Zingiber officinale Roscoe (o Amomum zinziber = Zingiber blancoi = Zingiberis majus)
Zingiberaceae
Lo zenzero è anche molto conosciuto con il suo nome inglese "ginger".
La parte dello zenzero impiegata a scopo medicinale è costituita dal rizoma decorticato, sia fresco che essiccato.
Lo zenzero è originario dell'Asia orientale, in particolare dell'india, ma viene coltivato in tutti i tropici.
Lo zenzero è una pianta erbacea perenne che possiede un rizoma tuberoso dal quale partono dei fusti formati da foglie di forma lanceolata.
I fiori, solitamente, sono giallo-verdi con macchie color porpora.
Nella moderna fitoterapia, lo zenzero è impiegato
Queste applicazioni sono state confermate da diversi studi clinici.
Lo zenzero è anche stato oggetto di molti studi che ne prevedono l'utilizzo nel trattamento della nausea e del vomito post-operatori, della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia e della nausea e del vomito in gravidanza.
Queste ricerche hanno evidenziato risultati incoraggianti ma tali usi non sono ancora stati confermati. Soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo dello zenzero nel trattamento della nausea e del vomito gravidici, vi sono pareri contrastanti. Infatti, mentre ci sono studi che affermano l'utilità dello zenzero nel prevenire questi sintomi, altri studi affermano che potrebbero esserci dei potenziali rischi per il feto derivanti, appunto, dall'utilizzo della pianta.
Lo zenzero, inoltre, possiede proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, poiché è in grado di inibire gli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi, limitando così la produzione di leucotrieni e prostaglandine (i mediatori chimici della risposta infiammatoria).
Altri studi ancora, hanno evidenziato come lo zenzero è in grado di abbassare i livelli sanguigni di trigliceridi e come può essere efficace nel trattamento dell'emicrania.
Infine, lo zenzero ha proprietà immunostimolanti e antitrombotiche, in quanto è in grado di inibire la sintesi di trombossano e, di conseguenza, l'aggregazione piastrinica.
Grazie alla grande varietà di proprietà che possiede, lo zenzero è tuttora oggetto di studi che ne prevedono un possibile utilizzo nel trattamento di patologie come il diabete, l'artrite reumatoide, l'osteoartrite o l'asma e nel trattamento dei disturbi mestruali, in particolar modo della dismenorrea.
Molti di questi studi hanno dato esiti positivi, ma sono necessarie ulteriori conferme prima che queste applicazioni medicinali possano venire ufficialmente approvate.
Nella medicina popolare, lo zenzero viene utilizzato per favorire l'eliminazione dei gas presenti all'interno del tratto gastrointestinale (effetto carminativo) e trova impiego anche come espettorante e astringente.
NB: le applicazioni dello zenzero nella medicina popolare non sono state confermate da verifiche sperimentali, condotte con metodo scientifico, o non le hanno superate. Potrebbero, pertanto, risultare inefficaci o addirittura dannose.
Quando lo zenzero è utilizzato correttamente e alle dosi consigliate non dovrebbero insorgere effetti collaterali di alcun tipo.
Un consumo eccessivo di zenzero può provocare disturbi gastrointestinali, come dolore e bruciore allo stomaco, flatulenza e diarrea.
Inoltre, sono stati riportati casi di irritazione delle cellule epiteliali gastriche - che possono portare alla formazione di ulcere - in seguito alla somministrazione di dosi giornaliere di 6 g di zenzero in polvere.
Lo zenzero può anche scatenare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Tali reazioni, solitamente, si manifestano sotto forma di dermatiti.
In caso di sovradosaggio da zenzero, invece, possono manifestarsi aritmie cardiache e depressione a livello del sistema nervoso centrale.
Infine, è bene sottolineare che l'utilizzo dello zenzero è controindicato in pazienti che presentano fattori di rischio per lo sviluppo di emorragie, in pazienti con ostruzione dei dotti biliari e/o con calcoli biliari o nella cistifellea (colecisti).
Benché vi siano studi che dimostrano una potenziale utilità dello zenzero nella prevenzione e nel trattamento della nausea e del vomito gravidici, generalmente, l'uso in gravidanza e allattamento non è raccomandato.
In qualsiasi caso, le donne in gravidanza e le madri che stanno allattando al seno, non dovrebbero assumere nessun fitoterapico senza aver prima chiesto il consiglio del medico.
Lo zenzero può interferire con l'attività di farmaci, quali:
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