Calze Antitrombo | A Che Servono? Uso, Benefici, Tipi, Prezzi
In questa recensione parliamo delle Calze Antitrombo (impiegate dopo un intervento chirurgico per ridurre il rischio di trombosi venosa profonda), analizzandone funzionamento, efficacia, modo d'uso, prezzo, controindicazioni ed effetti collaterali
Cosa sono
Le calze antitrombo sono dispositivi medici realizzati con un tessuto elastico, progettato per adattarsi strettamente a caviglie, gambe e cosce.
Le calze antitrombo possiedono la caratteristica di essere più strette attorno alla caviglia e meno tese attorno ai polpacci e alle cosce.
Conosciute anche come calze a compressione graduata (o calze contenitive o calze elastiche), le calze antitrombo sono utilizzate per la prevenzione della trombosi venosa profonda.
Come Funzionano?
Il principio di funzionamento delle calze antitrombo dipende dalla tensione predeterminata e graduata della loro fibra elastica, che realizza una tensione decrescente dalla caviglia verso la coscia, favorendo il ritorno di sangue venoso dal basso verso l'alto (dai piedi al cuore) .
In questo modo, la compressione riduce sia la stasi venosa che il rischio di formazione dei trombi.
La compressione esterna esercitata dalla calza antitrombo:
- riduce la stasi ematica, migliorando la funzionalità delle valvole venose;
- riduce la circonferenza dell'arto e aumenta la velocità del flusso sanguigno, sia nelle vene superficiali che nelle vene profonde;
- a sua volta, l'aumento di velocità sanguigna riduce la stasi venosa e il rischio di formazione di trombi.
Tipi di Calze Elastiche
Il medico prescrive il tipo di calza elastica valutando le necessità del singolo paziente.
Le calze elastiche si differenziano per capacità di pressione esercitata, che modifica il loro impiego, in tre diverse tipologie e destinazioni d'uso:
- calze preventive: si impiegano a scopo preventivo e in assenza di patologie, con un utilizzo proporzionato al rischio; la loro "forza complessiva" si misura in denari (DEN), che indicano il calibro della fibra elastica con cui sono intessute. Ne esistono di tre tipi, da 40 DEN, 70 DEN, 140 DEN, e garantiscono una pressione che, secondo il numero di denari, varia da 12 a 18 mm/hg.
- Calze terapeutiche: possono avere una diversa forza compressiva e sono suddivise in 4 classi, indicate con la lettera K, che corrispondono all'esercizio di una pressione crescente;
- Calze antitrombo: vengono impiegate specificamente per la prevenzione della trombosi venosa profonda ed esercitano una compressione di 18 mm/hg.
Le calze elastiche si differenziano anche in base alla lunghezza, che può andare dalla coscia al polpaccio.
Trombosi venosa Profonda
La trombosi venosa profonda (TVP) è una condizione che si verifica quando si formano coaguli di sangue (detti trombi) nelle vene profonde del corpo.
Questi coaguli possono formarsi in qualsiasi parte del corpo; tuttavia, questa condizione colpisce spesso la parte inferiore delle gambe o delle cosce.
I sintomi della trombosi venosa profonda includono gonfiore, dolore o arrossamento della pelle, che può sembrare calda al tatto.
La TVP può colpire chiunque, ma si ha un rischio maggiore di trombosi venosa profonda dopo un intervento chirurgico o un trauma. Anche il sovrappeso, il fumo e l'assunzione di contraccettivi orali sono fattori di rischio.
La trombosi venosa profonda è una condizione grave perché parti del trombo (che si definiscono emboli) possono staccarsi ed essere trasportate dal flusso sanguigno fino a raggiungere i polmoni, bloccando un'arteria; tale evento è chiamato embolia polmonare.
Il trattamento della trombosi venosa profonda prevede sia l'uso di farmaci che riducono la capacità di coagulare del sangue, rendendolo più fluido, sia sistemi di profilassi meccanica attuati attraverso l'uso di calze elastiche antitrombo.
A Cosa Servono
Dal momento che la trombosi venosa può portare a gravi complicanze, il medico può raccomandare l'uso di calze antitrombo per ridurre il gonfiore e migliorare il flusso di sangue al cuore e ai polmoni.
La compressione esercitata dalle calze antitrombo può agire favorevolmente:
- nelle malattie trombotiche quali trombosi venose superficiali e profonde;
- in seguito a chirurgia venosa;
- in seguito a postscleroterapia delle varici;
- in seguito a particolari interventi chirurgici, come le operazioni di chirurgia protesica di anca o di ginocchio, che richiedono una lunga immobilità post operatoria.
Nei soggetti particolarmente a rischio, il medico potrebbe suggerire l'impiego di calze elastiche in associazione alla terapia anticoagulante.
Una revisione scientifica di 19 studi 1, di cui 9 con partecipanti sottoposti a chirurgia generale e 6 con partecipanti sottoposti a chirurgia ortopedica, per un totale di 1.681 pazienti, ha osservato che:
- tra coloro che avevano indossato calze a compressione prima e dopo l'intervento chirurgico, solo il 9% ha sviluppato trombosi venosa profonda rispetto al 21% di coloro che non indossavano calze a compressione.
Attenzione:
- la calza elastica antitrombo non va mai usata senza la prescrizione medica;
- la compressione degli arti inferiori con la calza elastica deve essere associata alla mobilizzazione;
- l'uso scorretto delle calze elastiche può risultare pericoloso, ad esempio privando troppo di ossigeno i tessuti sottocutanei.
Come si usano
- Acquistare le calze prescritte dal medico, della giusta misura, e seguire le indicazioni d'uso suggerite dallo specialista e dal produttore:
- Per ottenere la taglia corretta è necessario prendere alcune misure: quelle fondamentali sono la circonferenza della caviglia appena sopra i malleoli e quella della coscia misurata nel punto più largo.
- Alcune ditte produttrici richiedono anche la lunghezza della gamba, in quanto hanno versioni di calze antitrombo sia per le persone più alte sia per quelle più basse.
Per essere certi che la misura sia corretta, la misurazione della taglia deve avvenire in accordo con le raccomandazioni del produttore
In genere:
- i piedi e le gambe devono essere asciugati, prima che siano posizionate le calze.
- Le calze vanno indossate al mattino prima di scendere dal letto, tenendo la gamba sollevata mentre le si infila:
- se la calza è a punta aperta, indossare il calzare di protezione sulle dita del piede;
- raccogliere la calza nella mano, rivoltandola completamente,
- infilare il piede nella calza, dalle dita al calcagno,
- distendere lentamente la calza per la lunghezza dell'arto evitando la formazione di pieghe.
- Si raccomanda di fare attenzione all'effetto “laccio” causato dagli strati di calza arrotolata su gambe edematose.
- Una volta indossate le calze, sfilare l'eventuale calzare in dotazione dalla punta del piede.
- Le calze antitrombo vanno rimosse almeno una volta al giorno (la sera o prima del riposo) afferrandole in alto e tirando verso il basso, rovesciandole con delicatezza.
- Le calze elastiche si possono togliere prima della doccia/bagno, indossandole però subito dopo.
Avvertenze
- Dato che indossare calze della misura sbagliata può causare complicanze, è molto importante scegliere con attenzione la taglia giusta. Per essere certi che la misura sia corretta bisogna sceglierla seguendo le raccomandazioni del produttore.
- Il rischio principale legato all'uso di calze antitrombo è l'alterata ossigenazione del tessuto sottocutaneo, causata dalla pressione e dalla conseguente riduzione del flusso ematico cutaneo; questo può causare occlusione arteriosa, trombosi e gangrena.
I soggetti più a rischio sono quelli con patologie arteriose periferiche e i diabetici con neuropatia - Durante l'uso delle calze a compressione graduata è importante aver cura della propria pelle; soprattutto nelle prime fasi del trattamento occorre sfilarle periodicamente per valutare la situazione locale e per l'eventuale cura della pelle.
- Anche se non ci sono prove sulla frequenza ottimale della pulizia e del controllo, gli esperti suggeriscono di farlo almeno una volta al giorno. Tuttavia, alcuni pazienti, per le condizioni della loro cute, possono aver bisogno di controlli più frequenti.
- Lavare spesso le calze antitrombo a mano con acqua tiepida e sapone neutro; è sconsigliato l'uso di candeggina o solventi; non strizzarle, non asciugarle tramite esposizione diretta al sole/ radiatore/ fonti di calore. Asciugarle distese su di un piano possibilmente tra 2 panni asciutti.
- La durata media di una calza e' di circa 6-8 mesi; l'uso quotidiano e i continui lavaggi ne fanno perdere la compressione corretta.
- Tenere le unghie dei piedi corte e ben limate per evitare di rovinare le calze.
- Sostituire la calza elastica quando presenta smagliature o recisioni della maglia.
Prezzo e Offerte
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