Fosfatidilserina | Cos'è? A Cosa Serve? Memoria e Dosaggi
In questo articolo parliamo della Fosfatidilserina, delle sue Proprietà e dei potenziali Benefici per migliorare le Funzioni Cognitive, contro Alzheimer e ADHD nei bambini. Con Evidenze Scientifiche, Dosi, Modo d'Uso ed Effetti Collaterali
Che Cos'è
La fosfatidilserina è un fosfolipide, un importante costituente delle membrane cellulari.
Sebbene sia presente in pressoché tutte le cellule, le maggiori concentrazioni di fosfatidilserina si registrano a livello cerebrale, quindi nel cervello.
La presenza di fosfatidilserina nell'organismo umano è di vitale importanza per la salute cellulare e per le funzioni cognitive; tuttavia non si tratta di un nutriente essenziale.
Il corpo umano possiede infatti la capacità di sintetizzare autonomamente la fosfatidilserina di cui ha bisogno, indipendentemente dal suo apporto alimentare diretto.
- Tra gli alimenti più ricchi di fosfatidilserina ricordiamo il tuorlo d'uovo, la lecitina di soia, il cervello degli animali e l'olio di krill (che tuttavia sembrerebbe più ricco di fosfatidilcolina, che rappresenta un'altra tipologia di fosfolipide).
- Molti studi sono stati svolti utilizzando fosfatidilserina estratta da cervello di bovino, mentre oggi per questioni di igiene e sicurezza la fonte estrattiva di eccellenza è la lecitina di soia; tuttavia, le due sostanze non sembrano intercambiabili, con studi sulla fosfatidilserina di soia che hanno fallito nel replicare gli effetti positivi precedentemente registrati con la fosfatidilserina bovina.
Un apporto supplementare di fosfatidilserina, tramite specifici integratori, ha dimostrato di apportare alcuni benefici per la salute, come ridurre i livelli di cortisolo e migliorare la memoria in pazienti anziani.
A Cosa Serve
Funzioni Biologiche
La fosfatidilserina viene utilizzata dall'organismo come componente strutturale delle membrane cellulari. All'interno del doppio strato fosfolipidico che caratterizza questa struttura biologica, la fosfatidilserina abbonda soprattutto nello strato interno, con la testa di serina rivolta verso l'interno.
Nell'organismo umano, la fosfatidilserina ha una localizzazione preferenziale a livello del cervello e dei nervi.
Come componente della membrana cellulare, la fosfatidilserina:
- contribuisce a regolare la fluidità cellulare;
- contribuisce alla segnalazione cellulare, modulando il funzionamento di recettori, enzimi, canali ionici e molecole segnale;
- a livello cerebrale, partecipa ai meccanismi di trasmissione dei segnali neuronali e contribuisce a regolare le funzioni cognitive;
- contribuisce a regolare l'apoptosi (morte cellulare programmata);
- a livello delle piastrine, promuove la coagulazione e la trombosi.
Uso come Integratore
La fosfatidilserina viene utilizzata come integratore:
- anti-stress;
- utile per favorire memoria e apprendimento;
- anti-catabolico (per gli sportivi, potrebbe fungere da valido supporto per diminuire l'azione catabolica del cortisolo);
- utile nella prevenzione della demenza;
- coadiuvante nel trattamento del declino cognitivo correlato all'età;
- coadiuvante nel trattamento dei sintomi dell'ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività nel bambino).
Sono state studiate, con risultati positivi, associazioni della fosfatidilserina con altri integratori utili per sostenere memoria e funzioni cognitive, come l'olio di pesce e il ginkgo biloba.
Caratteristiche
Strutturalmente simile a un trigliceride, la fosfatidilserina è costituita da una molecola di glicerolo legata a due acidi grassi e a un gruppo fosfato, a sua volta legato all'amminoacido serina.
Esistono diverse tipologie di fosfatidilserina in base alla natura degli acidi grassi legati al glicerolo; è chiaro, quindi, che il tipo di acidi grassi (ad es. saturi o polinsaturi) può influenzare anche sensibilmente la struttura e le funzioni biologiche della fosfatidilserina.
Diversi studi suggeriscono che la fosfatidilserina può essere d'aiuto nel mantenimento della funzionalità cognitiva negli anziani. Un'integrazione potrebbe inoltre essere utile anche nel migliorare la memoria e le abilità di apprendimento a qualsiasi età.
Attualmente, non esiste un significativo accordo scientifico tra gli esperti circa la capacità della fosfatidilserina di prevenire o trattare la demenza e il declino della funzione cognitiva. Tuttavia, vale la pena riportare alcune delle più significative evidenze raccolte dal mondo scientifico.
Fosfatidilserina, Demenza e Declino cognitivo
Diversi studi sui ratti hanno rilevato che l'integrazione prolungata di fosfatidilserina con dosi nell'intervallo di 15-50 mg/kg al giorno può ridurre il tasso di declino cognitivo (o mostrare una tendenza alla sua riduzione) durante il processo di invecchiamento.
- In questo studio, 300mg di fosfatidilserina derivata da corteccia cerebrale bovina per 12 settimane hanno migliorato significativamente i sintomi del declino cognitivo in persone con morbo di Alzheimer.
- In questo studio, la somministrazione di fosfatidilserina in dosi da 500 mg/die per tre settimane è stata in grado di aumentare del 14,8% l'utilizzazione di glucosio a livello cerebrale in pazienti con morbo di Alzheimer; ciò sembra costituire uno dei possibili meccanismi d'azione con cui la fosfatidilserina espleterebbe i suoi benefìci a livello cerebrale, sebbene alcuni studi 1, 2 abbiano registrato miglioramenti maggiori nel periodo di follow-up rispetto al termine del trattamento, suggerendo come tali benefìci possano essere dipendenti da cambiamenti strutturali neuronali piuttosto che da cambiamenti metabolici transitori.
- In questo studio, la somministrazione di fosfatidilserina per 6 mesi a 300mg al giorno ha dimostrato di produrre benefici nei risultati di alcuni test neuropsicologici, per la valutazione dei disturbi dell'efficienza intellettiva e della presenza di deterioramento cognitivo (Hasegawa e MMSE); tuttavia le le prestazioni nelle scale di valutazione associate alla cognizione quotidiana non sono state significativamente influenzate.
- In questo studio, l'integrazione di 300mg al giorno di fosfatidilserina derivata da corteccia cerebrale bovina per 8 settimane sembra associarsi a una riduzione dei segni di demenza osservati dai clinici, sebbene non siano stati riscontrati miglioramenti nei test di valutazione effettuati.
- In questo studio, l'integrazione di 300mg o 600mg al giorno di fosfatidilserina derivata dalla soia per 12 settimane, non ha prodotto alcun effetto protettivo sulla memoria rispetto al placebo.
Fosfatidilserina e ADHD
- In questo studio, l'integrazione di 200mg di fosfatidilserina al giorno per due mesi ha migliorato i sintomi della sindrome da deficit di attenzione e iperattività nei bambini con ADHD; inoltre, secondariamente a tale miglioramento, si è registrato anche un miglioramento nella memoria uditiva a breve termine e nell'impulsività.
- Altri studi hanno riscontrato effetti positivi sul miglioramento dell'ADHD nei bambini utilizzando un integratore di fosfatidilserina associato ad olio di pesce, oppure una tipologia particolare di fosfatidilserina con incorporati nella struttura gli acidi grassi tipici dell'olio di pesce (EPA e DHA) 3.
Fosfatidilserina e Memoria
- In questo studio, un gruppo di giovani atleti che hanno ricevuto 400 mg di fosfatidilserina al giorno per 2 settimane, ha dimostrato un significativo miglioramento della velocità di elaborazione (20%) e dell'accuratezza (il 13% di risposte più corrette, il 39% in meno di risposte errate), osservato rispetto al placebo e indipendente dallo stato dell'umore.
Fosfatidilserina e Stress
- In questo studio, una dose di 200 mg di fosfatidilserina per 42 giorni è stata somministrata registrando un minor livello di stress indotto rispetto al controllo con placebo (associato a una minore funzione delle onde beta-1 nell'emisfero destro).
- In questo studio, una dose di 200 mg di fosfatidilserina per 42 giorni è stata somministrata ad un gruppo di golfisti, notando un aumento del 21,6% della precisione del drive (il colpo iniziale più lungo del golf). Tale miglioramento è stato ritenuto secondario alla riduzione dello stress.
Fosfatidilserina e Cortisolo
- In questo studio, l'assunzione di 800mg di fosfatidilserina derivata da corteccia cerebrale bovina ha dimostrato di ridurre i livelli sierici di cortisolo e ACTH dopo un allenamento di resistenza intensiva.
- In questo studio, l'assunzione quotidiana di 750mg di fosfatidilserina da soia per 10 giorni ha aumentato il tempo di esaurimento in un test al cicloergomento all'85% del VO2 max, senza influenzare significativamente l'uptake di ossigeno, i tassi di ossidazione dei grassi o i livelli di cortisolo.
Modo d'uso
Il dosaggio standard di fosfatidilserina sembrerebbe essere di 100/200mg tre volte al giorno, per un totale di 300/600mg.
Gli studi condotti su bambini e adolescenti allo scopo di migliorare l'attenzione, tendono a utilizzare 200 mg, mentre una dose di 200-400 mg è stata utilizzata con successo negli adulti non anziani.
Le prove sugli animali tendono a utilizzare una dose correlata a 550 mg nell'uomo adulto medio.
Avvertenze
- Non superare la dose giornaliera di Fosfatidilserina consigliata dal medico o riportata in etichetta e/o nel foglio illustrativo del prodotto.
- Gli integratori di Fosfatidilserina non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
- Tenere gli integratori di Fosfatidilserina lontano dalla vista e dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.
Controindicazioni
- I prodotti a base di Fosfatidilserina sono controindicati in caso di allergia (ipersensibilità) alla Fosfatidilserina o ad uno qualsiasi degli altri componenti del prodotto.
- A scopo cautelativo, l'uso di integratori di Fosfatidilserina dovrebbe essere evitato, o strettamente supervisionato da personale medico, durante la gravidanza e l'allattamento.
- L'assunzione di Fosfatidilserina in presenza di condizioni patologiche o situazioni particolari, o se si sta seguendo una terapia farmacologica, è consigliata soltanto sotto controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.
Effetti Collaterali
- La Fosfatidilserina è ben tollerata e non causa effetti collaterali di rilievo.
- E' stato ad esempio osservato che la supplementazione fino a 600 mg di fosfatidilserina (a base di soia) per 12 settimane negli anziani non è associata ad alcun effetto avverso
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