Quercia | Proprietà, Usi in Erboristeria | Benefici

In questo articolo analizziamo le Proprietà e i Benefici della Quercia, valutandone gli usi tradizionali come Rimedio Astringente contro Diarrea, Emorroidi e Lesioni Cutanee. Con Dosi, Modo d'Uso corretto, Effetti Collaterali, Controindicazioni

In questo articolo analizziamo le Proprietà e i Benefici della Quercia, valutandone gli usi tradizionali come Rimedio Astringente contro Diarrea, Emorroidi e Lesioni Cutanee. Con Dosi, Modo d'Uso corretto, Effetti Collaterali, Controindicazioni
Corteccia di Quercia |Tagliata | Ben vagliato, Bark Oak 1KG
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Che Cos'è

La farnia o quercia (Quercus robur L.) è un albero maestoso, imponente e molto longevo, appartenente alla famiglia delle Fagacee.

Si tratta della specie di quercia più diffusa in Europa, che rappresenta peraltro il suo territorio di origine.

L'albero è ampiamente coltivato per il pregiato legname, ma è anche noto per gli impieghi fitoterapici.

A Cosa Serve

La quercia viene impiegata in fitoterapia per le sue proprietà 1:

  • astringenti: favorisce la contrazione dei vasi sanguigni, aiutando a trattenere i liquidi e l'arresto delle emorragie;
  • antisettiche;
  • cicatrizzanti (uso esterno).

La quercia trova quindi impiego per uso interno nel trattamento della diarrea e, per uso esterno, nel trattamento di emorroidi, ragadi anali, varici (vene varicose) e stomatiti.

Per lo stesso motivo, sempre per uso esterno, può essere usata nel trattamento dell'iperidrosi (eccessiva sudorazione) di mani e piedi, forfora e seborrea.

La monografia dell'EMA (European Medicine Agency)2 segnala l'utilizzo tradizionale della quercia come prodotto erboristico tradizionale per:

  • il trattamento sintomatico della diarrea lieve;
  • il trattamento sintomatico di infiammazioni minori della pelle o della mucosa orale;
  • il sollievo sintomatico da prurito e bruciore associato alle emorroidi (malattia emorroidaria), dopo che sottostanti condizioni gravi sono state escluse da un medico.

Droga e Principi Attivi

Le parti della pianta usate in fitoterapia sono la corteccia di quercia (soprattutto), le gemme, le ghiande, gli amenti e le giovani radici.

I principi attivi caratterizzanti sono i tannini (8-20%), oltre a flavonoidi, ellagitannini, pectine, resine, sostanze amare.

Studi, Proprietà, Benefici

Le proprietà e le indicazioni terapeutiche illustrate nel capitolo precedente si basano soprattutto sull'uso tradizionale della quercia nella medicina popolare.

Finora, solo pochi studi sono stati condotti per confermare le proprietà erboristiche tradizionali della pianta.

Nel complesso, questi dati limitati non consentono di trarre conclusioni certe sull'efficacia delle preparazioni a base di quercia per la salute umana.

L'uso tradizionale rimane tuttavia ben documentato. Ciò significa che, nonostante le prove tratte da studi clinici siano insufficienti, l'efficacia di tali fitoterapici è plausibile ed è comprovato che essi sono usati in maniera sicura per questo scopo da almeno 30 anni (di cui almeno 15 anni nell'UE) 2.

Dati preclinici sperimentali supportano l'attività astringente, gastroprotettiva, antibatterica e antivirale della corteccia di quercia; ne avvallano quindi la lunga tradizione d'uso e supportano la plausibilità del suo uso terapeutico 3.

Meccanismo d'azione

Riguardo al meccanismo d'azione, ricordiamo come i tannini abbiano un effetto astringente, antinfiammatorio, antidiarroico, antibatterico ed emostatico. Una volta a contatto con le proteine della mucosa del digerente, ne riducono la permeabilità e creano un effetto astringente.

Coagulando le proteine, i tannini vanno infatti a creare uno strato protettivo temporaneo sulla mucosa intestinale, formando una sorta di barriera protettiva e antisecretiva.

In questo modo, proteggono gli strati sottostanti della mucosa intestinale da sostanze irritanti (azione antibatterica e antiflogistica) e ne riducono la secrezione (azione antisecretiva).

Per questo motivo, l'effetto più importante dei tannini per uso interno è quello antidiarroico, ma sono potenzialmente utili anche contro l'ulcera peptica.

Quando i tannini vengono impiegati per uso esterno, il suddetto meccanismo d'azione si traduce in un effetto antiemorragico e curativo: la barriera semipermeabile che si forma per coagulazione delle proteine cutanee, facilita infatti la guarigione delle lesioni cutanee.

Modo d'uso

Nella moderna fitoterapia, la quercia viene utilizzata sottoforma di infuso, polvere e tintura madre.

Le dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a 4:

  • USO INTERNO (Diarrea)
    • Infuso: 3 g di droga in 250 ml di acqua, 3 volte al giorno
    • Polvere: 1 grammo per 3 volte al giorno
    • Estratto secco (DER: 5,0-6,5:1 in etanolo 50% m/m): 140mg per 4 volte al giorno
  • USO ESTERNO
    • Decotto per la stomatite: 20 grammi per litro d'acqua
    • Decotto per lavaggi esterni (emorroidi, ragadi ecc.): 5 grammi per litro da aggiungere al bagno (che dovrà avere una durata di 20 minuti). Si consiglia un bagno completo o parziale al giorno. Impiegare il decotto anche per risciacqui o impiastri topici diverse volte al giorno

Avvertenze

  • Non superare la dose consigliata.
  • Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
  • Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
  • Durata del trattamento:
    • In caso di uso interno per il trattamento della diarrea, non superare i 3 giorni.
    • Negli usi esterni, non superare la settimana di trattamento.
    • In entrambi i casi, se i sintomi peggiorano durante l'impiego del medicinale, è necessario rivolgersi a un medico o a un operatore sanitario qualificato

Controindicazioni

  • A scopo precauzionale, l'uso della quercia è da evitare in gravidanza e durante l'allattamento, oltre che nei casi di ipersensibilità accertata alla pianta.
  • Per l'uso in età pediatrica, consultare il medico.
  • Per l'uso esterno: non usare in caso di ferite aperte, infezioni cutanee o lesioni estese di pelle o mucose.
  • Si segnalano possibili interazioni farmacologiche dovute alla presenza di tannini, ad esempio con gli ipoglicemizzanti orali. Pertanto, in caso di impiego della quercia per uso interno, il prodotto dev'essere assunto almeno a distanza di un'ora prima o dopo l'assunzione di medicinali.
  • Più in generale, l'assunzione di integratori in presenza di situazioni particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica è consigliata sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del Paziente, saprà dare i migliori consigli

Effetti Collaterali

  • La quercia non possiede particolari effetti collaterali alle comuni dosi terapeutiche, a meno che non vi sia un'accertata ipersensibilità a uno o più componenti della droga.
  • L'ingestione di grandi quantità può causare irritazione allo stomaco e vomito, legati all'alto contenuto di tannini.

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