di melissa prima di coricarsi per un massimo di 30 giorni;
  • 374-500 mg di estratto di valeriana più 83,8-120 mg di estratto di luppolo prima di coricarsi per 2-4 settimane;
  • 300 mg di estratto di valeriana, 80 mg di estratto di passiflora e 30 mg di estratto di luppolo prima di coricarsi per un massimo di due settimane.

Tisana di Valeriana

Un'alternativa alle capsule è quella di preparare un infuso usando 2-3 grammi di radice di valeriana essiccata e sminuzzata immersa in acqua calda per 10-15 minuti.

Quando Assumere la Valeriana?

  • Contro l'insonnia, la valeriana dovrebbe essere presa da 30 minuti a 2 ore prima di andare a dormire.
  • Se la valeriana viene integrata durante il giorno per altri scopi (ad es. contro ansietà e nervosismo o come spasmolitico), deve essere assunta durante i pasti principali (pranzo, cena ed eventualmente colazione).

Per Quanto Tempo Prendere Valeriana Dispert?

  • La ricerca suggerisce che la valeriana è più efficace dopo un periodo di assunzione di almeno due settimane
  • Si rivolga al medico se non nota miglioramenti o se nota un peggioramento dei sintomi dopo 2 settimane di trattamento continuativo con Valeriana.

Avvertenze

  • Non superare la dose giornaliera raccomandata.
  • Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età.
  • La valeriana e gli altri integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata.
  • Conservare in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce solare e da fonti di calore diretto.
  • Conservare nella confezione originale.
  • Poiché la valeriana può causare sonnolenza, è importante evitarne l'uso se si prevede di guidare, utilizzare macchinari pesanti o svolgere attività lavorative o altre attività che richiedono attenzione.

Controindicazioni

  • Gravidanza e Allattamento al seno: non ci sono sufficienti studi scientifici a disposizione per stabilire la sicurezza dell'assunzione di valeriana durante la gravidanza e l'allattamento al seno. Pertanto, le donne incinte o che allattano dovrebbero usare la valeriana con cautela e sotto controllo medico.
  • Prudenza in caso di contemporanea assunzione di farmaci antidepressivi o ipnotici (per indurre il sonno). Consultare il medico.
  • È importante notare che l'alcol e i farmaci sedativi o anti-ansia non dovrebbero essere assunti con la valeriana perché possono aumentare i loro effetti depressivi.
  • Più in generale, l'assunzione di valeriana in caso di condizioni patologiche o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Effetti Collaterali

  • La valeriana risulta generalmente ben tollerata e non presenta effetti collaterali e controindicazioni di rilievo.
  • La valeriana può tuttavia causare alcuni effetti collaterali come mal di testa, mal di stomaco, annebiamento mentale, eccitabilità, disagio, disturbi cardiaci e persino insonnia in alcune persone.
    Alcune persone si sentono pigre al mattino dopo aver assunto la valeriana, soprattutto a dosi più elevate. Alcune persone sperimentano bocca secca o sogni vividi.
  • Come già ricordato, è meglio non guidare o usare macchinari pericolosi dopo aver preso la valeriana.
  • La sicurezza a lungo termine della valeriana è sconosciuta. Potrebbe causare sintomi da astinenza quando se ne sospende l'uso dopo un impiego a lungo termine.
    Per evitare possibili effetti collaterali quando si interrompe la valeriana dopo un uso a lungo termine, è meglio ridurre la dose lentamente nell'arco di una settimana o due prima di fermarsi completamente.
  • In caso di interventi chirurgici programmati: la valeriana può rallentare l'attività del sistema nervoso centrale. L'anestesia e altri farmaci utilizzati durante l'intervento chirurgico interessano anche il sistema nervoso centrale. Poiché gli effetti combinati tra farmaci e valeriana potrebbero essere dannosi, si consiglia di interrompere l'assunzione di valeriana almeno due settimane prima di un intervento chirurgico programmato. Consultare il medico.

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