Viscosa | Abbigliamento | Proprietà e Vantaggi del Tessuto
La viscosa è una fibra artificiale, ottenuta dalla cellulosa naturale tramite processi chimici e meccanici. Ha molte caratteristiche in comune con la seta, ma può essere prodotta anche in fiocco per avvicinarsi di più a lana e cotone, con cui si mischia
Cos'è la Viscosa?
La viscosa appartiene alla categoria delle fibre tessili artificiali (dette anche fibre rigenerate); in questo gruppo rientrano tutte quelle fibre tessili ottenute artificialmente da sostanze già presenti in natura.
Le fibre artificiali non vanno confuse con le fibre tessili sintetiche; queste ultime, infatti, vengono prodotte a partire da sostanze che NON esistono in natura, ma che vengono sintetizzate dall'uomo.
La viscosa fu inventata nel 1883 dal conte e chimico inglese Hilaire de Chardonnait, che un anno dopo ottenne il brevetto per costruire il primo stabilimento dedito alla produzione di viscosa.
Dal 1920 le fibre di viscosa sono state rese disponibili - oltre che con il tradizionale filo continuo - anche in fiocco. In pratica le fibre continue di cellulosa vengono tagliate per ottenere la cosiddetta lana cellulosica (detta Zelwolle), dalle caratteristiche più simili al cotone.
La fibra viscosa è comunemente usata per vestiti, fodere, magliette, pantaloncini, cappotti, giacche e altri indumenti esterni; è utilizzata anche per filati industriali (corde per pneumatici), tappezzerie e tappeti. Va comunque sottolineato come la produzione tradizionale di viscosa sia in declino, in parte per i costi in termini di impatto ambientale, in parte perché superata - per molte applicazioni industriali - dai miglioramenti tecnologici delle fibre sintetiche.
Per quanto riguarda il settore dell'abbigliamento tecnico-sportivo, l'impiego di viscosa è piuttosto raro, essendo stato soppiantato dall'utilizzo di fibre artificiali come poliestere, nylon e polipropilene.
Come si Produce?
La sostanza naturale usata per produrre la viscosa è la cellulosa ricavata da matrici vegetali, in genere dal legno degli alberi, ma anche da paglia, bamboo o da cascami provenienti dalla filatura del cotone.
I fogli di cellulosa vengono pre-trattati immergendoli in soda caustica, quindi premuti per allontanare il reagente chimico e sbriciolati o spezzettati. I frammenti di cellulosa vengono quindi esposti all'ossigeno lasciandoli maturare per 40-60 ore a 18-22 ºC . A maturazione finita, vengono messi a macerare in una soluzione chimica (in genere solfuro di carbonio). Dopo l'estrazione dalla vasca di macerazione il prodotto viene nuovamente messo a bagno, questa volta in un solvente fortemente alcalino (in genere soda caustica); se ne ottiene una sostanza giallo-miele altamente viscosa (da qui il nome della fibra), che viene poi sottoposta ad estrusione per ottenere filamenti dette bave. Nei passaggi finali le bave vengono asciugate tramite getti d'aria e collocate in bagni coagulanti (in genere la solidificazione chimica si ottiene con acido solforico).
In un certo senso, quindi, la produzione della viscosa replica l'azione del baco della seta, che trasforma la cellulosa del gelso in un filamento continuo di bava.
Rayon o Viscosa?
La viscosa è una tipologia di Rayon ottenuta tramite uno specifico metodo di lavorazione. Rayon è infatti un termine generico, riferito a fibre artificiali ottenute da cellulosa rigenerata.
Oltre al Rayon Viscosa, esistono altre tipologie di rayon, come il Rayon alla nitrocellulosa, il Rayon cuproammoniacale ed il Rayon acetato e triacetato. Ognuna di queste tipologie di Rayon si ottiene con metodi produttivi diversi (sostanzialmente cambia il tipo di solventi chimici utilizzati), che permettono di ottenere prodotti con caratteristiche specifiche.
Vantaggi della Viscosa
La viscosa in filamento continuo è un tessuto particolarmente leggero e lucente, morbido, liscio e vellutato al tatto. A contatto con la pelle dona una piacevole sensazione di freschezza, simile alla seta. Grazie a queste caratteristiche, la fibra viscosa viene anche definita seta artificiale e risulta particolarmente adatta a confezionare fodere e capi d'abbigliamento per climi caldi e umidi.
La Viscosa in fiocco (detta Modal) viene tipicamente aggiunta al cotone o alla lana per migliorarne alcune qualità (maggiore resistenza allo strappo, colori più brillanti, conservazione della forma e dell'elasticità anche dopo molti lavaggi, alto potere igroscopico, resistenza all'effetto "pilling"). Esiste anche una variante in microfibra (Micromodal) ancora più leggera e traspirante. Il rayon viscosa in fiocco può essere impiegato per maglieria intima ed esterna, calzetteria, tessuti per abbigliamento estivo, tessuti per arredamento, tende, tovaglie e tappeti.
Resiste molto bene alla luce del sole e per questo, grazie anche alla luminosità dei suoi colori, è molto utilizzata per i tendaggi. La viscosa resiste bene anche al lavaggio e alla stiratura ad alte temperature.
Svantaggi della Viscosa
A causa della scarsa resilienza, tende a sgualcire (stropicciarsi) abbastanza facilmente. Ha una buona tenacità ma diminuisce sensibilmente quando è bagnata. Come il cotone, risulta fortemente igroscopica, quindi tende ad assorbire molta acqua, risultando molto traspirante ma lenta ad asciugare. Ha basse capacità termoisolanti, quindi non è il tessuto adatto a conservare il calore corporeo in climi freddi, anche se tramite testurizzazione e volumizzazione si possono ottenere filamenti più caldi.
La Viscosa può comunque essere sottoposta a specifici trattamenti che limitano tali svantaggi.
Il processo produttivo tradizionale impiega sostanze chimiche particolarmente tossiche per l'uomo, come il solfuro di carbonio e la soda caustica (idrossido di sodio). L'impatto ambientale di questo processo produttivo ha portato alla selezione di metodi di produzione con solventi alternativi non tossici, come il N-methylmorpholine-N-ossido utilizzato per produrre il cosiddetto Lyocell (nome del brevetto Tencel®). Questo nuovo processo produttivo, nato nel 1992, è più rapido ed ecologico rispetto a quello della viscosa classica, la cui produzione è in declino proprio per gli elevati impatti ambientali.