Meningite | Sintomi, Contagio | Cure e Vaccini
In questo articolo parliamo della Meningite, delle sue Cause e dei suoi Sintomi. Come avviene il Contagio? Informazioni sulle Cure, la Mortalità, i Sintomi e la Vaccinazione per Prevenire la Malattia
Cos'è?
La meningite è un'infiammazione delle membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale. Tali membrane sono chiamate meningi.
L'origine della malattia è generalmente infettiva: le meningi, normalmente sterili, rappresentano un ambiente caldo e ricco di nutrienti, quindi ideale per la crescita di virus, batteri o funghi.
L'infiammazione può avere una localizzazione esclusiva nelle meningi (cioè il germe trova nelle membrane che ricoprono il cervello le condizioni ideali per la propria riproduzione) oppure si può verificare in concomitanza con altre patologie, come tubercolosi, tifo, morbillo, rosolia e varicella. In circostanze particolari, infatti, batteri e virus possono diffondersi attraverso il liquido cerebro-spinale, il fluido che permea e protegge il cervello e il midollo spinale.
Occasionalmente, la meningite può essere provocata da fattori irritativi, quali particolari farmaci, lesioni fisiche, tumori cerebrali e alcune malattie sistemiche.
La gravità della malattia e il trattamento variano a seconda della causa. Pertanto, è importante saper riconoscere i primi segnali della meningite e adottare le corrette strategie di prevenzione.
Cause della Meningite
Le forme di meningite più comuni sono di origine virale, batterica e fungina.
Meningite Virale
La meningite virale, conosciuta anche come meningite asettica, è la forma più comune. Di solito, è meno grave rispetto alle infiammazioni delle meningi di natura batterica, tant'è che i suoi sintomi possono essere confusi con quelli di una comune influenza. Tra i virus che più frequentemente provocano questa forma di meningite vi sono gli enterovirus e gli herpesvirus.
I virus nella categoria Enterovirus causano l'85% dei casi. Questi sono più comuni durante l'estate e l'autunno e includono:
- coxsackievirus A
- coxsackievirus B
- echovirus
I virus nella categoria Enterovirus causano circa da 10 a 15 milioni di infezioni all'anno, ma solo una piccola percentuale di persone infette svilupperà la meningite 1.
Meningite Batterica
Le forme batteriche della malattia sono più rare, ma possono comportare gravi conseguenze, rivelandosi talvolta letali. Negli Stati Uniti, l'incidenza annuale di meningite batterica è di circa 1,38 casi / 100.000 abitanti con un tasso di mortalità del 14,3% 1.
I batteri più coinvolti sono tre:
- Neisseria meningitidis (o meningococco),
- Streptococcus pneumoniae
- Haemophilus influenzae di tipo B.
Meningococco
Il Neisseria meningitidis è responsabile della forma più temuta di meningite; si differenzia in diversi sierotipi, di cui cinque sono in grado di causare la malattia: A, B, C, Y e W135.
Lo Streptococcus pneumoniae, invece, è un pneumococco che può provocare anche infezioni delle prime vie respiratorie, otiti e polmoniti.
Altre Cause Infettive
Infine, la meningite causata da altri microrganismi, come i funghi, colpiscono soprattutto le persone fortemente immunodepresse.
Contagio
Come si trasmette?
La meningite di origine infettiva si trasmette da persona a persona per via aerea attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali emesse con la tosse, gli starnuti o mentre si parla a distanza ravvicinata (entro due metri dalla fonte di contagio).
I microrganismi patogeni penetrano nelle prime vie respiratorie e possono dare infezioni asintomatiche o locali; se dal tratto naso-faringeo riescono a raggiungere le meningi, passando per la circolazione sanguigna, danno luogo a una diffusa infiammazione.
La convivenza di molte persone in ambienti chiusi, specialmente durante la stagione invernale e l'inizio della primavera, rende più facile la trasmissione della malattia. Particolarmente vulnerabili sono i bambini di età compresa tra 0 e 5 anni, gli adolescenti e i giovani adulti che frequentano luoghi asili e scuole, mezzi pubblici, discoteche e altri luoghi di ritrovo affollati e molto frequentati.
Fattori di rischio:
- Età: i bambini di età inferiore ai 5 anni hanno un aumentato rischio di meningite virale. I bambini sono a maggior rischio di meningite batterica. Gli adulti hanno un rishio minore, che tende tuttavia a salire dopo i 60 anni a causa di malattie sottostanti o condizioni di salute che indeboliscono il sistema immunitario negli individui più anziani
- Compromissione del sistema immunitario: aumenta la vulnerabilità alle infezioni. Sono particolarmente a rischo soggetti con HIV - AIDS, disturbi autoimmuni, chemioterapia, trapianti di organi o midollo osseo
- Vita comunitaria: la meningite si diffonde facilmente quando le persone vivono in spazi ristretti, come dormitori, caserme, collergi, istituti.
Sintomi | Come si manifesta?
I sintomi della meningite sono indipendenti dall'agente che causa la malattia.
Le prime manifestazioni possono essere aspecifiche e potrebbero portare a confondere la meningite con una banale influenza; più comunemente, compaiono: sonnolenza, cefalea (continua ed intensa, aumenta con stimoli diversi) e inappetenza.
Dopo due-tre giorni, però, i sintomi tendono a peggiorare e si presentano alcuni segnali caratteristici:
- febbre alta,
- nausea,
- vomito,
- pallore,
- eruzioni cutanee,
- fotofobia,
- irrigidimento della parte posteriore del collo (rigidità della nuca: non si riesce a piegare la testa in avanti) e all'estensione della gamba.
La diffusione dell'infezione al tessuto nervoso cerebrale può portare alla comparsa di
- convulsioni,
- alterazione del livello di coscienza,
- agitazione,
- letargia o coma.
Dopo quanto tempo compaiono i primi sintomi?
Il periodo di incubazione varia a seconda dell'agente eziologico coinvolto.
- Le meningiti virali si manifestano dai 3 ai 6 giorni dopo l'infezione.
- I primi sintomi della forma batterica, invece, compaiono nei 2-10 giorni successivi il contagio.
Sintomi nei Bambini
I sintomi della meningite virale e batterica nei bambini sono molto simili ai sintomi negli adulti. Questi includono:
- febbre improvvisa
- dolori al corpo e al collo
- confusione o disorientamento
- nausea
- vomito
- stanchezza o affaticamento
Sintomi nei Neonati
Nei neonati, riconoscere la meningite è più complicato, poiché alcuni dei sintomi potrebbero non essere molto evidenti. Tuttavia, alcuni segnali possono indurre il sospetto:
- pianto continuo, inconsolabile e particolarmente acuto,
- febbricola,
- irritabilità,
- itterizia,
- rigidità del corpo e del collo,
- scarso appetito
- sonnolenza e difficoltà a svegliarsi
Talvolta, nel bambino è possibile notare uno sguardo apatico e un ingrossamento della testa con inarcamento delle fontanelle verso l'esterno.
Complicanze
Quali sono i rischi legati alla meningite batterica?
Le complicanze della meningite batterica possono essere molto gravi e invalidanti. Alcune infiammazioni possono estendersi al tessuto nervoso, provocando encefaliti e mieliti.
La massiccia diffusione dei meningococchi nei tessuti e negli organi al di fuori del sistema nervoso centrale può portare alla sepsi, che può condurre alla morte in breve tempo (forma fulminante).
La meningite da meningococco provoca il decesso nell'5-10% dei pazienti che ne sono colpiti; il tasso di mortalità raggiunge il 50% dei casi se non è possibile sottoporre il paziente a cure adeguate.
Se il trattamento non è stato sufficientemente tempestivo, inoltre, alcuni pazienti, specialmente i più piccoli, possono riportare problemi neurologici, talvolta permanenti, tra cui sordità, danni alla vista, paralisi, epilessia e difficoltà intellettive.
Diagnosi
In caso di sospetta meningite, rivolgersi in modo tempestivo al proprio medico facilita la corretta diagnosi e consente di anticipare la cura.
L'indagine più importante ai fini della diagnosi è l'analisi del liquido cerebro-spinale, prelevato attraverso una puntura lombare, con analisi citochimica, molecolare e colturale. Questo esame permette di verificare la presenza di un'infezione, quindi identificare e caratterizzare il patogeno coinvolto nell'eziologia della meningite.
Cure
La terapia è condizionata dall'agente causale e dalla gravità dei sintomi:
- La meningite batterica viene trattata in una struttura ospedaliera con la somministrazione di antibiotici, selezionati in base all'agente causale identificato durante gli accertamenti diagnostici. A questi farmaci, possono essere aggiunti dei corticosteroidi per ridurre l'infiammazione delle meningi. Per alleviare i sintomi, inoltre, possono essere indicati analgesici e liquidi per la reidratazione.
- Nel caso delle meningiti virali, invece, non è prevista alcuna terapia specifica. I sintomi tendono comunque a risolversi nell'arco di 7-10 giorni, generalmente senza comportare gravi conseguenze.
Prevenzione
Particolare attenzione è riservata alle persone che hanno avuto contatti stretti con il malato nei giorni precedenti l'esordio della meningite. Queste devono seguire un trattamento preventivo a base di antibiotici allo scopo di scongiurare la malattia oppure essere sottoposti a sorveglianza sanitaria per una decina di giorni.
La terapia di profilassi può riguardare conviventi, amici, compagni di scuola o colleghi di lavoro e le persone che hanno avuto possibili contatti con la saliva o le secrezioni respiratorie del paziente.
Mantenere uno stile di vita sano, specialmente se si è a rischio aumentato di meningite, è importante:
- riposo adeguato
- non fumare
- evitare il contatto con i malati
Vaccinazione
In Italia, sono attualmente disponibili vaccini contro l'Haemophilus Influenzae di tipo B (obbligatorio per i bambini), contro lo pneumococco e contro il meningococco di tipo B e C. Nonostante questa profilassi non immunizzi contro tutti gli agenti patogeni che possono provocare la meningite, risulta efficace contro le forme più gravi e, nel tempo, ha contribuito a ridurre notevolmente i casi di malattia.