Boldo | Proprietà, Usi, Benefici | Effetti Collaterali
In questo articolo analizziamo le Proprietà e i Benefici del Boldo, valutandone l'Efficacia erboristica tradizionale e quella clinica relativa all'azione protettiva per il Fegato. Possibili Effetti Collaterali, Controindicazioni e Modo d'Uso
Che Cos'è
Il Boldo (Peumus boldus L.) è un alberello dioico sempreverde appartenente alla famiglia delle Monimiaceae.
Originario dell'America del Sud, dove cresce in modo spontaneo, il boldo viene coltivato in zone calde e temperate.
I suoi frutti commestibili, dolci e dal sapore deciso, hanno un alto tenore di zuccheri. Sono tuttavia le foglie la parte più utilizzata della pianta, con le quali si ottiene un tè utile soprattutto per favorire la digestione e la funzionalità del fegato.
Il boldo, infatti, agisce principalmente sul sistema digestivo, stimolando la secrezione salivare, gastrica ed epatica; ha anche un modesto effetto lassativo e una blanda azione diuretica 1.
In Brasile, Argentina, Cile, Uruguay e Paraguay, il boldo viene mescolato con yerba mate o altri tè per migliorarne il sapore.
A Cosa Serve
Il Boldo viene usato in fitoterapia ad uso interno per le sue proprietà:
- coleretiche e colagoghe: promuove la secrezione e l'efflusso della bile, con conseguente effetto benefico nei ristagni del flusso biliare;
- diuretiche: favorisce l'eliminazione dei fluidi in eccesso attraverso la stimolazione della diuresi;
- sedative e ipnotiche: facilita il rilassamento e il sonno.
Il boldo trova quindi impiego per uso interno nel trattamento:
- della dispepsia (difficoltà digestive),
- degli affaticamenti epatici (ad es. in presenza di fegato grasso),
- dell'ipercolesterolemia (colesterolo alto),
- della stipsi (stitichezza)
- della cistite.
Il Boldo è ufficialmente elencato nella farmacopea brasiliana come colagogo e coleretico, utile per il trattamento della dispepsia lieve.
La monografia dell'EMA (European Medicine Agency)1 segnala gli utilizzi tradizionali del boldo contro lievi disturbi dispeptici e lievi disturbi spasmodici del tratto gastrointestinale.
Estratti di boldo sono presenti in numerosi integratori (es. Resolutivo regium) e nel farmaco da banco Amaro Medicinale Giuliani.
Droga e Principi Attivi
Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono le foglie.
I principi attivi caratterizzanti sono: composti monoterpenici (limonene, beta-pinene, p-cimene, ascaridiolo, 1,8 cineolo), flavonoidi (ramnetina, isoramnetina, chemferolo) ed alcaloidi porfirinici (boldina).
La boldina è il principio attivo di maggiore rilevanza contenuto nella droga Boldo.
Studi, Proprietà, Benefici
Studi in vitro e su animali suggeriscono che gli estratti di foglie di boldo e il loro principale costituente, la boldina, possiedono effetti antiossidanti, antinfiammatori e antimicrobici, nonché potenziali applicazioni contro disturbi gastrointestinali ed epatopatie 1.
Tuttavia, mancano studi clinici per supportare qualsiasi applicazione terapeutica.
L'unico studio clinico pubblicato è stato condotto su 12 volontari sani trattati per quattro giorni con 2,5 g/die di estratto secco di boldo (etanolo 60% V/V); è stato dimostrato un prolungamento del tempo di transito del cibo nel tratto digerente rispetto al placebo 1.
Modo d'uso
Nella moderna fitoterapia, il Boldo viene utilizzato sottoforma di estratti secchi titolati, infusi, polveri, estratti fluidi, oli essenziali e tinture madri.
Non esistono studi clinici di qualità per supportare il dosaggio terapeutico degli estratti di foglie di boldo, ma le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a:
- 2 grammi di foglie di Boldo per tazza d'acqua (infuso),
- 100 mg di polvere per capsula (droga polverizzata),
- 10-20 gocce 2-3 volte al giorno (estratto fluido),
- 30 gocce di Boldo tintura madre tre volte al giorno.
Tipico della medicina popolare, l'impiego del Boldo nelle tisane trova spazio come digestivo e stimolante della produzione biliare, specifico per l'apparato digerente. Il modo più sicuro e corretto di assumere la droga Boldo è comunque rappresentato dagli estratti titolati e standardizzati in principi attivi, mentre andrebbe abbandonato l'uso del dell'olio essenziale e del macerato freddo.
L'olio essenziale possiede effetti antimicrobici e antielmintici vista la presenza dell'ascaridolo, ma non viene più utilizzato perché il principio attivo contenuto è neurotossico. Il macerato freddo consente una buona estrazione dei principi attivi, ma si tratta di una preparazione estemporanea e non titolata. Infatti, le preparazioni erboristiche tradizionali come tisane, infusi, succhi e decotti, non permettono di stabilire con esattezza la quantità di principi attivi somministrata al paziente, il che aumenta il rischio di insuccesso terapeutico.
Avvertenze
- Non superare la dose consigliata.
- Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
- Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita
Controindicazioni
- L'impiego del Boldo è controindicato in gravidanza e in allattamento, nel corso di epatopatie acute e in caso di calcoli od ostruzioni delle vie biliari.
- Più in generale, l'assunzione di integratori in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del Paziente, saprà dare i migliori consigli
Effetti Collaterali
- Il Boldo può produrre effetti collaterali come vomito, diarrea e reazioni di ipersensibilità ad uno o più componenti della droga.
- Il Boldo rimane comunque una droga largamente impiegata in fitoterapia e considerata sicura alle normali dosi terapeutiche.
Prezzo e Offerte
Prezzo Boldo - Scopri le Migliori Offerte Online Selezionate per Te