Hashish | Che Cos'è? Effetti, Uso, Effetti Collaterali
Con questo articolo impariamo a conoscere più da vicino l'Hashis, il suo Meccanismo d'Azione, gli Effetti Prodotti, i Modi d'uso e Assunzione, ma anche gli Effetti Collaterali di un suo utilizzo sporadico e dell'abuso cronico.
Generalità
L'hashish, nota anche come fumo o charas, è una resina ottenuta dall'isolamento dei tricomi della pianta Cannabis sativa (o Canapa indiana).
Contenente il principio attivo THC (delta-9-tetraidrocannabinolo), l'hashish ha proprietà psicoattive/stupefacenti e rientra tra le droghe leggere, come la marijuana.
Sull'essere umano, il consumo di hashish con finalità stupefacenti ha svariati effetti fisici (problemi respiratori, problemi circolatori, attenuazione della reattività fisica ecc) e diversi effetti neuropsicologici (sbalzi d'umore, paranoia, allucinazioni ecc).
Inoltre, secondo attendibili ricerche, crea anche una certa dipendenza, come le droghe pesanti cocaina, eroina ecc.
Tra le principali modalità di utilizzo dell'hashish, rientrano: il cosiddetto spinello, la pipa ad acqua (o bong), la pipa tradizionale e il vaporizzatore.
Cos'è l'hashish?
L'hashish è una resina lavorata, ricavabile dai tricomi della pianta Cannabis sativa (o Canapa indiana).
La pianta Cannabis sativa e i prodotti che ne possono derivare, come per esempio l'hashish, contengono diverse sostanze psicoattive/stupefacenti, tra cui il noto THC o delta-9-tetraidrocannabinolo.
Queste sostanze psicoattive/stupefacenti rappresentano il motivo per cui, in molti Paesi del Mondo, il consumo di hashish e di prodotti di origine analoga è illegale
COSA SONO I TRICOMI?
I tricomi sono escrescenze sottili, o appendici, di piante, alghe, licheni e alcuni protisti.
Possono avere forme e funzioni diverse.
Alcuni esempi di tricomi sono: i peli, i peli ghiandolari, le squame e le papille.
I tricomi usati per la preparazione dell'hashish sono peli ghiandolari, capaci di produrre una secrezione particolare che poi diventa resina.
Esistono svariati metodi di separazione, alcuni meccanici e altri chimici.
COS'È IL THC?
Considerato il più importante principio attivo della pianta Cannabis sativa, il THC è una sostanza psicotropa, con proprietà antidolorifiche, euforizzanti, antinausea, antiemetiche, stimolanti dell'appetito, rilassanti, riducenti la pressione endoculare ecc.
A livello nervoso, ha affinità per i recettori cannabinoidi CB1 e CB2 e stimola il rilascio di dopamina.
Dal punto di vista anatomo-fisiologico, una volta nell'organismo, il THC tende a depositarsi nei tessuti adiposi.
ASPETTO E QUALITÀ
L'hashish ha l'aspetto di una sostanza secca, di consistenza dura, friabile e solitamente dal colore marrone scuro (anche se a volta è tra il marrone e il giallo).
La qualità dell'hashish dipende dal contenuto di adulteranti o contaminanti involontari presenti.
ALTRI NOMI DELL'HASHISH
L'hashish ha anche altri nomi; tra questi, alcuni dei più noti sono: fumo, charas, erba, kif e bhang.
La parola hashish deriva dall'arabo e significa "erba secca".
ALCUNE NOTIZIE STORICHE SULLA CANNABIS SATIVA E SULL'HASHISH
Pare che l'uomo abbia cominciato a far uso della Cannabis sativa almeno 2-3 millenni prima della nascita di Cristo, bruciandola in occasione di cerimonie religiose o consumandola a scopo ricreativo.
Secondo alcuni ritrovamenti archeologici, i più antichi consumatori/utilizzatori della pianta Cannabis sativa sarebbero stati gli antichi abitanti della Cina e, in generale, di tutta l'Asia Centrale.
Per quanto concerne l'hashish, è risaputo che la produzione di questa particolare resina dalle proprietà psicoattive rientra tra le antiche tradizioni sociali dell'India (N.B: il termine charas ha origini indiane).
Sempre in merito all'hashish, uno scritto risalente al 1596 e appartenente a un certo Dutchman Jan Huyghen racconta di un viaggio dello stesso autore in alcuni Paesi dell'Oriente e del Nord Africa e di come, in queste zone, fosse diffuso il consumo di "bhang", termine alternativo a hashish.
ALTRI PRODOTTI SIMILI ALL'HASHISH
Tra i prodotti ricavabili dalla pianta Cannabis sativa come l'hashish, rientrano:
- La marijuana, un derivato ottenibile dall'essicazione di foglie, fiori, steli e semi. Alcuni sinonimi di marijuana sono: cannabis, ganja, dagga ed erba.
- L'olio di marijuana.
- Il wax o budder, che è una cera.
- Lo shatter, che è un derivato di consistenza molto dura e dal colore ambrato.
I produttori e i consumatori di olio di marijuana, wax (o budder) e shatter chiamano questi derivati con il termine di "estratti". Gli estratti della Cannabis sativa contengono elevate quantità di THC.
Usi
L'hashish rientra nella categoria delle cosiddette droghe leggere.
L'essere umano ne fa uso per i suoi poteri psicoattivi/stupefacenti, quindi a scopo puramente ricreativo.
VARI MODI PER CONSUMARE L'HASHISH
Esistono vari modi per esaltare il potere psicoattivo/stupefacente della marijuana.
Tra le modalità più diffuse, rientrano:
- La sigaretta all'hashish. È il cosiddetto "spinello". Si fuma come una sigaretta normale ed è, con molta probabilità, il metodo più comune e semplice per consumare l'hashish.
Spesso, i consumatori "allungano" il contenuto di hashish con del tabacco. - La pipa all'hashish. Si utilizza come una normale pipa al tabacco.
- La pipa ad acqua o bong. È un particolare strumento, che prevede la combustione dell'hashish e l'inalazione del fumo derivante. La particolarità del bong è che il fumo attraversa uno strato di acqua, riposta in un apposito contenitore.
- Il vaporizzatore all'hashish. È uno strumento che riscalda l'hashish, vaporizzandola. I consumatori lo considerano un metodo "più sano" dei precedenti (spinello, pipa e bong), in quanto non inalano i fumi della combustione, ma soltanto vapore.
Effetti
Il consumo di hashish ha effetti nel breve e nel lungo periodo, sia a livello fisico che a livello neuropsicologico.
EFFETTI FISICI A BREVE TERMINE
Gli effetti fisici a breve termine, indotti dall'hashish, sono le conseguenze del consumo di questa droga nell'arco dei primi 30-180 minuti successivi all'assunzione.
Di queste conseguenze a breve termine fanno parte:
- Un aumento della frequenza cardiaca (tachicardia).
Talvolta, la tachicardia può protrarsi per più di 3 ore. - Problemi circolatori, come ipertensione (aumento persistente della pressione sanguigna) o ipotensione (abbassamento persistente della pressione sanguigna).
Secondo alcuni studi, tali problemi potrebbero avere ripercussioni anche a lungo termine. - Attenuazione della reattività fisica.
È per questo motivo che è vietato, per esempio, mettersi alla guida di un veicolo dopo aver consumato hashish o prodotti simili. - Vertigini.
- Arrossamento oculare e dilatazione anomala delle pupille.
- Bocca secca.
- Aumento dell'appetito.
EFFETTI FISICI A LUNGO TERMINE
Gli effetti fisici a lungo termine, che produce l'hashish, sono le conseguenze del consumo di questa droga leggera nel lungo periodo.
Tipiche dei consumatori di hashish più accaniti, queste conseguenze consistono, principalmente, in:
- Problemi respiratori ricorrenti o dal carattere cronico.
Il fumo derivante dalla combustione dell'hashish irrita il tessuto ciliare delle vie aeree e quello polmonare, in modo simile al fumo di tabacco.
È a causa di questi processi irritativi che i consumatori di hashish più accaniti sviluppano tosse cronica, flegma, malattie polmonari di tipo cronico e infezioni alle vie aeree (di solito polmonite).
Al momento, i ricercatori stanno cercando di chiarire, una volta per tutte, se il consumo di hashish e prodotti analoghi aumenta il rischio di tumore al polmone. - Un rischio maggiore di sviluppare problemi cardiocircolatori, come attacco di cuore, cardiomiopatia, morte cardiaca improvvisa e ictus.
È bene ricordare che i fumatori di hashish, combinando abitualmente questa droga con il tabacco, possono andare incontro non soltanto alle sopraccitate problematiche, ma anche a quelle tipiche del tabagismo (cioè della dipendenza dal consumo di tabacco).
EFFETTI NEUROPSICOLOGICI A BREVE TERMINE
Con inizio dopo 30-60 minuti dall'assunzione di hashish e della durata massima di 3-4 ore, le conseguenze neuropsicologiche a breve termine consistono in:
- Un'alterazione più o meno profonda delle capacità di senso.
- Una ridotta cognizione del tempo.
- Sbalzi d'umore, come per esempio l'improvviso passaggio dall'euforia alla depressione.
- Difficoltà a pensare con lucidità e a risolvere facili problemi quotidiani.
- Problemi di memoria, soprattutto per quanto concerne i ricordi più freschi.
- Difficoltà di movimento, coordinazione ed equilibrio.
EFFETTI NEUROPSICOLOGICI A LUNGO TERMINE
Caratterizzati da episodi che si ripetono nel tempo, gli effetti neuropsicologici a lungo termine interessano, generalmente, i consumatori di hashish più accaniti.
Tra i suddetti effetti, rientrano: paranoia, attacchi d'ansia, allucinazioni, schizofrenia, depressione e tendenze suicide (raro, ma possibile).
EFFETTI IN GRAVIDANZA E SUI BAMBINI MOLTO PICCOLI
Secondo alcune ricerche scientifiche, il consumo di hashish e di altri derivati della Cannabis sativa, da parte di donne in stato di gravidanza, pregiudicherebbe la normale crescita e il normale sviluppo cerebrale del feto.
Al momento attuale, sono in corso studi aventi l'obiettivo di chiarire se il consumo di hashish, durante l'allattamento, sia in qualche modo dannoso per il neonato.
CONFRONTO TRA CHI CONSUMA E NON CONSUMA HASHISH
Negli ultimi decenni, diversi gruppi di ricerca hanno analizzato l'influenza che può avere il consumo di hashish sul tenore di vita delle persone, mettendo a confronto individui forti consumatori della suddetta droga con individui non consumatori.
I risultati delle loro indagini hanno evidenziato che, rispetto ai non consumatori, i consumatori assidui di hashish:
- Ottengono meno soddisfazione dalla vita quotidiana;
- Godono di una minore salute mentale;
- Godono di una minore salute fisica;
- Manifestano, con maggiore frequenza, problemi di relazione;
- Hanno meno successo in ambito scolastico e/o lavorativo;
- Hanno una maggiore predisposizione a incidenti e infortuni.
Confronto nei giovani
Un confronto simile a quello appena descritto, ma riguardante i giovani di 19-21 anni, ha dimostrato come il consumo assiduo di hashish possa incidere negativamente sul rendimento universitario (N.B: i soggetti considerati erano studenti universitari) e possa indurre comportamenti devianti, tendenza alla delinquenza e all'aggressione, maggiore ribellione, comportamenti irrispettosi nei confronti dei genitori ecc.
HASHISH, DIPENDENZA E SINDROME D'ASTINENZA
Diversi studi scientifici hanno appurato che il consumo quotidiano di hashish e di derivati della Cannabis sativa crea dipendenza, esattamente come le cosiddette "droghe pesanti" eroina, cocaina ecc.
Tale dipendenza può tramutarsi in sindrome d'astinenza, nel momento in cui un consumatore dipendente smette di assumere qualsiasi sostanza che contenga THC (quindi non solo hashish, ma anche marijuana, olio di marijuana, wax ecc).
La sindrome d'astinenza da hashish (e derivati della Cannabis sativa) comprende una serie di sintomi che, in genere, consistono in: desiderio irrefrenabile di consumare hashish (o prodotti analoghi), irritabilità, malumore, insonnia, ansia, problemi di stomaco, dolore allo stomaco e ridotto appetito.
La durata della sindrome d'astinenza da hashish è di qualche settimana, ossia il tempo necessario all'organismo per abituarsi all'assenza del THC e delle altre sostanze psicotrope/psicoattive.
Al momento attuale, non esistono medicinali in grado di alleviare la sintomatologia provocata dalla sindrome d'astinenza da hashish e analoghi.