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-->Papavero è un nome generico che designa un intero genere (Papaver) di piante erbacee, appartenenti alla famiglia delle Papaveraceae.
La specie più nota in medicina è il papavero da oppio (Papaver somniferum L.); dalle sue capsule seminifere immature si ottiene infatti una sostanza lattiginosa che rappresenta la materia prima di farmaci e stupefacenti, come la codeina (antitussivo), l'idrocodone e la morfina (antidolorifici), e l'eroina (stupefacente).
In erboristeria, si preferisce invece usare il papavero comune o rosolaccio (Papaver rhoseas L.). L'impiego dei petali di questa pianta nelle tisane trova spazio per le sue proprietà sedative, bechiche e diaforetiche.
Anche la specie Papaver rhoseas è una fonte di oppio; tuttavia, occorre considerare che i semi e il loro olio, così come i petali, ne sono pressoché privi.
Può tuttavia accadere che i semi di papavero siano contaminati dal lattice (ricco di oppioidi) quando le piante subiscono l'attacco di parassiti oppure in fase di raccolta; per questo motivo, i semi di papavero destinati all'alimentazione umana vengono puliti da questi contaminanti durante la lavorazione 1.
Il papavero (Papaver rhoseas) viene usato in medicina popolare a uso interno per le sue proprietà:
Il Papaver rhoseas trova quindi impiego per uso interno nel trattamento di 2, 3:
Per uso esterno, alla pianta vengono attribuite proprietà sedative e lenitive, utili nel trattamento di dermatiti e irritazioni cutanee di varia natura.
Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono i petali.
I principi attivi contenuti nei petali del Papaver rhoseas sono: alcaloidi di cui 0,7% alcaloidi isochinolici: 50% in roeadina, protopina, coptisina, sanguinarina, cheleritrina, glicosidi antocianici (mecocianina, cianina), mucillagini.
Nei semi si trova un olio grasso in prevalenza composto da acido linolenico sia in forma libera che combinata ed acido oleico, palmitico, stearico.
Per maggiori informazioni, leggi il nostro articolo sui semi di papavero »
Il papavero è da sempre conosciuto in medicina popolare come rimedio blandamente sedativo e antitussivo.
La Commissione E tedesca, sottolineandone la sicurezza d'uso, lo consiglia per conciliare il sonno, nei bambini, negli anziani e comunque nelle persone defedate.
Queste proprietà e le indicazioni terapeutiche illustrate nel capitolo precedente si basano soprattutto sul consolidato uso tradizionale del papavero nella medicina popolare.
Per contro, i risultati provenienti da studi di laboratorio (in vitro) e su modelli animali sono limitati ma sembrano sostenere le proprietà antidepressive, antibatteriche e analgesiche del papavero 4, 5, 6.
Nella moderna fitoterapia il Papaver rhoseas viene utilizzato sottoforma di infuso, estratto fluido e tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a:
In passato era molto utilizzato lo sciroppo di papavero per bambini, sia come sedativo che come espettorante (per favorire l'espulsione del catarro accumulatosi nelle vie respiratorie).