Uva Ursina | Funziona? Proprietà, Benefici, Dosi | Fa Male?

In questo articolo parliamo dell'Uva Ursina e dei suoi Benefici nel Trattamento di Cistite e Infezioni Urinarie, analizzandone Meccanismo d'Azione, Efficacia Clinica, Prezzo, Uso, Effetti Collaterali e Controindicazioni

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Che Cos'è

L'uva ursina è un piccolo arbusto sempreverde, che cresce spontaneo nelle zone boschive delle regioni a clima temperato.

Il nome comune e quello scientifico della pianta - Arctostaphylos uva ursi, dal greco arctos, orso, e staphyle, uva - sono un chiaro riferimento a quanto le sue bacche di colore rosso scuro siano gradite agli orsi.

Sono tuttavia le foglie dell'uva ursina a costituire la parte di pianta di interesse fitoterapico. Il loro impiego ha infatti una lunga storia di utilizzo popolare per il benessere delle vie urinarie, sia in America che in Europa.

L'azione disinfettante dell'uva ursina a livello urinario si deve soprattutto al principio attivo arbutina, che viene poi metabolizzato in idrochinone, il vero responsabile dell'azione antisettica della droga.

Fino allo sviluppo dei moderni antibiotici sulfamidici, il principale principio attivo dell'uva ursina, l'arbutina, rientrava tra i comuni presidi medici per il trattamento delle infezioni vescicali e renali.

Con il recente, rinnovato, interesse per le terapie naturali, l'uva ursina è tornata alla ribalta, rientrando nella composizione di numerosi integratori alimentari per il benessere delle vie urinarie.

A Cosa Serve

Sotto indicazione e controllo medico, i prodotti a base di uva ursina possono essere utilizzati per prevenire le infezioni urinarie, dando sollievo a chi soffre dei disturbi cronici ad esse associati, come:

  • bruciori e dolori alla minzione (quando si fa pipì);
  • frequente stimolo a urinare;
  • senso di incompleto svuotamento della vescica;
  • urine scure e maleodoranti;
  • a volte febbre (sintomo che suggerisce una possibile estensione del quadro infettivo; consultare il medico).

In fase preventiva, sempre sotto specifica indicazione medica, l'impiego di uva ursina potrebbe consentire di ridurre l'assunzione di antibiotici, contrastando il potenziale insorgere delle antibiotico-resistenze.

L'ESCOP (Cooperazione Scientifica Europea Sulla Fitoterapia) raccomanda l'uva ursina per le infezioni non complicate delle vie urinarie, come le cistiti, quando il trattamento antibiotico non è considerato essenziale.

L'assunzione di uva ursina in presenza di condizioni patologiche particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata soltanto sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Quando Usare l'Uva Ursina

Sotto controllo medico, l'uva ursina può essere usata:

  • come coadiuvante della terapia antibiotica;
  • come preventivo delle cistiti;
  • come profilassi post-coitale (i rapporti sessuali, a causa dell'alcalinità dello sperma e del trasferimento meccanico di batteri dalla regione perianale, possono favorire le infezioni urinarie nella donna).

Integratori di Uva ursina

Tra gli integratori a base di uva ursina più conosciuti, si ricordano i prodotti:

  • Cisdol, Cistilene e Cystitis rapid, destinati al benessere delle vie urinarie;
  • Depurativo antartico, Kilocal drenante e Slim kombu, ad azione drenante e detossinante.
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Uva ursina nei cosmetici

L'arbutina e soprattutto i suoi derivati trovano spazio nei cosmetici destinati a trattare le iperpigmentazioni cutanee (macchie scure della pelle), grazie alla loro attività inibitrice nei confronti della tirosinasi.

Proprietà, Benefici

L'uva ursina è un piccolo arbusto rampicante sempreverde, con foglie lucide e ovali, particolarmente coriacee, che a inizio autunno si colorano di un rosso acceso.

Rosse sono anche le bacche (frutti) prodotte dalla pianta, mentre i fiori sono piccoli, con petali bianchi orlati di rosa.

Come ricordato, il nome uva ursina è un'allusione al fatto che i suoi frutti sono particolarmente graditi agli orsi. Una leggenda narra di come un eremita, inseguito da un orso famelico, trovò rifugio in una grotta tappezzata di piante di uva ursina, cariche di bacche di cui l'orso fece incetta dimenticandosi della preda.

La pianta è originaria delle regioni temperate dell'emisfero settentrionale.

Composizione e Principi Attivi

La parte di interesse medicinale (la "droga" quindi) è costituita dalle foglie essiccate. In tal senso, i componenti principali dell'Uva ursina sono rappresentati da:

  • glucosidi idrochinonici, principalmente arbutina (in genere presente in percentuale variabile compresa tra 5-18%) e metilarbutina (<4%), insieme a piccole quantità di idrochinone libero;
  • derivati triterpenici (acido ursolico, uvaolo, lupeolo, acido oleanolico, α- e β-amirina),
  • flavonoidi, principalmente glucosidi della quercetina, isoquercitrina ed iperina;
  • tannini dei tipi dell'acido gallico ed ellagico, tannini catechici e gallato di arbutina;
  • acido gallico, galloilarbutina;
  • acidi organici e acidi fenolici (formico, chinico, citrico, malico).

Attività farmacologica

Le foglie di uva ursina hanno la prerogativa di ridurre le infiammazioni dell'apparato genito - urinario, come le cistiti e le uretriti, anche di carattere infettivo.

L'azione dell'Uva ursina è dovuta a una contemporanea azione antiinfiammatoria e antisettica esercitata da tannini, flavonoidi e glucosidi idrochinonici (in particolare l'arbutina, a cui è attribuita l'azione antisettica).

Arbutina e Idrochinone

L'arbutina e la metilarbutina contenute nelle foglie di uva ursina subiscono un processo di idrolisi da parte della flora intestinale, da cui origina un'altra sostanza, l'idrochinone (HQ) da cui dipende gran parte dell'azione antibatterica dell'estratto.

La scissione dell'arbutina in idrochinone è favorita da un ambiente basico, per cui si è soliti attribuire all'uva ursina una maggiore azione antisettica in presenza di urine basiche. D'altra parte, uno studio condotto su alcuni volontari ha mostrato che un processo di alcalinizzazione delle urine non ha portato alcun incremento particolare nell'attività antisettica svolta dall'idrochinone.

Dopo il suo assorbimento intestinale, l'idrochinone viene coniugato a livello epatico come glucuronide e solfato, per essere poi escreto dai reni nell'urina, dove svolge la sua azione antisettica. Si è infatti visto come i batteri responsabili delle infezioni urinarie (principalmente Escherichia coli) siano in grado di idrolizzare i derivati coniugati dell'idrochinone liberando idrochinone libero.

La liberazione di idrochinone è inoltre favorita dall'alcalinità dell'urina, che può essere ottenuta con diete a base di verdure o con ingestione di agenti alcalinizzanti, quali il bicarbonato di sodio.

L'idrochinone possiede una buona attività antimicrobica nei confronti di numerosi patogeni, inclusi quelli frequentemente responsabili delle infezioni del tratto urogenitale, quali l'Escherichia coli, lo Staphylococcus aureus, ceppi di Streptococcus, la Klebsiella pneumonie, l'Enterobacter, la Pseudomonas aeruginosa, il Proteus mirabilis e vulgaris, e la Candida albicans.

Altri principi attivi e attività

L'acido ursolico, l'iperina e l'isoquercitina impartiscono alla droga un'attività antinfiammatoria e diuretica, mentre l'acido gallico impedirebbe la degradazione dell'arbutina nel tratto gastrointestinale. Quest'attività antinfiammatoria dell'Uva ursina risulta senz'altro utile nelle condizioni di flogosi della mucosa vescicale ed urinaria.

Anche nella medicina popolare l'Uva ursina è utilizzata per l'azione astringente dell'acido tannico e per l'azione antisettica sulle vie urinarie dell'arbutina e della metilarbutina, trovando indicazione nel trattamento di diverse affezioni infiammatorie delle vie urinarie.

Uso nei Cosmetici

L'estratto di Uva ursina contiene un fitocomplesso composto da tannini, triterpeni, flavonoidi ed acidi organici. Si presenta sotto forma di polvere di colore scuro. Come abbiamo visto, i suoi componenti più importanti sono i glucosidi idrochinonici arbutina e metilarbutina.

L'arbutina è responsabile dell'attività di inibizione nei confronti dell'enzima tirosinasi, quindi della diminuzione della sintesi di melanina.

L'estratto di Uva ursina viene principalmente utilizzato in creme, lozioni e prodotti per il make-up ad azione schiarente sulle macchie cutanee. In virtù delle sue proprietà astringenti, è impiegato anche in preparati per il trattamento di pelli impure e seborroiche e nella formulazione di prodotti deodoranti. E' un ingrediente sicuro.

Funziona?

La ricerca moderna a sostegno dell'uso dell'uva ursina per il trattamento delle infezioni del tratto urinario è limitata, sebbene diversi composti presenti nella pianta abbiano mostrato potenti capacità antimicrobiche negli studi in vitro 1.

L'arbutina è il principale composto accreditato del potenziale di guarigione delle infezioni urinarie, grazie al suo effetto antibatterico sull'Escherichia Coli, che rappresenta una delle cause più comuni di infezioni delle vie urinarie 2.

  • Uno studio più vecchio su 57 donne ha scoperto che l'uso supplementare di uva ursina con radice di tarassaco ha ridotto significativamente il tasso di recidive di infezioni urinarie rispetto a un placebo 3.
  • Tuttavia, uno studio più recente su oltre 300 donne non ha osservato alcuna differenza tra l'assunzione di uva ursina e un placebo, quando sono stati utilizzati come trattamento per le infezioni del tratto urinario attive (acuta) 4.

La monografia dell'EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) segnala l'impiego dell'uva ursina come medicinale tradizionale a base di erbe usato per il trattamento dei sintomi associati a lievi recidive di infezioni del tratto urinario inferiore (come sensazione di bruciore durante la minzione e/o minzione frequente), nelle donne, dopo che gravi condizioni sono state escluse da un medico 5.

Modo d'uso

L'uva ursina è oggi disponibile come estratto secco in numerosi integratori, con un dosaggio medio consigliato di 400/800 mg/die espressi come arbutina. Frequente è l'associazione di uva ursina con alcalinizzanti urinari, mirtillo rosso americano e mannosio.

Le preparazioni tradizionali a base di uva ursina comprendono l'infuso al 5% e/o il decotto preparato con 2 cucchiaini da the con aggiunta di una punta di coltello di sodio bicarbonato.

Avvertenze

  • L'uva ursina non è raccomandata per un uso a lungo termine; secondo alcuni Autori, la pianta non dovrebbe essere utilizzata per più di 2 settimane consecutive, e non più di 5 volte l'anno; questo vale soprattutto per le preparazioni estemporanee, e dipende da una potenziale tossicità dell'idrochinone a livello epatico, soprattutto ad alte dosi.
  • L'uso di composti acidificanti delle urine può ridurre l'attività antibatterica dell'Uva ursina; al contrario, l'uso di alcalinizzanti può aumentare l'attività antisettica del preparato.
  • Non utilizzare l'uva ursina con acidificanti urinari e con alimenti acidificanti (bevande gassate, caffè, diete ricche di carne), in quanto si potrebbe verificare una diminuzione dell'efficacia antimicrobica.
  • Per il suo contenuto in tannini, l'uva ursina dovrebbe essere utilizzata con cautela nei soggetti con disturbi gastrici che fanno uso frequente di antinfiammatori non steroidei.
  • Durante il trattamento, è consigliabile assumere almeno 1,5-2 litri d'acqua distribuiti nel corso della giornata.
  • Non superare la dose giornaliera consigliata.
L'assunzione di prodotti a base di uva ursina in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Controindicazioni

  • L'Uva ursina è controindicata in gravidanza, nei bambini al di sotto di 12 anni e nei soggetti con nefropatia.
  • Non sono note altre controindicazioni all'uso di Uva ursina.

Effetti Collaterali

  • L'Uva ursina risulta essere ben tollerata e priva di rilevanti effetti collaterali alle dosi terapeutiche
  • Dosi di Uva ursina superiori a quelle normalmente impiegate in terapia provocano disturbi gastrointestinali, con irritazione della mucosa del tubo digerente, nausea e vomito; tali effetti sarebbero indotti dai tannini contenuti nella droga in quantità molto alte.
  • Dopo somministrazione orale ad alte dosi, l'Uva ursina può provocare nausea, vomito, stitichezza, dolori gastrointestinali e una colorazione verde-bruna delle urine.

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