Tutore Polso | Guida alla Scelta e all'Acquisto

La Scelta di un Tutore per Polso adatto alle proprie condizioni è fondamentale per l'efficacia terapeutica dello stesso. Vediamo insieme quanti tipi di tutore per polso esistono e come effettuare una scelta corretta

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Cos'è il tutore per polso?

Un tutore per polso è un supporto ortopedico disponibile in varie versioni, che - a seconda delle circostanze - serve a proteggere, garantire stabilità, supportare e/o riscaldare l'articolazione del polso e le varie strutture tendinee che hanno rapporti con tale articolazione.

I tutori per polso sono supporti ortopedici molto utili, capaci di soddisfare egregiamente le esigenze di chi ne fa uso.

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Curiosità

Un'articolazione come il polso comprende porzioni ossee, strati di cartilagine, liquido sinoviale, legamenti e tendini. È quindi una struttura molto complessa, a cui partecipano numerosi elementi.

Indicazioni

L'uso di un tutore per polso è indicato in caso di:

  • Distorsione del polso.
    È un infortunio che può cogliere chi cade accidentalmente a terra con le mani o chi compie movimenti anomali con l'articolazione del polso.
    Le persone più soggette a distorsione del polso sono i praticanti di sport come il tennis, lo squash, la ginnastica, lo snowboard e lo sci.
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  • Fratture semplici o composte del polso.
    Sono solitamente l'esito di gravi cadute sulle mani.
    Come nel caso precedente, riguardano soprattutto gli sportivi.
  • Rottura di un qualche tendine del polso.
    Può essere la conseguenza di un sovraccarico funzionale del polso, una caduta a terra sulle mani, il ripetuto sollevamento di pesi eccessivi o l'uso continuo, per motivi di lavoro, di strumenti vibranti.
  • Infiammazione di un tendine del polso.
    In medicina, l'infiammazione di un tendine prende il nomo di tendinite o tenosinovite.
    Le cause di tendinite al polso ricalcano in buona parte quelle elencate per la rottura di un tendine del polso.
  • Tenosinovite stenosante di De Quervain.
    È una particolare forma di tendinite del polso.
  • Ricostruzione chirurgica del polso.
    In tali circostanze, l'uso di un tutore per polso avviene dopo un periodo di ingessatura.
    Il suo scopo è mantenere immobile l'articolazione, nel corso del processo di guarigione.
  • Mancato consolidamento dello scafoide.
    È una complicanza che può derivare da una frattura del polso, in cui l'osso protagonista di tale circostanza clinica è proprio lo scafoide.
  • Sindrome del tunnel carpale.
    È l'insieme di sintomi che caratterizza la compressione del nervo mediano, nel punto in cui quest'ultimo attraversa il polso.
    Alla sua origine possono esserci: traumi al polso, fattori genetici, attività manuali ripetitive, la gravidanza o particolari condizioni patologiche (es: diabete, artrite reumatoide, gotta od obesità).

Altri usi

In aggiunta alle precedenti indicazioni, i tutori al polso possono servire anche a proteggere in via preventiva il polso durante lo svolgimento di attività lavorative o manuali, che a lungo andare e in assenza di opportune precauzioni, tendono a compromettere la buona salute dei legamenti e dei tendini dell'articolazione in questione.

Guida alla scelta

In commercio, esistono numerose tipologie di tutore per polso. Ogni tipologia presenta delle caratteristiche che la rendono specificatamente indicata per determinate circostanze piuttosto che per altre.
Pertanto, prima di acquistare un tutore per polso, è bene che il consumatore si sottoponga a una visita medica specialistica, in maniera tale da sapere quali sono le esigenze del suo polso e la tipologia di tutore che meglio si adatta a tali esigenze. Del resto, sarebbe un grosso errore che il consumatore scegliesse un tutore per polso guardando soltanto all'aspetto economico, così come sarebbe assolutamente sbagliato che chiedesse in prestito il tutore per polso servito in passato a un amico o a un parente oppure che acquistasse un tutore per polso senza essersi sottoposto prima a una visita medica specialistica (quindi all'oscuro della condizione clinica in corso e all'oscuro delle reali esigenze del suo polso sofferente).

Le tipologie di tutore per polso e le loro indicazioni

Per quanto riguarda le varie tipologie di tutore per polso, il mercato propone:

  • Tutori per polso a benda con chiusura in velcro.
    Sono fasce che si avvolgono attorno al polso e che si chiudono, al termine dell'avvolgimento, con uno strato di velcro.
    Sono indicate in caso di lievi dolori al polso o quando serve mantenere al caldo le componenti dell'articolazione.
    Il loro impiego lascia piena libertà ai movimenti della mano.
  • Semplici tutori per polso che avvolgono pollice e parte della mano.
    Realizzato in materiale elastico, assomigliano a (e si indossano come) dei guanti senza dita.
    Garantiscono al polso calore e un sostegno minimo, il che li rende adatti a problemi di lieve entità clinica (es: lieve tendinite al polso).
    Se sono di buona fattura e della misura adeguata, il loro impiego non impedisce i movimenti della mano.
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  • Tutori per polso che avvolgono pollice e parte della mano, dotati di una o più chiusure a strappo.
    Grazie agli strappi, sono tutori stile “guanto-senza-dita” che conferiscono una certa stabilità all'articolazione del polso.
    Il loro uso è particolarmente indicato in presenza di distorsioni o tendiniti di gravità intermedia, oppure in presenza di sindrome del tunnel carpale.
    Se sono di buona fattura, il loro utilizzo non è di ostacolo ai movimenti della mano.
  • Tutori per polso che avvolgono pollice e parte della mano, dotati di chiusure a strappo e stecche rigide.
    Sono tutori realizzati per chi sta recuperando da una frattura del polso e ha bisogno di limitare al massimo i movimenti di tale articolazione. In un simile contesto, gli strappi assieme alle stecche rigide rappresentano un elemento stabilizzante fondamentale.
    L'impiego di questi tutori immobilizza di fatto la mano, in quanto le stecche rigide arrivano fino al palmo.
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  • Tutori per polso che avvolgono pollice e parte della mano, dotati di chiusure a strappo, parti rigide e snodi.
    Sono tutori studiati per quegli atleti in fase di recupero da un grave infortunio al polso e bisognosi di un supporto capace di controllare i movimenti dell'articolazione, da cui potrebbero dipendere delle ricadute.
    Le chiusure a strappo conferiscono stabilità; le parti rigide offrono protezione in caso di caduta o traumi; infine, gli snodi garantiscono al tutore di adattarsi perfettamente ai movimenti del polso.
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Come si può notare, esistono tutori per polso molto semplici nella fattura (per esempio le prime due tipologie), tutori per polso di fattura molto elaborata e complessa (per esempio le ultime due tipologie) e tutori per polso la cui fattura si colloca tra le due precedenti (la terza tipologia).

Altri importanti fattori da considerare

Dopo aver individuato la tipologia di tutore per polso più adatta, il consumatore deve soltanto scegliere il modello, tra quelli presenti sul mercato per la suddetta tipologia.
Per questa scelta, i fattori da considerare sono sicuramente:

  • La taglia. Un tutore di taglia adeguata è funzionale ai suoi scopi; al contrario, un tutore di taglia errata è poco utile e non garantisce i benefici previsti.
    Per capire qual è la taglia giusta, il consumatore deve consultare le misure del tutore, presenti sulla confezione o sulle descrizioni online, e confrontarle con quelle del suo polso.
  • Il materiale di realizzazione. Esistono tutori per polso realizzati con materiali di maggiore qualità, rispetto ad altri.
    I materiali di maggiore qualità sono quelli atossici, antiallergici, traspiranti e resistenti.
    Chiaramente, maggiore è la qualità dei materiali di realizzazione e maggiore è il prezzo del tutore.
  • L'azienda produttrice. Le aziende produttrici di tutori per polso sono più d'una; tra queste aziende, ce ne sono alcune più note e accreditate di altre.
    Di norma, puntare su un marchio produttore noto e accreditato rappresenta una scelta vincente, in quanto porta all'acquisto di un prodotto di qualità, funzionale allo scopo e longevo. Ciò, tuttavia, non esclude che esistano prodotti altrettanto validi anche tra quelli appartenenti ai marchi meno “famosi”.
    Come spesso accade, affidarsi a un'azienda rinomata piuttosto che a una di scarsa notorietà comporta un esborso economico maggiore.
    Per sapere quali sono le aziende più accreditate del settore, è consigliabile fare una ricerca online delle recensioni rilasciate dai consumatori, in merito al prodotto da loro acquistato.
  • La possibilità di lavare il tutore. Poter lavare il tutore è importante per motivi legati all'igiene personale.
    La possibilità di lavaggio dipende dalla bontà dei materiali con cui il tutore è realizzato.
  • La soddisfazione degli altri consumatori. Leggere le recensioni online rilasciate dai consumatori, relativamente ai prodotti d'interesse, può aiutare a capire qual è il modello più gettonato e che ha riscosso il maggior successo.

Come scegliere in maniera adeguata un tutore per polso: i punti chiave

Per acquistare il tutore per polso più adatto alle proprie esigenze, il consumatore dovrebbe:

  • Chiedere al proprio medico curante o a un medico esperto in patologie del polso qual è la tipologia di tutore più appropriata alla circostanza clinica in corso;
  • Ricercare online qualche rivenditore specializzato o recarsi in un negozio fisico di articoli ortopedic-sanitari, che proponga ai clienti una vasta gamma di alternative per la tipologia di tutore per polso oggetto d'interesse;
  • Confrontare le recensioni presenti online, relative alle diverse varianti disponibili, o chiedere informazioni al negoziante, in merito agli articoli che propone.
    In questa fase della scelta, il consumatore deve considerare diversi aspetti, tra cui la qualità/prezzo, i materiali di realizzazione (antiallergici, non tossici, traspiranti ecc.), la soddisfazione dei clienti e il numero di articoli venduti per un certo prodotto (se un articolo è molto venduto, probabilmente è anche molto “efficace”);
  • Fare una valutazione finale, sulla base dei dati raccolti/informazioni ricevute.

Prezzo di un tutore per polso

Il prezzo di un tutore per polso varia, prima di ogni altra cosa, in relazione alla tipologia: le tipologie più basilari e meno elaborate nella fattura, come per esempio le bende con velcro o i tutori stile “guanto-senza-dita” privi di strappi e stecche, hanno un valore di mercato oscillante tra i 4 e i 10 euro; le tipologie di complessità intermedia, come per esempio i tutori con una o più chiusure a strappo, possono costare tra gli 11 e i 14 euro; infine, le tipologie più “ingegnose”, cioè quelle dotate di stecche, parti rigide e/o snodi, partono da un cifra minima di 16-18 euro e arrivano anche a superare abbondantemente il centinaio di euro (esistono tutori per polso del valore di 140-150 euro).
In sostanza, quindi, l'esborso economico per un tutore per polso è tanto maggiore, quanto più è elaborata la sua fattura a livello di produzione. Del resto, dietro la realizzazione di tutori per polso elaborati ci sono studi di biomeccanica, una certa mano d'opera e l'impiego di materiali di un certo valore.

Modalità d'uso

Nel momento in cui ci si accinge a indossare per la prima volta un tutore per polso, è sempre buona norma leggere attentamente le istruzioni d'uso presenti nella confezione di vendita del prodotto acquistato. Questo tipo di approccio assicura un impiego appropriato del tutore.

Chiarita l'importanza di consultare le istruzioni d'uso, esistono tutori per polso la cui modalità d'impiego è molto semplice e intuitiva, e tutori per polso la cui applicazione richiede una certa manualità e qualche attenzione particolare.

In linea generale, la complessità di utilizzo di un tutore per polso dipende da quanto elaborata è la fattura di quest'ultimo; detto in parole più semplici, un tutore per polso con strappi e stecche rigide è molto più difficile da indossare, specie le prime volte, rispetto a una semplice benda da polso con velcro o di un semplice tutore stile “guanto-senza-dita” privo di rinforzi per la chiusura.

Come indossare un tutore per polso

I tutori per polso a benda con velcro sono molto semplici da indossare: basta avvolgerli attorno al polso, direttamente a contatto con la pelle, avendo cura di non stringere troppo ma neanche troppo poco; se sono troppo stretti, risultano dolorosi e bloccano la circolazione sanguigna, mentre, se sono troppo lassi, non hanno alcuno degli effetti ricercati.

Per quanto concerne invece i tutori per polso stile “guanto-senza-dita”, il discorso relativo all'uso è leggermente più complesso. In genere, tutti questi accessori s'indossano come un guanto, ma mentre le tipologie più semplici (quelle senza strappi, stecche rigide ecc.) non richiedono altre operazioni (tranne accertarsi che la posizione sia corretta), le tipologie di fattura più elaborata prevedono la chiusura degli strappi, la sistemazione delle stecche rigide e la valutazione delle possibilità di movimento dell'articolazione del polso.

Alcuni consigli sulla modalità d'uso

Secondo il parere degli esperti, la prima volta che s'indossa un tutore per polso con strappi, stecche rigide e/o snodi, sarebbe opportuno farsi aiutare da un medico specialista o da una persona che abbia esperienza nel settore ortopedico-sanitario (es: un fisioterapista).

Qualora non si potesse contare sull'aiuto di figure qualificate, come quelle sopra indicate, l'alternativa sono i numerosi video presenti in internet, che spiegano come indossare correttamente un tutore per polso.

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