Passiflora contro Agitazione e Irrequietezza
L'utilizzo di passiflora è particolarmente indicato come sedativo e ansiolitico. Alcuni suoi principi attivi hanno evidenziato un'efficacia e un meccanismo d'azione analoghi a quelli dei farmaci ipnotico-sedativi benzodiazepinici
Perché si usa?
La passiflora è una pianta dotata di proprietà sedative e per questo può essere utilizzata come rimedio contro l'irrequietezza nervosa e l'agitazione. Più precisamente, queste proprietà sono attribuite ai flavonoidi (fra cui la vitexina e l'iperoside) e agli alcaloidi presenti nelle parti aeree della pianta.
Tuttavia, il meccanismo con cui queste molecole agiscono non è ancora stato del tutto chiarito.
Dosi e modo d'uso
A titolo indicativo, per il trattamento di ansia ed irrequietezza, la dose di passiflora - da assumere sotto forma di tintura - è solitamente di 0.5-2 ml di preparato, tre volte al giorno.
Gli integratori a base di passiflora facilmente reperibili sul mercato si possono trovare sotto forma di capsule, opercoli e compresse che possono contenere estratto secco di passiflora e/o parti aeree di passiflora in polvere. Inoltre, sono anche disponibili la tintura madre e le sommità fiorite essiccate in taglio tisana.
Infine, vi sono integratori in cui la passiflora si trova in associazione ad altre piante con proprietà simili alle sue (come, ad esempio, la valeriana).
Le dosi di integratore raccomandate sono fornite dalle varie aziende produttrici in funzione della quantità di sostanze attive (flavonoidi totali espressi come vitexina) presenti all'interno della preparazione, perciò, durante l'utilizzo del prodotto è indispensabile attenersi strettamente a tali indicazioni.
Consigli
Quando si assumono integratori a base di passiflora, le dosi giornaliere consigliate non devono essere superate.
Gli integratori non devono essere intesi come sostituiti di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
Quando la passiflora è assunta a scopo curativo, è indispensabile ricorrere a preparazioni definite e standardizzate in flavonoidi totali (espressi come vitexina); in questo modo si può sapere esattamente quante molecole farmacologicamente attive si stanno assumendo.
Prima di utilizzare la passiflora, è necessario consultare il proprio medico o farmacista di fiducia per accertarsi che non vi siano controindicazioni.
Il consulto medico preventivo è particolarmente importante se si è già in terapia con:
- Anticoagulanti cumarinici, come ad esempio il warfarin. Poiché nella passiflora sono presenti delle cumarine, il suo utilizzo in concomitanza ad anticoagulanti di tipo cumarinico può incrementarne l'attività, aumentando così il rischio d'insorgenza di emorragie.
- Farmaci ansiolitici o sedativi. A causa delle sue proprietà sedative, la passiflora può potenziare l'effetto di questa tipologia di farmaci.
La passiflora può provocare sedazione, pertanto, deve essere utilizzata con estrema cautela in persone che devono mettersi alla guida di veicoli e/o che devono utilizzare macchinari.
L'utilizzo della passiflora è controindicato in soggetti con ipersensibilità nota alla stessa passiflora o ad uno qualsiasi dei suoi componenti e in bambini con meno di 12 anni di età.
A scopo precauzionale, la passiflora non deve essere utilizzata da donne in gravidanza (poiché gli alcaloidi in essa presenti potrebbero stimolare le contrazioni uterine) e da madri che stanno allattando al seno.