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-->Il pepe nero è il frutto essiccato della pianta Piper nigrum, utilizzato da tempi immemori come spezia per conservare e insaporire gli alimenti.
Oggi, il pepe nero è anche un integratore molto popolare, grazie soprattutto al suo contenuto in piperina.
La piperina è l'alcaloide caratteristico del pepe nero. Dobbiamo soprattutto alla sua presenza sia il caratteristico sapore piccante di questa spezia che le sue virtù salutistiche.
Estratti di pepe nero titolati in piperina sono un ingrediente molto comune negli integratori dimagranti, oltre a essere spesso associati a curcuma e curcumina per migliorarne la biodisponibilità.
L'uso di estratti di pepe nero titolati in piperina viene pubblicizzato per la loro (presunta) capacità di:
Il principio attivo caratteristico del pepe nero è la piperina; tuttavia, questa spezia contiene molte altre molecole farmacologicamente attive, come pellitorina, guineensina e piperonali.
Il Pepe nero (Piper Nigrum L.) non è soltanto una spezia comune, ma anche un rimedio popolare per combattere disturbi gastrointestinali, diarrea, pigrezza digestiva, mal di denti e altre affezioni del cavo orale.
Il pepe nero può favorire la corretta funzionalità di stomaco, pancreas e intestino.
In particolare, secondo gli studi condotti su topi e ratti, il consumo di pepe nero può stimolare il rilascio degli enzimi di pancreas e intestino che aiutano a digerire grassi e carboidrati 1; inoltre, la piperina sembra in grado di rallentare sia lo svuotamento gastrico che il transito intestinale a dosi pari a 1 - 1,3 mg per kg di peso corporeo 2; a dosi più elevate indurrebbe invece la secrezione acida gastrica, probabilmente attraverso l'agonismo dei recettori H2 dell'istamina gastrica 3.
A causa dei suoi effetti positivi sulla funzionalità dello stomaco, il pepe nero può essere utile per chi soffre di cattiva digestione, ma anche di diarrea.
Studi su animali dimostrano infatti che il pepe nero può prevenire la diarrea inibendo gli spasmi muscolari nel tratto digestivo e rallentando la digestione degli alimenti 2, 4.
Inoltre, studi condotti su cellule intestinali di origine animale hanno rilevato che la piperina in dosi di 10 mg per kg di peso corporeo produceva un'azione antidiarroica paragonabile al farmaco di riferimento (loperamide) 5.
Il pepe nero e la piperina possono migliorare l'assorbimento e la funzione di alcuni nutrienti e composti benefici.
Diversi meccanismi d'azione sono stati proposti per spiegare tale attività, ma quello più importante sembra associarsi alla potente azione inibitrice della piperina sulle glucuronidazioni epatiche e intestinali 6.
Le glucuronidazioni sono delle reazioni chimiche di esterificazione dei gruppi ossidrilici con acido glucoronico, che avvengono nell'organismo allo scopo di rendere le molecole maggiormente solubili in acqua permettendone l'eliminazione (generalmente urinaria).
Inibendo tali reazioni, la piperina aumenta la biodisponibilità orale di varie sostanze, come ad esempio la curcumina e le catechine del tè verde.
È stato ad esempio dimostrato come 20 mg di piperina somministrati in concomitanza con 2 g di curcumina siano in grado di aumentare la biodisponibilità della curcumina stessa di circa 20 volte nell'uomo (+2.000%) 7.
Le ricerche mostrano anche come la piperina possa aumentare l'assorbimento del beta-carotene: uno studio ha dimostrato come dopo 14 giorni di integrazione di beta-carotene (15mg/die) il gruppo simultaneamente trattato con piperina (5mg/die) presentava livelli plasmatici superiori di beta-carotene 8.
In modo simile, la piperina sembra aumentare anche la biodisponibilità dei polifenoli (catechine) del tè verde nei ratti 9
Tuttavia, poiché la curcumina può rallentare anche il metabolismo di diverse molecole farmaceutiche e xenobiotici, tale azione può divenire svantaggiosa per pazienti in trattamento con determinati farmaci o esposti a xenobiotici nocivi.
Diversi studi dimostrano che il pepe nero agisce come un potente antiossidante e antinfiammatorio.
Insieme alla piperina, il pepe nero contiene altri composti antinfiammatori - inclusi gli oli essenziali limonene e beta-cariofillene - che possono proteggere dall'infiammazione, dal danno cellulare e dalle malattie degenerative associate allo stress ossidativo.
I radicali liberi sono "molecole aggressive" che si formano durante il normale metabolismo del corpo umano. L'incapacità di fronteggiare l'eccesso di radicali liberi è stata additata di essere causa o concausa dell'invecchiamento e di svariate malattie e processi di danno cellulare.
Diversi studi in vitro e su animali hanno dimostrato le interessanti potenzialità antiossidanti del pepe nero 10, 11.
Studi preliminari mettono in luce anche le potenzialità antitumorali del pepe nero, ma come per le virtù antiossidanti, la ricerca è attualmente limitata agli studi su provette e animali 12, 13, 14, 15, 16, 17.
Sebbene sia fortemente pubblicizzata sui social network, anche l'azione dimagrante del pepe nero e della piperina non è stata sufficientemente confermata da studi clinici.
Uno studio sui topi ha scoperto che l'integrazione con piperina ha contribuito a ridurre il peso corporeo nei ratti sottoposti a una dieta ricca di grassi, con effetti favorevoli anche sulla lipidemia (aumento del colesterolo buono e riduzione di quello totale e cattivo) 18.
Per spiegare la potenziale (ma ancora da confermare) azione dimagrante della piperina, è stata proposta la sua azione di stimolo sul metabolismo corporeo, che espleterebbe aumentando il tasso metabolico delle fibre muscolari a riposo 19 e l'espressione della proteina UCP1, fondamentale nell'indurre l'attività termogenica a livello mitocondriale 20.
Oltre alla piperina, anche i piperonali del pepe nero potrebbero risultare attivi nel favorire il dimagrimento 21.
Data l'assenza di trials clinici statisticamente significativi, attualmente non esistono dosaggi di piperina standard e riproducibili.
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