Yak | Proprietà, Usi, Vantaggi | Abbigliamento Lana Yak
La lana di Yak è tradizionalmente utilizzata dai nomadi tibetani e mongoli per realizzare vestiti, tende, corde e coperte. Recentemente, questa fibra pregiata e molto costosa è entrata anche nel settore della maglieria di lusso occidentale
Cos'è lo Yak
Lo Yak (Bos grunniens) è un bovino originario degli altopiani tibetani, caratterizzato dalle dimensioni imponenti, dalla folta pelliccia con lunghi peli scuri e da corna grandi e allargate.
Detto anche bue tibetano, lo Yak viene allevato in molte zone dell'Asia centrale, dove riveste un ruolo fondamentale per le economie di sussistenza rurali.
La specie addomesticata può superare il metro e mezzo di altezza al garrese e pesare anche più di cinque quintali. Lo yak selvatico, ormai raro, raggiunge dimensioni addirittura superiori, tanto che i maschi adulti possono superare la tonnellata di peso e i due metri di altezza al garrese.
Lana di Yak
Oltre ad essere usato come animale da soma per l'aratura e il trasporto, e come fonte di latte e derivati, lo Yak riveste un ruolo importantissimo anche per la sua lana.
Come le capre da Cashmere, anche lo Yak è originario degli altopiani tibetani, dove vive ad altitudini particolarmente elevate, intorno ai 4.000 e i 6.000 metri. Per adattarsi alle condizioni ambientali piuttosto ostili, caratterizzate da temperature invernali estremamente basse e da forti escursioni termiche, lo Yak ha sviluppato diversi adattamenti, come il ridotto numero di ghiandole sudoripare, cuore e polmoni di grandi dimensioni, e una forte capacità di estrarre l'ossigeno dal sangue. Un'altra forma di adattamento è data dalla folta pelliccia, composta da tre manti, di cui quello più interno (detto sottopelo) risulta più sottile, caldo e lanuginoso.
I peli del manto più interno dello yak hanno un diametro intorno ai 16-20 micron, paragonabile a quello della lana merino di migliore qualità e molto vicino a quello del Cashmere. Caldo e molto morbido, permette di ottenere tessuti finissimi, in genere scuri ma anche chiari, a seconda del pelo dell'animale. Lo yak sviluppa naturalmente questa lana finissima all'approssimarsi dell'inverno e lo perde a tarda primavera/inizio estate; pertanto, viene raccolto tipicamente in primavera prima della muta estiva.
Il pelo del manto esterno è grossolano (80-90 micron di diametro) ed è usato per stuoie, corde, tende e sacchi.
Il pelo del manto intermedio ha uno spessore nell'ordine dei 20-50 micron ed ha caratteristiche e impieghi intermedi.
Curiosità: gli escrementi essiccati di yak costituiscono un importantissima fonte di combustibile, in ambienti dove la legna da ardere è particolarmente scarsa. Lo Yak è molto usato, come animale da trasporto, dagli alpinisti intenti a scalare le montagne Himalayane.
Prezzi
Similmente a quanto visto per le capre da Cashmere, per sviluppare adeguate quantità di lana fine e di alta qualità, lo Yak dev'essere allevato in condizioni ambientali proibitive, che impediscono allevamenti intensivi e riducono la disponibilità del materiale. Di conseguenza, la lana di Yak è particolarmente costosa e viene usata per capi d'alta moda, spesso in mischia con lana merino extrafine o con cashmere.
Il prezzo di una maglia al 50% in lana yak e in 50% in lana merino può facilmente raggiungere e superare i 500 euro.