Aloe nella Medicina Popolare
L'aloe era usata come trattamento esterno per il cancro della pelle; ciò, insieme alla possibile azione immunistolante, ha creato speculazioni sulla sua utilità contro il cancro. Tuttavia l'efficacia antitumorale non è convalidata da studi scientifici
Fin dall'antichità, l'aloe è sempre stata considerata come una pianta "magica" dalle innumerevoli proprietà curative.
Gli antichi egizi la usavano nei processi di mummificazione e la utilizzavano anche per le sue proprietà curative. Si dice che perfino Cleopatra ne facesse uso per esaltare la sua bellezza.
I popoli assiri utilizzavano l'aloe come rimedio contro il gonfiore addominale e contro l'ingestione di cibi avariati.
I romani ne sfruttavano le proprietà cicatrizzanti per curare le ferite dei soldati.
L'aloe veniva sfruttata dalle popolazioni antiche anche contro i dolori addominali, la stipsi, il mal di testa e anche contro le irritazioni della pelle e del cavo orale.
Nella medicina popolare, invece, l'aloe è utilizzata per favorire l'evacuazione in soggetti affetti da ragadi anali e per favorire la digestione.
Nella medicina cinese, l'aloe trova impiego soprattutto come rimedio contro le infezioni fungine.
Nella medicina indiana, invece, l'aloe trova impiego nel trattamento della costipazione, delle coliche, delle patologie della cute, delle infezioni, delle infestazioni da vermi, dell'amenorrea (cioè l'assenza del ciclo mestruale) e perfino nel trattamento di tumori dello stomaco.
In omeopatia viene utilizzata la tintura madre del succo concentrato ed essiccato di aloe per trattare emorroidi, enterocoliti e dissenteria.
Le proprietà e le applicazioni medicinali dell'aloe descritte in questo articolo non sono state confermate da verifiche sperimentali, condotte con metodo scientifico, o non le hanno superate. Potrebbero, pertanto, risultare inefficaci o addirittura dannose.