Curcuma nella medicina popolare
Nella medicina popolare orientale la curcuma è utilizzata come rimedio universale contro varie condizioni su base infiammatoria, come bronchiti, cistiti e disturbi mestruali
La curcuma, oltre che per scopi culinari, è stata - ed è tuttora - utilizzata a scopo curativo nella medicina tradizionale delle popolazioni dell'Asia orientale. Questo grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, digestive, antimicrobiche, antivirali, antitumorali e cicatrizzanti.
Più nel dettaglio, nella medicina popolare la curcuma usata internamente trova impiego nel trattamento di:
- Lebbra;
- Febbre intermittente;
- Diarrea;
- Coliche;
- Raffreddori;
- Mal di testa;
- Bronchiti;
- Infezioni polmonari;
- Edema;
- Infiammazioni renali;
- Cistiti;
- Disturbi mestruali.
Inoltre, la curcuma viene utilizzata per combattere la sensazione di pienezza che può insorgere dopo i pasti e la flatulenza.
La curcuma per uso esterno, invece, è impiegata come rimedio contro le contusioni, le infezioni purulente degli occhi, le infiammazioni della mucosa orale e della pelle ed è usata anche nel trattamento delle ferite infette e dei morsi di sanguisughe.
Nella medicina cinese, la curcuma è impiegata contro i dolori al petto, all'addome, alle costole, al fegato e allo stomaco e come rimedio contro i colpi di calore, il sangue al naso e contro il vomito accompagnato da sangue.
Nella medicina indiana, invece, la curcuma è utilizzata principalmente per trattare:
- Infiammazioni, ferite ed ulcere della cute;
- Prurito;
- Disturbi dello stomaco;
- Coliche;
- Costipazione;
- Flatulenza;
- Congiuntivite;
- Tigna.
Le proprietà e le applicazioni della curcuma descritte in questo articolo non sono state confermate da verifiche sperimentali, condotte con metodo scientifico, o non le hanno superate. Potrebbero, pertanto, risultare inefficaci o addirittura dannose.