Sempre più spesso, si sente parlare di “omeopatia”, “cure omeopatiche”, “rimedi omeopatici”: molti consumatori, restii all'assunzione di farmaci tradizionali - ma attenti alla propria salute - sentono il bisogno di prevenire o curare alcuni disturbi in modo alternativo rispetto alla medicina classica. Ed è così che il consumatore moderno diventa sempre più attratto dalla ricerca di TERAPIE NON CONVENZIONALI, per preservare la propria salute e abbattere il rischio di effetti collaterali derivati dall'assunzione di farmaci tradizionali.
È proprio il basso rischio di effetti collaterali, unito all'eccellente tollerabilità dei prodotti omeopatici, ad incuriosire il consumatore, il quale si convince sempre di più dell'efficacia e potenzialità terapeutica dei farmaci omeopatici.
Ma cosa c'è di vero?
I farmaci omeopatici sono veramente efficaci?
Sono davvero privi di effetti collaterali?
In questi tre quesiti abbiamo riassunto i dubbi che, sempre più spesso, il consumatore si pone prima di ricorrere all'omeopatia e assumere un farmaco omeopatico.
Com'è facile intuire, l'omeopatia è un tema molto scottante e dibattuto: tant'è che, nonostante i numerosissimi studi eseguiti, i risultati forniscono dati fortemente contrastanti tra loro! Il povero consumatore, travolto da dubbi e interrogativi irrisolti, non sa più a chi e a cosa credere!
È proprio questo il motivo per il quale, quando si parla di “terapie alternative” e “non convenzionali”, si formano due schieramenti ben distinti: chi si affida ciecamente alle cure omeopatiche, e chi non crede affatto nella loro efficacia terapeutica.
Questa guida si pone l'obiettivo di far chiarezza su tutto ciò che riguarda l'omeopatia: comprenderemo il significato di medicina omeopatica, impareremo a interpretarne la filosofia che ha reso questa disciplina così interessante, scopriremo com'è nata e come si è diffusa, studiando i punti di forza e cercando di interpretare i punti deboli.
Si definisce omeopatia quella medicina alternativa che consiste nell'assunzione di specifiche sostanze medicinali naturali, infinitamente diluite, derivate da piante, minerali o animali.
Attraverso la somministrazione di questi medicinali, l'omeopatia si pone l'obiettivo di curare il malato o prevenire una determinata patologia.
Ciò che distingue l'omeopatia da altre medicine non convenzionali - come ad esempio la fitoterapia, l'agopuntura o l'aromaterapia - sono essenzialmente due concetti:
Similmente a un vaccino, i farmaci omeopatici vengono somministrati al fine di stimolare il sistema immunitario a difendersi e a reagire, il quale, a sua volta, rinforza le difese dell'organismo prevenendo una patologia o favorendo la guarigione.
Analizzando il significato letterale della parola, si intuisce facilmente il fulcro di questa disciplina: la parola omeopatia deriva dalla fusione di due termini greci: “òmoios” (che significa “simile”) e “Pàthos” (ovvero “sofferenza”). Unendo i due termini, si comprende come la disciplina omeopatica si ponga l'obiettivo di curare i malati - o di prevenire certi disturbi - mediante un principio di similitudine (secondo il quale i simili si curano con i simili), sfruttando sostanze medicinali naturali estremamente diluite e dinamizzate (i due termini verranno analizzati nel corso degli approfondimenti).
L'obiettivo dell'omeopatia è curare il malato, non la malattia.
I medici omeopati individuano i rimedi omeopatici per ogni singolo paziente, analizzando più aspetti:
Ricorda che…
Prima di lanciarti a capofitto nell'assunzione di farmaci omeopatici, è nostro dovere morale puntualizzare che:
L'omeopatia non viene accolta dalla scienza medica poiché le pratiche omeopatiche non sono state sottoposte a sufficienti controlli sperimentali, condotti attraverso la metodologia scientifica.
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