Amminoacidi Ramificati | Effetti Collaterali
Una ridotta capacità di ossidare i BCAA, tipica di alcune rare malattie ereditarie come la sindrome delle urine a sciroppo d'acero, determina alti livelli di BCAA nel sangue con disfunzioni e danni del SNC. A parte questi casi, i BCAA sono ben tollerati
Effetti Collaterali
Tra gli integratori più sicuri e meglio tollerati presenti in commercio, sicuramente gli aminoacidi a catena ramificata si collocano ai primi posti.
La loro naturale presenza negli alimenti, l'ottima tollerabilità intestinale e la sfaccettata attività metabolica, consentono agli aminoacidi a catena ramificata di essere impiegati in differenti vie metaboliche, evitando quindi eventuali accumuli potenzialmente tossici.
Al momento, secondo i principali studi, gli effetti collaterali più evidenti associati al consumo eccessivo di aminoacidi ramificati, risulterebbero quelli a carico dell'apparato gastroenterico, con pirosi (acidità di stomaco) e diarrea.
Controindicazioni
Nonostante la buona tollerabilità complessiva, in caso di patologie renali e sindromi genetiche da deficienza enzimatica, l'uso di integratori di aminoacidi a catena ramificata dovrebbe essere evitato o supervisionato dal proprio medico.
Integrazione di BCAA e Dieta Iperproteica
Sarebbe inoltre importante ribadire i potenziali effetti collaterali di una dieta ad alto tenore proteico, spesso presente negli sportivi, e dell'ulteriore somministrazione in questo contesto di aminoacidi a catena ramificata. Sovraccarico renale, disidratazione, dismetabolismi e demineralizzazione ossea sono solo alcuni degli spiacevoli effetti collaterali, potenzialmente riconducibili alla suddetta condizione.