Proteine a Scambio Ionico | Caratteristiche, Proprietà, Vantaggi
Lo scambio ionico permette di ottenere integratori di proteine ad altissimo tenore proteico (92-94%), molto solubili e con pochissimi grassi e lattosio. Tuttavia denatura ed annulla l'attività biologica di lattoferrina, immunoglobuline e altri peptidi
Le proteine a scambio ionico costituiscono la tipologia di proteine del siero del latte a maggior tenore proteico.
Il processo di isolamento dal siero viene effettuato attraverso l'aggiunta di specifiche sostanze chimiche, come l'idrossido di sodio o l'acido cloridrico, in presenza di una resina ionizzata.
In questo modo le proteine del siero del latte vengono isolate in base alla loro carica netta, riducendo drasticamente la presenza nel prodotto finale di componenti indesiderate come il lattosio o i lipidi.
Proteine a scambio ionico: vantaggi
Le proteine del siero del latte a scambio ionico rappresentano le proteine a maggiore titolazione proteica reperibili sul mercato.
Il contenuto di proteine in questi integratori infatti può agevolmente raggiungere e superare il 90%.
Le proteine a scambio ionico si contraddistinguono anche per:
- La bassissima quota di lattosio, compatibile anche in caso di intolleranza a questo zucchero del latte;
- Il bassissimo tenore lipidico, inferiore all'1%;
- L'assenza di colesterolo;
- L'elevato grado di purezza del prodotto finito;
- La rapidissima cinetica di assorbimento;
- Il costo inferiore rispetto alle proteine micro- ed ultra-microfiltrate.
Proteine a scambio ionico: svantaggi
Nonostante l'elevatissimo tenore proteico, che costituisce uno dei parametri più valutati nella scelta di un integratore di questo tipo, le proteine del siero del latte a scambio ionico presentano alcuni svantaggi, per lo più legati alla metodica di isolamento.
La denaturazione proteica indotta dagli agenti chimici, infatti, comporta una perdita delle strutture tridimensionali, quindi delle funzionalità biologiche, delle proteine del siero del latte. Di conseguenza l'integratore viene ridotto ad una "semplice" fonte di aminoacidi.
Le proteine a scambio ionico risultano inoltre prive di minerali come il calcio e presentano frazioni proteiche decisamente diverse rispetto a quelle presenti nelle proteine micro ed ultramicrofiltrate.
In conclusione, se da un lato il processo di scambio ionico aumenta il grado di purezza ed il tenore proteico delle proteine del siero del latte, dall'altro ne altera sensibilmente la composizione biologica privandole di attività importanti come quella immunostimolante.