Melissa officinalis
Labiatae
La melissa è anche conosciuta con i nomi di cedronella, erba cedrata o appiastro.
La parte della melissa impiegata a scopo medicinale è costituita dalle parti aeree (foglie) essiccate.
Con molta probabilità, la melissa è originaria del Mediterraneo orientale.
La melissa è una pianta erbacea perenne che può raggiungere i 30-80 cm di altezza. Le foglie sono di colore verde, di forma ovale con margine dentato e dotate di picciolo. I fiori sono grandi e di colore bianco, talvolta, presentano anche delle macchie rosa.
Nella moderna fitoterapia, la melissa è utilizzata come blando sedativo e calmante in caso di stati agitativi e insonnia. Queste applicazioni sono state confermate da diversi studi clinici.
Inoltre, alla melissa vengono attribuite proprietà carminative (cioè è in grado di limitare la formazione e il ristagno di gas nell'intestino), proprietà antispastiche, antibatteriche, antivirali (la melissa sembra essere particolarmente efficace contro l'Herpes simplex), e anche proprietà antiossidanti e anti-ormonali (ossia, la melissa è in grado di interferire con l'attività di diversi tipi di ormoni presenti nel nostro organismo, come, ad esempio, gli ormoni tiroidei).
Inoltre, uno studio recente ha messo in evidenza le potenziali proprietà antitumorali dell'estratto idroalcolico di melissa. È, infatti, emerso che questo estratto è in grado di diminuire la proliferazione di alcuni tipi di cellule tumorali umane. In particolar modo, le cellule costituenti tumori ormono-dipendenti (cioè tumori che per crescere hanno bisogno di ormoni) sono risultate molto sensibili all'inibizione proliferativa esercitata dall'estratto in questione.
Un'altra recente ricerca, invece, ha dimostrato come l'estratto di melissa sia efficace nell'inibire la proliferazione delle cellule tumorali del cancro al colon, inducendone l'apoptosi (morte cellulare programmata) attraverso la formazione di radicali liberi dell'ossigeno (sostanze estremamente tossiche e letali per le cellule).
Nonostante i risultati ottenuti siano assolutamente positivi, sono necessari ulteriori approfondimenti e studi clinici prima di poter approvare l'utilizzo della melissa nel campo della chemioterapia antitumorale.
Nella medicina popolare, la melissa utilizzata internamente trova impiego come rimedio contro gli stati di agitazione, la malinconia, l'isteria e le palpitazioni nervose, contro lievi disturbi addominali (compreso il meteorismo), contro il mal di testa e contro l'ipertensione.
Esternamente, invece, la melissa è impiegata nel trattamento di nevralgie e reumatismi.
NB: le applicazioni della melissa nella medicina popolare non sono state confermate da verifiche sperimentali, condotte con metodo scientifico, o non le hanno superate. Potrebbero, pertanto, risultare inefficaci o addirittura dannose.
Quando la melissa è utilizzata alle dosi abitualmente consigliate, non dovrebbero manifestarsi effetti collaterali di alcun tipo.
L'utilizzo della melissa è controindicato in persone affette da glaucoma o da patologie della tiroide e in persone con ipersensibilità nota alla stessa melissa o ad uno qualsiasi dei suoi componenti.
Le donne in gravidanza e le madri che allattano al seno, prima di assumere preparazioni a base di melissa, devono assolutamente chiedere il consiglio del medico.
La melissa può interferire con l'attività di:
Inoltre, se la melissa viene somministrata in concomitanza a passiflora o iperico (altre piante dotate di attività sedativa), può verificarsi un aumento degli effetti sedativi indotti da tali piante.
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