Trattamento PRP | Plasma Ricco di Piastrine e Capelli: Funziona?
In questo articolo del Trattamento Anticaduta PRP, acronimo di Plasma Ricco (di) Piastrine. Capirai come si esegue, come agisce a livello del cuoio capelluto e quali risultati puoi aspettarti in termini di ricrescita dei capelli
Generalità
Il trattamento tricologico con PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è un approccio innovativo finalizzato a contrastare la caduta dei capelli.
Il PRP è costituito da plasma con una concentrazione di piastrine più alta rispetto a quella che si riscontra nel sangue normale. Si tratta, infatti, di una sostanza emoderivata del tutto naturale, che viene ottenuta tramite centrifugazione, dopo il prelievo di un limitato quantitativo di sangue dal paziente stesso.
Successivamente, il PRP viene iniettato nelle aree che risultano diradate, aiutando così la rigenerazione del follicolo pilo-sebaceo non atrofico e la ricrescita dei capelli. Questo trattamento (una semplice infiltrazione) viene comunemente svolto per due o tre mesi.
Le piastrine sono capaci di modulare i processi fisiologici, favorendo la replicazione delle cellule e la formazione di nuova matrice extracellulare. Proprio quest'ultima loro proprietà interessa la cura dei capelli: le infiltrazioni di PRP sul cuoio capelluto consentono di ottenere rilevanti effetti di stimolo alla ricrescita capillare.
PRP e possibili impieghi
Il Plasma Ricco di Piastrine (comunemente indicato con l'acronimo “PRP”) è un prodotto di derivazione ematica studiato da numerosi anni in diverse branche della medicina e, recentemente, introdotto nell'ambito della tricologia.
Il trattamento si basa sul concetto che le piastrine, di cui è ricco il PRP, rilasciano un'ampia gamma di sostanze che promuovono la riparazione tissutale e influenzano il comportamento di altre cellule, modulando l'infiammazione e la neoformazione di vasi sanguigni. Va ricordato, infatti, che le piastrine giocano un ruolo fondamentale nel mediare la guarigione di un tessuto danneggiato, grazie all'azione dei fattori di crescita.
Il plasma ricco di piastrine (PRP) è un concentrato di plasma sanguigno, che contiene circa da tre a sette volte il numero di piastrine presenti nel normale sangue circolante.
La conoscenza dell'importanza e del ruolo di questi fattori ha creato un crescente interesse per un loro possibile utilizzo terapeutico, anche in ambito tricologico.
Più nel dettaglio, l'impiego del PRP per il trattamento della caduta dei capelli si basa sulla possibilità di concentrare il contenuto piastrinico per consentire che l'incremento dei fattori di crescita possa accelerare la riparazione dei tessuti, dunque anche il cuoio capelluto e gli annessi, come i follicoli pilo-sebacei.
Alcune premesse: piastrine e fattori di crescita
Il trattamento con PRP sfrutta l'azione dei fattori di crescita autologhi (cioè appartenenti allo stesso paziente) ottenuti dalla centrifugazione del sangue, in seguito a un semplice prelievo.
- I fattori di crescita (anche noti nella forma inglese “growth factor”) sono proteine variamente coinvolte nello stimolare la proliferazione e la maturazione cellulare, nel modulare l'infiammazione e nell'attivare altre cellule, regolando l'omeostasi tissutale e i processi rigenerativi.
- Le piastrine sono elementi del sangue prodotti dal midollo osseo, la cui funzione principale è correlata al processo di coagulazione e di emostasi. Tuttavia, queste sono anche un “serbatoio” di fattori di crescita, che giocano un ruolo fondamentale nella riparazione dei tessuti, in risposta a una lesione di origine patologica o traumatica.
A chi è destinato
Il PRP è un trattamento mini-invasivo indicato per i pazienti che soffrono di alopecia allo stadio iniziale o presentano un limitato diradamento della chioma, quindi desiderano riattivare il metabolismo del cuoio capelluto e stimolare la ricrescita dei capelli.
La procedura prevede l'infiltrazione del Plasma Ricco di Piastrine nell'area interessata, seguita da un massaggio al cuoio capelluto. La maggiore concentrazione di piastrine e fattori di crescita presenti nel PRP rappresenta uno straordinario stimolo naturale alla riparazione tissutale. I follicoli reagiscono alla terapia con la crescita di nuovi capelli e l'aumento del diametro dei fusti di quelli già esistenti.
Occorre segnalare, però, che non tutte le tipologie di perdita di capelli traggono uguale vantaggio dal trattamento. In particolare, la procedura PRP non si presta ai casi di alopecia stabile da molti anni e ai diradamenti molto estesi.
Preparazione del PRP
Il PRP usato per il trattamento dell'alopecia è autologo, cioè si ottiene dalla centrifugazione del sangue venoso prelevato dal paziente stesso.
Questa preparazione richiede un'elevata precisione: lo scopo della metodica consiste nell'ottenere la massima concentrazione piastrinica possibile, preservando la vitalità degli elementi.
Al termine del processo di estrazione e separazione del plasma ricco di piastrine, si eseguono opportuni controlli di qualità ed esami microbiologici su un piccolo campione del PRP ottenuto.
Le provette contenenti il concentrato vengono, infine, conservate in celle frigorifere idonee.
Preparazione del PRP: fasi
- Raccolta: viene prelevata dal paziente una modesta quantità di sangue.
- Centrifugazione: il campione viene posto in una speciale centrifuga, che presenta delle caratteristiche dedicate all'ottenimento del plasma ricco di piastrine. Al termine di quest'operazione si osservano vari strati.
- Separazione: dalla provetta viene aspirato e scartato il plasma povero di piastrine; il PRP viene raccolto, invece, per essere usato per il trattamento.
Infiltrazione del PRP
Generalmente, il PRP viene somministrato mediante una serie di piccole iniezioni nell'area diradata del cuoio capelluto.
Prima del trattamento, il capo viene disinfettato e può essere eseguita una blanda anestesia locale. Il medico procede, quindi, all'infiltrazione su tutta la zona programmata, inoculando il PRP a scacchiera.
Il trattamento prevede un ciclo di sedute: normalmente, vengono consigliate 3 sessioni con cadenza mensile, al fine di indurre e mantenere una stimolazione significativa.
Come agisce il PRP
Il trattamento con PRP prevede la rielaborazione e l'infiltrazione di materiale autologo contenente fattori di crescita che interagiscono con le cellule staminali ancora presenti all'interno del cuoio capelluto, stimolandole.
In ambito tricologico, i fattori di crescita piastrinici promuovono la rigenerazione dei follicoli pilo-sebacei “addormentati” (ma non atrofici), ne regolano l'attività e permettono, appunto, una migliore crescita dei fusti dei capelli.
Il risultato si potrà osservare progressivamente nei mesi che seguono il trattamento (nelle ricerche pubblicate, si è verificato un significativo miglioramento della capigliatura dopo 3-6 mesi).
Il PRP ha effetto solo nei casi in cui il follicolo pilo-sebaceo sia ancora irrorato dai vasi sanguigni: solo in tale condizione, il trattamento potrà stimolare una ricrescita dei capelli. Al contrario, se il follicolo è già atrofizzato, l'azione del PRP è inibita e il trattamento non potrà portare ai risultati sperati.
PRP - Vantaggi
Il trattamento PRP induce la ricrescita dei capelli grazie all'azione dei fattori di crescita che stimolano le cellule staminali dei follicoli pilo-sebacei.
Le infiltrazioni a base di PRP hanno il vantaggio di ricorrere solo a sostanze del tutto naturali e autologhe, ottenute cioè dal sangue del paziente stesso; pertanto, non presentano alcun pericolo di complicanze importanti, allergie o reazioni immunologiche.
Inoltre, si tratta di un trattamento veloce e poco invasivo, che viene realizzato in meno di un'ora e permette al paziente di riprendere immediatamente le sue normali attività.
Risultati
Il plasma ricco di piastrine applicato all'ambito tricologico è un trattamento innovativo, la cui efficacia è stata confermata da diverse pubblicazioni scientifiche.
Il trattamento con PRP rappresenta, quindi, una valida soluzione per contrastare il processo di perdita dei capelli.
Occorre ricordare che non tutte le persone affette da alopecia riescono a trarre beneficio dalla terapia con PRP.
I possibili e reali effetti del trattamento devono essere discussi con il medico durante la visita preliminare.
In presenza di un diradamento, questa terapia stimola la ricrescita follicolare e, nonostante occorra tener presente una certa variabilità da soggetto a soggetto, è stato riscontrato un aumento del numero di capelli nuovi per centimetro quadrato.
Dopo le infiltrazioni, quindi, il plasma ricco di piastrine inizia ad agire promuovendo la ricrescita dei capelli, rinforzando le fibre già esistenti, contrastando la miniaturizzazione dei follicoli e migliorandone la vitalità.
Si consideri che il paziente predisposto geneticamente alla perdita dei capelli dovrà nel tempo integrare la stimolazione con altre soluzioni terapeutiche.
Cosa Dice la Scienza
- Secondo una ricerca ricerca del 2014, le iniezioni di PRP sono efficaci nel trattamento dell'alopecia androgenetica, nota anche come calvizie maschile 1. Tuttavia, "sebbene il PRP abbia basi scientifiche teoriche sufficienti per supportarne l'uso nel ripristino dei capelli, lo sviluppo di questa procedura medica è ancora agli inizi, per cui l'evidenza clinica è ancora debole".
- Secondo un recente studio, la doppia iniezione di PRP a distanza di 1 mese (due sessioni di trattamento) ha fatto sì che la densità di capelli passasse da 34,18 ± 14,36/cm2 a 50,20 ± 15,91/cm2 sei mesi dopo il trattamento. Il rapporto tra capelli terminali e capelli del vello era aumentato nel 60% dei pazienti dopo terapia con PRP 2.
- Secondo una recente revisione (2019) l'uso del PRP per il trattamento dell'alopecia androgenetica è promettente sulla base dei risultati degli studi clinici rivisti. Tuttavia, l'importante eterogenicità in merito alla preparazione del PRP, al dosaggio, al numero e all'intervallo delle sessioni di trattamento rende difficile ricavare conclusioni sulla sua efficacia clinica 3.
- Più scettica una revisione del 2018 che sottolinea come: l'iniezione di PRP per il ripristino locale dei capelli nei pazienti con AGA sembra aumentare il numero e lo spessore dei capelli con effetti collaterali minimi o nulli. Tuttavia, le prove attuali non supportano questa modalità di trattamento rispetto ad altri trattamenti a causa della mancanza di prove cliniche, protocolli stabiliti (ad es. numero di sessioni, centrifugazione, zone da iniettare, ecc.) e risultati di follow-up a lungo termine.
[...] La letteratura medica non conferma che il trattamento con PRP nel trattamento dell'alopecia androgenetica sia scientificamente rilevante. L'aggiunta del PRP potrebbe essere utile per migliorare i risultati delle procedure di trapianto di capelli, ma non ci sono prove che il PRP sia più efficace dei trattamenti con minoxidil o finasteride 4. - Nel 2021, una revisione ha riportato che nel 62,5% dei casi si sono osservati miglioramenti delle condizioni dei pazienti, come l'aumento della crescita e dello spessore dei capelli, con tassi di efficacia dal 31,7% e il 76% nell'alopecia areata e dal 25,55% al 42,75% nell'alopecia androgenetica 4.
- Nel 2023, una revisione e meta-analisi di di 27 studi RCT (1.117 soggetti) ha concluso che rispetto alle iniezioni saline, le iniezioni di PRP hanno aumentato la densità dei capelli in un follow-up a medio termine 4. Tuttavia gli Autori segnalano la bassa qualità delle prove a cause dell'elevato rischio di bias.
Occorre ricordare che non tutte le persone affette da alopecia riescono a trarre beneficio dalla terapia con PRP.
I possibili e reali effetti del trattamento devono essere discussi con il medico durante la visita preliminare.
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