Simvastatina | Efficacia, Effetti Collaterali | Alternative Naturali

In questo articolo parliamo della Simvastatina, spiegandone Meccanismo d'Azione, Efficacia contro il Colesterolo Alto, Usi ed Effetti Collaterali. Elenco delle Alternative Naturali alla Simvastatina, Proprietà ed Efficacia

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Che Cos'è

La simvastatina è un farmaco di sintesi, usato in aggiunta alla dieta per ridurre la produzione di colesterolo e le complicanze del colesterolo alto.

Elevate concentrazioni di colesterolo "cattivo" (LDL) possono infatti causare danni alle arterie, portando potenzialmente a complicazioni cardiache e ictus.

La simvastatina appartiene al gruppo delle statine e tra tutte è stata la prima ad essere approvata dalla FDA. Attualmente, esistono molte statine più efficaci e con profili di effetti avversi più favorevoli 1.

Se il medico lo ritiene opportuno, prima di iniziare la terapia con simvastatina o altre statine, è possibile tentare un "approccio naturale" attraverso specifici integratori alimentari, come ad esempio il riso rosso fermentato, i policosanoli, il gamma-orizanolo e molti altri che illustreremo nella parte finale dell'articolo.

Per Cosa si Usa

La simvastatina è un farmaco soggetto a prescrizione, il che significa che può essere acquistata solo dietro presentazione di regolare ricetta medica.

L'uso del farmaco aiuta ad:

  • abbassare il colesterolo cattivo (lipoproteine a bassa densità o LDL) e i trigliceridi nel corpo;
  • aumentare il colesterolo buono (lipoproteine ad alta densità o HDL);
  • rallentare lo sviluppo di malattie cardiache e ridurre il rischio di ictus.

Il medico potrebbe prescrivere una terapia a base di simvastatina per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari avversi nei casi di:

  • Ipercolesterolemia familiare omozigote/eterozigote;
  • Ipercolesterolemia eterozigote non familiare;
  • Ipertrigliceridemia;
  • Disbetalipoproteinemia;
  • Malattia coronarica.

Come Funziona

L'obiettivo della simvastatina è ridurre la sintesi di colesterolo da parte del fegato.

Tale sintesi coinvolge l'enzima 3-idrossi-3-metilglutaril-CoA (HMG-CoA) reduttasi.

La simvastatinae le statine in genere agiscono come inibitori della HMG-CoA reduttasi, portando di conseguenza a una diminuzione delle concentrazioni di colesterolo nel sangue.

Oltre a tale effetto, le statine contribuiscono a ridurre l'aggregazione piastrinica e l'infiammazione nel sito della placca aterosclerotica; inoltre, migliorano la funzione endoteliale.

Grazie a tali proprietà, le statine contribuiscono non solo a ridurre le concentrazioni di colesterolo nel sangue, ma anche a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, portando a una riduzione della mortalità 2.

Effetti Collaterali

Gli effetti collaterali comuni della simvastatina includono mal di testa, mialgia (dolore muscolare), dolore addominale, stitichezza e infezioni delle vie respiratorie superiori.

Altri effetti avversi rari, ma più gravi, includono effetti cardiovascolari come fibrillazione atriale, anomalie epatiche, inclusa epatite colestatica, aumento delle transaminasi superiore a 3 volte, ittero e potenziale insufficienza epatica.

Gli effetti avversi muscoloscheletrici includono un aumento maggiore di tre volte dei livelli di creatinfosfochinasi (CPK), rabdomiolisi e sindrome compartimentale nella parte inferiore delle gambe 3, 4.

Il rischio di tali effetti avversi aumenta quando la simvastatina viene assunta con altri farmaci per il colesterolo (es. gemfibrozil, fenofibrato, niacina, lomitapide) o per la pressione arteriosa (es. amlodipina, diltiazem, verapamil).

L'incidenza e la gravità degli effetti avversi aumentano significativamente quando la simvastatina viene assunta con inibitori del CYP3A4, come il succo di pompelmo o altri farmaci, ad es. alcuni farmaci usati per trattare infezioni di varia natura (ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina, ciclosporina, darunavir).

Controindicazioni

Le principali controindicazioni alla farmacoterapia con simvastatina includono:

  • malattie del fegato in fase attiva, compresi i soggetti con enzimi epatici elevati;
  • donne che potrebbero iniziare una gravidanza o che stanno allattando.

Alternative Naturali

Per abbassare il colesterolo LDL e ridurre il rischio cardiovascolare, la dieta e lo stile di vita hanno un ruolo cruciale.

Quando questi interventi non bastano, è possibile valutare insieme al proprio medico l'opportunità di aggiungere (non sostituire!) integratori specifici o eventualmente farmaci come la simvastatina.

Per quanto riguarda i consigli sulla dieta e lo stile di vita, rimandiamo il lettore ai nostri articoli di approfondimento:

Di seguito pubblichiamo invece una breve panoramica sugli integratori e sulle altre alternative naturali alla simvastatina.

Riso Rosso Fermentato

Il riso rosso fermentato dal Monascus purpureus contiene alcune sostanze (dette monacoline), tra cui la monacolina K, capaci di abbassare le concentrazioni di colesterolo nel sangue.

La monacolina K può essere considerata una “statina naturale”. Ha infatti la stessa struttura chimica della lovastatina, che rappresenta il precursore della simvastatina.

Il riso rosso fermentato abbassa il colesterolo cattivo (LDL) e i trigliceridi, mentre aumenta il colesterolo buono (HDL) nel sangue. Tali benefici sono stati dimostrati in più studi su un totale d quasi 8.000 partecipanti 25.

  • Uno studio su 25 persone ha dimostrato che il riso rosso fermentato riduce il colesterolo totale di una media del 15% e il colesterolo LDL "cattivo" del 21% in circa due mesi di trattamento 5.
  • Allo stesso modo, uno studio di otto settimane su 79 persone ha riferito che l'assunzione di 600 mg di riso rosso fermentato due volte al giorno ha ridotto significativamente i livelli di colesterolo LDL "cattivi", rispetto a un gruppo di controllo 5.
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Steroli Vegetali

Le piante non contengono colesterolo ma molecole strutturalmente simili chiamate steroli vegetali o fitosteroli.

A livello intestinale, i fitosteroli competono con l'assorbimento del colesterolo (sia quello di origine alimentare, sia quello di derivazione biliare), riducendone di riflesso i livelli plasmatici.

Il consumo di prodotti contenenti fitosteroli riduce in maniera significativa le concentrazioni di colesterolo totale e della frazione legata alle LDL di circa 8-12 mg/dl.

L'EFSA (European Food Safety Authority) ha stabilito che la riduzione della colesterolemia è compresa:

  • tra il 7% e il 10% con un'assunzione di 1,5-2,4 g/die di steroli vegetali,
  • tra il 10% e il 12,5% per un apporto di 2,5-3 g/die.
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Beta-Glucani

I beta-glucani derivati dai cereali agiscono principalmente come fibre alimentari, riducendo l'assorbimento intestinale del colesterolo alimentare e biliare, che viene quindi espulso con le feci.

Disponibili anche come integratori, i beta-glucani abbondano soprattutto nell'orzo (che ne contiene da 2 a 20g/100g di peso a secco, di cui il 65% idrosolubili) e nell'avena (fino a 8g/100g di peso a secco, di cui l'82% idrosolubili) 6, 7.

Una meta-analisi ha dimostrato che l'assunzione di almeno 3 grammi di beta-glucano al giorno, da parte di persone con ipercolesterolemia, riduce il colesterolo totale di 10mg/dl e il colesterolo cattivo "LDL" di 8 mg/dl 8. Non si sono invece osservati effetti significativi sul colesterolo HDL, i trigliceridi e la glicemia.

In un'altra revisione, gli Autori osservano che l'assunzione di β-glucano dell'avena a dosi giornaliere di almeno 3 grammi è associata a riduzioni dei livelli di colesterolo totale e LDL rispettivamente del 5% e del 7% 9.

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Berberina

La berberina è una sostanza naturale, un alcaloide in grado di aumentare l'espressione dei recettori per le LDL, favorendo il metabolismo epatico del lipide e la conseguente riduzione nel sangue.

L'integrazione di berberina riduce i livelli di trigliceridi e la pressione sanguigna, nonché il colesterolo totale e LDL (cattivo), contribuendo a ridurre il rischio di malattie cardiache 10, 11, 12, 13.

Ad esempio, in uno studio su 32 pazienti con colesterolo alto, l'integrazione di berberina per 3 mesi ha ridotto notevolmente il colesterolo totale, i trigliceridi e il colesterolo LDL 13.

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Gamma-orizanolo

Il gamma orizanolo è costituito da una miscela di esteri dell'acido ferulico e dell'acido caffeico con fitosteroli 14, 15. Oltre che nel riso (e nel relativo olio), si trova anche nel grano, nel mais, nella segale, nel triticale e nell'orzo, ma a livelli molto più bassi 166.

Una revisione di 11 studi randomizzati e controllati su 344 persone ha collegato l'assunzione di olio di crusca di riso a livelli di colesterolo LDL (cattivo) significativamente inferiori, in media di 6,91 mg/dl 17. Otto degli studi inclusi nella revisione hanno coinvolto persone con iperlipidemia, mentre i restanti hanno monitorato persone senza questa condizione.

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Fibre Alimentari

La fibra, soprattutto quella solubile, è un ottimo alleato per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

La fibra solubile si trova in alimenti come farina d'avena, fagioli, cavoletti di Bruxelles, mele e pere, ma può anche essere assunta tramite specifici integratori.

Fibra di Avena

Una revisione sistematica, analizzando 28 studi clinici controllati e randomizzati, ha concluso che il consumo di una dose giornaliera di beta glucani da avena maggiore o uguale a 3 grammi riduce i valori di 18:

  • Colesterolo Totale (TC): riduzione media -12 mg/dl; (95% CI da -9 a -14 mg/dl),
  • Colesterolo LDL (LDL-C): riduzione media -10 mg/dl; (95% CI da -8 a -12 mg/dl).

Tre grammi di beta glucani sono contenuti indicativamente in 75 grammi di fiocchi d'avena o in 20-40 grammi di crusca d'avena.

Psillio

Una meta-analisi relativa all'uso di psillio in 1030 persone con colesterolo alto ha osservato una riduzione media 19:

oltre a una riduzione lieve e clinicamente insignificante del colesterolo buono HDL.

Il calo dei valori di colesterolo prodotto dallo psillio risulterebbe sia dose dipendente (con riduzioni maggiori assumendo dosi più significative, fino a un massimo di 20g/die) sia tempo dipendente (con periodi di integrazione prolungati che si associano a diminuzioni più consistenti).

Konjac e Glucomannano

Il glucomannano è un polisaccaride naturale che si estrae dal tubero di una pianta asiatica perenne, la Amorphophallus konjac Kock..

Il glucomannano si caratterizza per la capacità di legare a sé moltissima acqua, trasformandosi in una massa gelatinosa che può raggiungere volumi anche 100 o più volte superiori rispetto alla polvere di partenza.

Una revisione ha rilevato che il konjac è in grado di abbassare il colesterolo LDL del 10% a dosi di circa 3 grammi di glucomannano al giorno 20.

Policosanoli

I policosanoli possono ridurre i livelli di colesterolo agendo a livello epatico, aumentando il metabolismo delle LDL e riducendo la sintesi di colesterolo.

Secondo una metanalisi, i policosanoli da zucchero di canna possono 21:

  • abbassare il colesterolo totale di 0,30-0,87 mmol/l (12-34 mg/dl).
  • abbassare il colesterolo LDL di 0,40-1,02 mmol/l (15-39 mg/dl).
  • aumentare il colesterolo HDL.
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Probiotici

Alcuni probiotici, in particolare i lattobacilli, possono aiutare a ridurre il colesterolo.

Ad esempio, una revisione di 15 studi ha rilevato che, in media, i probiotici Lactobacillus hanno ridotto significativamente sia il colesterolo totale che i livelli di colesterolo LDL "cattivo" 22.

La revisione ha anche scoperto che i probiotici Lactobacillus plantarum e Lactobacillus reuteri erano particolarmente efficaci nel ridurre i livelli di colesterolo.

Una meta-analisi più ampia, che ha combinato i risultati di 32 studi, ha confermato un significativo effetto benefico dei probiotici nella riduzione del colesterolo 23. In questo studio, L. plantarum, VSL#3, L. acidophilus e B. lactis sono risultati particolarmente efficaci.

Aglio

Diversi studi hanno evidenziato come, nei soggetti con ipercolesterolemia, gli integratori di aglio possano ridurre il colesterolo totale e/o LDL di circa il 10-15% 24, 25, 26.

Osservando specificamente il colesterolo LDL (il "cattivo") e il colesterolo HDL (il "buono"), l'aglio sembra abbassare il colesterolo LDL nell'intervallo del 10-20% (9 ± 6 mg/dl), mentre i benefici sull'aumento dell'HDL sembrerebbero più limitati, nell'intervallo del 10-15% quando si osservano studi individuali e di 1,49 mg/dl come valutato da meta-analisi 27, 28, 29, 30, 31, 32.

Se l'aglio possieda o meno effetti ipolipemizzanti duraturi rimane discutibile 33, 34.

Semi di Lino

Quattro piccoli trial clinici 35, 36, 37, 387 hanno osservato come l'aggiunta di 30-50 grammi di semi di lino al giorno, in una dieta equilibrata, produca una modesta riduzione (dall'8 al 14%) del colesterolo cattivo LDL, mentre altri trial clinici non hanno osservato riduzioni significative dei livelli di colesterolo LDL quando dai 30 ai 40 grammi di semi di lino venivano aggiunti alla dieta 39, 40, 41, 42.

Zenzero

In uno studio di 45 giorni su 85 soggetti con colesterolo alto, 3 grammi di polvere di zenzero al giorno (divisa in 3 dosi, per 45 giorni) hanno causato riduzioni significative dei trigliceridi e del colesterolo totale e "cattivo" (LDL) 43.

In uno studio su 60 persone con iperlipidemia, i 30 soggetti che hanno ricevuto 5 grammi di pasta di zenzero in polvere ogni giorno per 3 mesi hanno ottenuto riduzioni del colesterolo LDL (cattivo) del 17,4% e del colesterolo totale dell'8,9% (entrambe significativamente superiori rispetto al placebo) 44.

Si è osservata anche una riduzione del peso corporeo di poco superiore al 2%.

Coenzima Q10

Il coenzima Q10 è un potente antiossidante.

Come tale, previene l'ossidazione del colesterolo cattivo LDL (che rappresenta un evento cruciale nella formazione delle placche aterosclerotiche e nelle complicanze ad esse associate) 45, 46, 47, 48.

Aiuta inoltre a migliorare il flusso sanguigno al cuore e come tale può essere utile nei pazienti con coronaropatie, insufficienza cardiaca, angina o post-infartuati 49, 50, 51, 52.

L'assunzione di simvastatina, di altre statine o di riso rosso fermentato può ridurre i livelli di coenzima Q10.

La ricerca ha anche dimostrato che l'integrazione con Coenzima Q10 può ridurre il dolore muscolare nei pazienti che assumono simvastatina o altre statine 53.

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